Bomba d'acqua in Cilento: ​«Subito lo stato di calamità»

Agropoli e Castellabate i centri colpiti dall'ondata di fango

Oggi scuole chiuse, allerta dei sindaci
Oggi scuole chiuse, allerta dei sindaci
di Antonio Vuolo
Lunedì 21 Novembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 13:54
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Il Cilento fa la conta dei danni dopo la forte ondata di maltempo che ha colpito soprattutto i comuni di Agropoli e Castellabate. La furia dell’acqua, in poco più di un’ora, sabato mattina, ha invaso strade e abitazioni. Sono ancora undici le persone senza il proprio tetto nel paese di «Benvenuti al Sud» poiché le loro case sono state inondate da fango e detriti. Alcune hanno trovato ospitalità da parenti, altre sono state sistemate in due strutture ricettive della zona. Le frazioni più colpite sono state Alano e Lago. Tutto ciò mentre, da sabato pomeriggio, si continua a spalare per liberare case, ristoranti, attività commerciali e strade dal fango. 

Sono una settantina gli uomini impegnati - vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale, protezione civile e tantissimi volontari - che non si sono fermati un attimo per limitare i danni e aiutare le persone più colpite a ripulire le loro abitazioni ed attività. «Un grande dispiegamento di uomini e mezzi per fare un lavoro straordinario in un momento estremamente difficile per la nostra comunità» spiega il vice sindaco di Castellabate, Luigi Maurano, che, in assenza del primo cittadino Marco Rizzo, fuori città per motivi personali, ha firmato un’ordinanza in cui rende che, in caso di nuove precipitazioni, i cittadini delle zone già colpite dall’alluvione o delle zone limitrofe, dovranno abbandonare le loro abitazioni. 

Nel tardo pomeriggio di ieri, tra l’altro, a causa di un ulteriore smottamento, è stata chiusa anche la strada comunale Vallone Alto-Licosa e firmata un’ordinanza di sgombero per tre persone. Oggi e domani, intanto, resteranno chiuse anche le scuole, di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido. Stesso provvedimento, fino a mercoledì, è stato adottato dal sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi.

Anche il comune da lui amministrato non è stato risparmiato dalla bomba d’acqua. L’esondazione del fiume Testene e dei suoi affluenti ha provocato danni per migliaia di euro in attività commerciali e abitazioni, soprattutto in località Moio. Anche qui, ieri, tanti volontari hanno continuato a lavorare ininterrottamente per ripulire abitazioni, attività e case dal fango. Il Comune ha già annunciato che rinnoverà, come purtroppo già accaduto nei mesi scorsi, la richiesta lo stato di calamità naturale. Analoga richiesta partirà dal Comune di Castellabate, dopo aver fatto una stima precisa di tutti i danni causati dalla forte ondata di maltempo. 

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Stamattina è previsto un primo sopralluogo con i funzionari della Protezione civile regionale e del Genio civile di Salerno. A preoccupare nel paese di «Benvenuti al Sud» è soprattutto l’area di via Fontana Nuova, nei pressi della chiesa di Santa Maria a Mare, dove la forza dell’acqua ha divelto la pavimentazione e causato una profonda voragine. «Eravamo in allerta anche se i nostri pluviometri hanno registrato, tra le 9 e le 10.30 di sabato mattina, poco più di 60 millimetri di pioggia, valori non del tutto eccezionali rispetto ad altri eventi passati - sottolinea il direttore generale della Protezione civile della Regione Campania, Italo Giulivo - Questo significa che, probabilmente, già le piogge dei giorni scorsi avevano saturato il suolo predisponendolo, purtroppo, ad effetti più importanti. Da sabato mattina, c’è un filo costante e diretto con le aree più colpite, Castellabate ed Agropoli, con l’impiego sul posto di uomini e mezzi della Protezione civile regionale per aiutare le persone maggiormente in difficoltà e mettere in sicurezza torrenti e strade. Oggi saremo sul posto anche per un primo sopralluogo e capire quali sono le priorità». Mentre l’attenzione resta alta nel Cilento, da Legambiente Campania arrivano numeri preoccupanti sui fenomeni atmosferici in Campania, dove nel 2022 (fino ad oggi) si sono verificati 12 eventi estremi, di cui 5 in provincia di Salerno.
 

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