Treni guasti, metropolitana in tilt
chiusa la tratta Dante-Garibaldi

Treni guasti, metropolitana in tilt chiusa la tratta Dante-Garibaldi
di Pierluigi Frattasi
Martedì 5 Dicembre 2017, 22:50
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Troppi treni guasti fermi in deposito per manutenzione, l’Anm è costretta a limitare la Linea 1 del metrò alla tratta Piscinola-Dante. Un ritorno al passato di 5 anni. Ieri mattina i treni a disposizione sono scesi al di sotto del minimo necessario per effettuare il servizio e le corse da Dante a Garibaldi sono state sospese per quasi tre ore, dalle 9 alle 11,50, per motivi di ordine pubblico, a causa della forte affluenza dei viaggiatori. Normalmente ogni giorno sui 9 treni previsti per l’esercizio ne viaggiano in media 8. Mentre altri due sono di riserva, per sopperire in caso di guasto. Ieri, però, i treni disponibili sono scesi a 7. Uno dei convogli si è rotto mentre stava viaggiando verso piazza Municipio ed è dovuto rientrare in deposito. Ma anche il treno di riserva che avrebbe dovuto sostituirlo era fuori uso perché in attesa di revisione, avendo superato il limite dei 350mila chilometri percorsi.
Per alcuni minuti, sotto il tunnel del metrò, si sono vissuti attimi di panico. Il treno ha subìto un guasto tecnico mentre era in corsa ed ha dovuto proseguire per diversi metri con il freno tirato, tra lo stridio delle ruote e l’odore di bruciato, fino a raggiungere la stazione Municipio, dove sono scesi i passeggeri. A peggiorare la situazione la presenza sulle banchine di migliaia di viaggiatori, come sempre accade a dicembre a ridosso dell’Immacolata e delle feste di Natale. I treni disponibili, quindi, si sono dimostrati insufficienti per imbarcare tutti. Due passeggeri, a causa della ressa, hanno avuto dei mancamenti e sono stati soccorsi. Finché è stato possibile, i dirigenti centrali del traffico della Sala Operativa hanno mantenuto il servizio sull’intera tratta. Ma quando la situazione è precipitata, sono scattate le misure di sicurezza e si è deciso di fermare i treni a Dante, l’unica stazione che consente di sezionare i convogli. Per il servizio Piscinola-Dante, infatti, bastano solo 5 treni, con frequenza 12 minuti. Alla fine, insomma, come molti in azienda temevano, la carenza delle manutenzioni ha determinato una riduzione della tratta. Un problema che potrebbe ripetersi anche nei prossimi mesi. Almeno fino al 2019 quando, con l’arrivo dei nuovi treni, si avrà la tranquillità.
Ma l’Anm sta studiando in questi giorni dei piani di emergenza. Tra le ipotesi quella di una rimodulazione della circolazione con 8 treni, anziché 9, che garantirebbe tutta la tratta Piscinola-Garibaldi, ma con frequenze allungate di 2-3 minuti. «È un campanello d’allarme - ammonisce Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti - Per motivi di sicurezza dei cittadini e degli operatori, si è dovuto limitare il flusso a Piscinola-Dante, che convoglia i viaggiatori dell’area nord, come Melito, Marano, Giugliano, Casoria, e serve un’area di circa un milione di abitanti. Mentre i viaggiatori provenienti da piazza Garibaldi hanno potuto usufruire della Linea 2 del metrò che arriva a piazza Cavour. Le manutenzioni, purtroppo, richiedono componenti speciali costose che sono acquistate all’estero. Molti interventi non specialistici sono eseguiti direttamente dagli operai Anm e grazie al loro impegno ieri si sono aggiustati i treni in tempi record e nel pomeriggio si è tornati a 9 convogli attivi. Un vero miracolo. Se non ci fossero loro, i treni della Linea 1 non camminerebbero». «Il parco mezzi - commenta Fabio Cuomo (Orsa) - è allo stremo e fino al 2020 può solo peggiorare. L’avevamo denunciato mesi fa. È assurdo pensare, in queste condizioni, di ripristinare i prolungamenti serali nel weekend per la movida, quando le vetture sono già sotto sforzo per l’ordinario, quando devono servire studenti e pendolari. Ogni giorno i macchinisti garantiscono il servizio nonostante conducano treni vecchi e malridotti». «Le manutenzioni - incalza Fulvio Fasano (Ugl Trasporti) - sono al collasso. Molti treni sono fermi per mancanza di materiale, revisioni e scadenza chilometrica. Se il Comune non immette risorse fresche, sarà la paralisi. Mentre si continua a chiedere di estendere l’orario di servizio alla sera e al Capodanno». «Come si può presentare Napoli come una città europea e di turismo - attacca Franco Falco (Faisa Cisal) - se il servizio di trasporto è messo così male? Se anche la Linea 1, la più recente e all’avanguardia per le tecnologie impiegate e simbolo culturale per le stazioni progettate da artisti internazionali, oggi viaggia con limitazioni sul suo intero percorso per mancanza di treni e viene sospesa una tratta importante come quella Dante-Garibaldi, la situazione è grave. Organizzeremo nei prossimi giorni una grande manifestazione sul trasporto pubblico con un presidio in piazza Municipio».
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