Il primario del party chiede il trasferimento, ma l'Asl dice no

Il primario del party chiede il trasferimento, ma l'Asl dice no
di Ettore Mautone
Venerdì 26 Ottobre 2018, 22:57
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L’ex primario di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del mare, Francesco Pignatelli - il cui incarico di dirigente apicale del presidio di Napoli est è stato revocato dalla Asl Napoli 1 in conseguenza della chiusura non autorizzata del suo reparto durante la notte tra il giorno 6 e 7 luglio scorso, in concomitanza con il party per festeggiare la nomina – il 10 ottobre scorso ha presentato una richiesta di trasferimento, in mobilità, dalla Asl Napoli 1 alla Asl Napoli 3 sud. Istanza che il giorno 14 di questo mese ha incassato il disco verde dell’azienda sanitaria di Castellammare. A darne notizia è il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, che sul trasferimento ha chiesto chiarimenti presentando un’interrogazione nel Question-time dell’Aula del Consiglio regionale. Interrogazione che non è stata discussa in attesa di approfondimenti. 
LA DENUNCIA 
«Stando anche a una denuncia del Nursing-Up e della Federazione sindacati indipendenti – avverte Borrelli - dalla presentazione della richiesta di mobilità alla delibera con cui si accoglie quella richiesta sarebbero passati solo 4 giorni e non sarebbe stata indicata neanche la destinazione» ha aggiunto il consigliere dei Verdi, sottolineando di aver contattato in merito anche il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Mario Forlenza. «Tutto questo rende ancora più strana la vicenda – conclude Borrelli – e, secondo alcuni, si tratterebbe addirittura di un sistema per ridare un primariato a Pignatelli che, tra l’altro, risulta indagato dalla Corte dei conti». 
IL MANAGER 
Il direttore generale della Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, chiarisce i termini della questione. «La premessa è che non ho trasferito alcun primario. Per legge i dirigenti apicali si possono solo nominare a seguito di un concorso, mai trasferire. Ciò detto, ho pensato a Pignatelli perché attualmente è un dirigente semplice, ancorché chirurgo molto esperto, e noi abbiamo un impellente bisogno di un bravo chirurgo vascolare per attivare l’angiografo digitale inutilizzato da anni a Boscotrecase. Non posso garantire i livelli di assistenza con un giovane neolaureato e la mobilità attivata agli inizi del 2018 è andata deserta perché i chirurghi vascolari sono merce rara. «A me interessa salvare vite - chiosa Costantini -. I problemi giudiziari riguardano Pignatelli. Io mi occupo di salute pubblica per i cittadini campani». 
IL DIRETTORE 
Il manager della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, a cui spetta l’ultima parola per dare il disco verde al trasferimento richiesto, chiarisce di non aver dato alcun assenzo, anzi: «Per quanto mi riguarda – dice il vertice della Asl di cui Pignatelli è attualmente dipendente – aspetto che il Consiglio di disciplina della Asl si pronunci sulla responsabilità disciplinare del professionista, mentre pende in Tribunale anche il reclamo che Pignatelli stesso ha presentato contro il pronunciamento del Tribunale del Lavoro che ha confermato la legittimità della nostra revoca dall’incarico di primario dell’ospedale del mare». 
IL LEGALE
«A nostro avviso le due questioni dovrebbero viaggiare su binari diversi – sottolinea infine Luca Rubinacci, legale di Pignatelli – in quanto tutta la posizione del mio assistito è ancora sub iudice e l’accoglimento della domanda di mobilità alla Asl Napoli 3 fa riferimento a una richiesta che il mio assistito aveva presentato già ad aprile».
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