Matrimoni ai tempi del Covid, anche il Boss delle cerimonie ko: rinviate oltre 300 nozze

Matrimoni ai tempi del Covid, anche il Boss delle cerimonie ko: rinviate oltre 300 nozze
di Francesca Scognamiglio
Sabato 6 Giugno 2020, 23:00 - Ultimo agg. 7 Giugno, 12:42
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Si riaprono le porte del grand hotel La Sonrisa, ormai nota ai più come il televisivo “castello delle cerimonie” di Real Time. Il Covid-19 ha fermato anche il “matrimonificio” e ancora per un po’ di tempo non sarà possibile vedere, né dal vivo né in tv, le feste nuziali con tanto di carrozza, volo delle colombe, pony pomellato, ballerine brasiliane e cantanti neomelodici secondo le regole del “matrimonio napoletano” caro a chi considera tutto questo una concessione sfarzosa “almeno una volta nella vita”, detestato da chi bolla tutto questo come trash. Con la fine del periodo di stop alle cerimonie, la struttura di Sant’Antonio Abate è pronta ad accogliere di nuovo quanti abbiano il desiderio di festeggiare una ricorrenza speciale, ma in maniera ristretta e secondo i protocolli di sicurezza in vigore.

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Le restrizioni dovute alla pandemia hanno infatti determinato sinora l’annullamento di circa 350 eventi previsti in questi mesi di quarantena: «In realtà non abbiamo mai chiuso», spiegano i padroni di casa donna Imma Polese e suo marito Matteo Giordano; “perché siamo un hotel oltre che un ristorante, tuttavia il lockdown ha avuto gravi ripercussioni sul settore wedding che per noi rimane il core business”. Con i suoi 50mila metri di giardino e le sale ampie, il castello in realtà ha sempre garantito il cosiddetto “distanziamento” tra i tavoli, eppure tante future sposine hanno – momentaneamente – preferito rinunciare al grande giorno: «Le promesse spose ci hanno chiamato piangendo, sottolinea don Matteo, perché loro sognano una festa in grande secondo il nostro stile. «Molte promesse spose - aggiunge donna Imma che dalla morte del padre, don Antonio “Il boss delle cerimonie” dell’omonima trasmissione di culto - desiderano un tipico matrimonio napoletano e al momento hanno spostato le cerimonie al 2021 pur di non rinunciare al nostro modo di fare gli eventi con canti e balli, ma qualora dovesse rientrare la situazione senza restrizioni allora saranno ben felici di sposarsi al più presto. Le manie di grandezza di mio padre, don Antonio, ci hanno permesso di avere sempre grandi spazi, quello che però è venuta meno adesso è la possibilità di creare aggregazione come avviene di solito durante le nostre cerimonie».
 


Alla Sonrisa non si vedranno: «Abbiamo pensato di creare delle mascherine fashion in abbinamento alle cravatte, per gli uomini, e alle stole per le signore», spiegano orgogliosi. Se qualche coppia decidesse di sposarsi comunque, la macchina da presa del “Castello delle cerimonie” sarà pronta a documentare tutto per raccontare “il matrimonio napoletano al tempo del coronavirus” nella prossima edizione. A ripartire, infatti, oltre alla ristorazione e alle cerimonie, sono anche le riprese televisive: al via il primo ciak per uno spin-off della trasmissione, sempre diretto da Raffaele Brunetti e in onda sulle reti del gruppo Discovery. Visto che senza matrimoni sarà difficile riprendere il reality, donna Imma e il marito proporranno cannelloni, ragù, polpette e pastiera in una rubrica culinaria che li vedrà ai fornelli, in compagnia di tutti gli altri componenti della grande famiglia Polese.

«Si canta mentre si torna dalla festa e non mentre si va», dice don Matteo: «Stiamo ancora definendo tutto con il regista, ma il set sarà la cucina e noi prepareremo tante deliziose ricette secondo la tradizione napoletana e soprattutto secondo le usanze e le rivisitazioni della nostra famiglia, svelando segreti e procedimenti poco noti». Su Instagram sono già molte le immagini che ritraggono donna Imma in cucina: «Non sono mai stata una grande chef essendomi sempre occupata dell’azienda, tuttavia da bambina ho appreso tutte le ricette che le mie zie realizzavano per i nostri bei pranzi di famiglia; e poi ho una mamma che è una brava cuoca e ancora oggi cucina per tutti noi; mio marito Matteo invece cucina con il cuore e ha un modo gentile nel fare le cose».
Il “matrimonificio”, insomma, può attendere, ma la tv avrà comunque la sua dose di immagini e folklore newpolitano dalla Sonrisa.

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