Investita ai Decumani, riapre il ristorante
al sit-in solo i politici: «Il quartiere ha paura»

Investita ai Decumani, riapre il ristorante al sit-in solo i politici: «Il quartiere ha paura»
di Giuliana Covella
Sabato 21 Maggio 2022, 23:53 - Ultimo agg. 22 Maggio, 16:30
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«Non ci sentiamo tutelati. Dopo quel che è successo ci saremmo aspettati una mobilitazione collettiva. Invece siamo soli, ma non getteremo la spugna». Davanti al civico 179 ieri accanto a Fabio e Danilo Del Gaudio, titolari di “Cala la pasta” c’erano solo le istituzioni. Il quartiere, quello dove domenica 15 maggio una donna di 41 anni è stata travolta da uno scooter ed ora è ricoverata al Cardarelli, non c’era a far sentire ai fratelli imprenditori solidarietà e vicinanza. 

Circa una cinquantina di persone hanno partecipato al flash mob organizzato dall’associazione di commercianti AForcella presieduta da Antonio Raio. Tra i partecipanti il presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola, il senatore Sandro Ruotolo, il vicesindaco Mia Filippone, la presidente della IV Municipalità Maria Caniglia, il consigliere comunale Luigi Carbone, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il parroco don Angelo Berselli.

È domenica sera del 15 maggio scorso, quando in due in sella a una moto in via Tribunali travolgono una donna, compagna di un ristoratore causandole gravi ferite.

La coppia di centauri si allontana a piedi, per poi tornare e recuperare il veicolo. A quel punto scoppia una rissa con chi vuole bloccarli, ma alla fine hanno la meglio, riprendono il mezzo e fuggono. Oggi Veronica, la donna rimasta ferita, è ricoverata in gravi condizioni e ieri per lei davanti al ristorante dove lavorava insieme al compagno è stato organizzato un flash mob. Telecamere, Ztl e più forze dell’ordine: sono le richieste di Fabio e Danilo, 28 e 23 anni, titolari insieme al fratello Raffaele di “Cala la pasta” dal 2018. «Questa è la zona dimenticata dei Decumani - tuonano - non vogliamo abbandonare il negozio e la città dopo aver avviato l’attività con i fondi del progetto “Resto al sud”, ma non ci sentiamo sicuri. Quel che vogliamo è un cambiamento. Qui vogliamo diventi un’area pedonale, perché chiunque è a rischio in una strada che è super affollata di turisti e dove i veicoli sfrecciano senza alcun rispetto del codice stradale». «Spero che la manifestazione serva da monito per tanti commercianti che subiscono in silenzio - dice Antonio Raio, presidente associazione commercianti AForcella - affinché non si scoraggino e denuncino». 

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Ad annunciare il sostegno della Camera di Commercio ai titolari di “Cala la pasta” e di tutta la zona è il presidente dell’ente Ciro Fiola: «Davanti a un episodio di camorra non potevamo mancare per dare la solidarietà dovuta a questi giovani, che dobbiamo incoraggiare a rimanere a Napoli, ma servono provvedimenti concreti. Chiederò un incontro a prefetto e questore per installare a spese nostre le telecamere. Non è la soluzione, ma di sicuro un deterrente affinché simili episodi non si ripetano. Facciamo in modo che questi giovani restino davvero al sud». A parlare di «una paranza violenta che minaccia e tiene sotto scacco cittadini e commercianti» è il senatore Sandro Ruotolo, che aggiunge: «Questa è una storia che riguarda tutti, la storia di una città che deve riprendersi il suo diritto al futuro. Occorre illuminare questo pezzo di via Tribunali, dove servono più forze dell’ordine, estensione della Ztl e videosorveglianza. La Camera di Commercio si è resa disponibile all’acquisto delle telecamere. Ma occorre una risposta collettiva. Ci auguriamo che fino a quando non saranno colpiti i responsabili del raid, i titolari di “Cala la pasta”, cittadini coraggiosi che hanno denunciato e sfidato l’omertà, siano adeguatamente protetti». «Siamo al fianco dei cittadini in una situazione che si è incancrenita in una zona dove ci sono abusi e illeciti - dice il vicesindaco Mia Filippone - parliamo dei Decumani. Le piccole e diffuse illegalità sono la cartina di tornasole di un territorio dove ci deve essere un intervento serio».

Per Maria Caniglia, presidente IV Municipalità «la sicurezza passa anche per la possibilità di vivere in modo decoroso e civile le nostre strade. Non possono esistere due vie Tribunali, una di serie A e l’altra di serie B. La settimana prossima partiranno i lavori. Intanto ho chiesto agli assessori alla mobilità e all’urbanistica di potenziare la Ztl nel tratto da via Duomo a via Muzy, dove è stata investita Veronica. E all’assessore alla legalità di investire in un percorso che conduca a un sistema di videosorveglianza connesso con le forze dell’ordine». 

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