Incidente a Capri, l’azienda ritira i bus e i sindacati accusano: «In giro senza revisione»

Incidente a Capri, l’azienda ritira i bus e i sindacati accusano: «In giro senza revisione»
di Anna Maria Boniello
Lunedì 26 Luglio 2021, 23:30 - Ultimo agg. 27 Luglio, 19:04
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È stata riaperta al traffico, a senso unico alternato, la provinciale Marina Grande–Capri dove sono stati installati i new jersey per isolare la ringhiera divelta e sono stati montati dei semafori all’inizio del tratto di strada che fu teatro dell’incidente in cui ha perso la vita l’autista del bus precipitato nella scarpata che fiancheggia la spiaggia di Marina Grande.

Il caso che ha scosso la quiete dell’estate caprese tiene ancora banco e tra polemiche e indagini continua il via vai tra Napoli e Capri di tecnici, forze dell’ordine, vigili del fuoco, arrivati anche con speciali attrezzature per capire come rimuovere i resti del minibus.

In particolare, è arrivato un nucleo di personale militare specializzato, tra cui elicotteristi dei vigili del fuoco da Roma, un gruppo appartenente al Saf (Supporto Alpino Fluviale) e sempre dei Vigili del fuoco l’ispettore della direzione regionale che insieme al caposquadra della stazione di Capri Vincenzo Medugno coordinerà l’operazione di recupero del minibus. Gli inquirenti hanno confermato che le perizie irripetibili saranno effettuati direttamente sul posto e solo dopo avere accertato lo stato di manutenzione del mezzo, la sua tenuta ed eventuali avarie, il minibus verrà smembrato e rimosso. 

Intanto, ieri mattina i sindaci di Capri ed Anacapri Marino Lembo e Alessandro Scoppa hanno diffuso un documento, inviato alla Città Metropolitana e all’Atc, in cui esprimono la loro preoccupazione per la decisione dell’azienda di trasporto di togliere dalla circolazione alcuni autobus. «La società ha lasciato in servizio pochissimi bus rispetto all’esistente parco di automezzi. Una decisione - stigmatizzano i due sindaci - presa senza dare nessuna comunicazione alle amministrazioni e che ha creato tra l’altro un grosso disservizio sull’isola». 

La penuria di mezzi è ricaduta su turisti e lavoratori che più utilizzano gli autobus, perdipiù in piena pandemia e nel corso della stagione turistica, quando è importante assicurare la massima sicurezza. Lembo e Scoppa stigmatizzano che «sino ad oggi la Atc non abbia ritenuto di contattare in alcun modo le due amministrazioni per avviare unitamente una strategia, un piano o un’idea per riorganizzare il servizio in assenza dei bus scomparsi miracolosamente dalla circolazione».

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I due sindaci parlano di «comportamento scorretto» e definiscono la Atc «inadeguata rispetto a un servizio così vitale per la mobilità nell’isola di Capri». A margine della nota ufficiale, è intervenuto anche il vicesindaco di Anacapri Franco Cerrotta: «Ci risulta che gli autobus sono stati ritirati perchè privi dei requisiti necessari». 

Ma nel respingere le accuse e le critiche, l’amministratore dell’Atc Alberto Villa spiega che «sono stati ritirati dal parco mezzi quattro autobus, tra i più datati, per effettuare una serie di verifiche e collaudi previsti già prima che accadesse l’incidente. I bus torneranno in servizio quanto prima riportando la situazione alla normalità». Secondo la Usb, la rappresentanza sindacale di base, «alcuni mezzi sono andati in giro con la revisione scaduta dall’aprile 2020». I sindacati hanno chiesto chiarimenti all’azienda. 

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