Napoli: fumo e scintille dal treno, ​allarme in Metropolitana

Napoli: fumo e scintille dal treno, allarme in Metropolitana
di Paolo Barbuto
Giovedì 5 Dicembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 14:03
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Il treno percorre a fatica la strada verso il deposito, quando s’infila nella galleria che sbuca verso la stazione di Toledo il macchinista si rende conto che qualcosa non va: una densa nuvola di fumo nero invade il tunnel, le scintille illuminano il percorso buio: scattano le procedure di allarme. Il percorso che separa quel treno dalle officine viene chiuso immediatamente, scattano gli aeratori d’emergenza all’interno della galleria per liberarla dal fumo acre ed evitare che si diffonda lungo l’intera tratta della metro. Dopo aver liberato le stazioni, il convoglio in difficoltà, che continua a produrre fumo dall’impianto frenante rimasto bloccato, viene invitato a procedere verso il deposito e, al passaggio lungo le banchine ormai deserte, il personale cerca di “raffreddare” le ruote gettando secchiate d’acqua.

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Prima di inoltrarci nel racconto dell’ennesima giornata nera della metropolitana di Napoli è bene chiarire che il treno che ha rischiato di andare in fumo non aveva nessun passeggero a bordo: era andato in avaria e proprio per questo motivo si stava lentamente avviando verso il deposito per gli interventi di manutenzione.
Il resto della Linea 1 della Metropolitana, però, era decisamente attivo: l’evento si è verificato alle 11 del mattino, con le stazioni erano piene di gente e i vagoni dei treni ancora utilizzabili erano stracolmi di passeggeri. Il convoglio che stava andando in fumo aveva manifestato problemi all’impianto frenante che era rimasto bloccato in alcuni punti: succede quando l’impianto di aria compressa non fa il suo dovere, cosa che accade con una frequenza inusitata alla metro di Napoli.

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Proprio quelle ruote bloccate, trascinate a forza sui binari per raggiungere l’officina, hanno generato scintille continue che hanno prodotto il fumo. Secondo alcuni testimoni c’è stato un principio di incendio; l’Anm che gestisce la metro, invece ha smentito che si sia sviluppato un incendio e ha chiarito che c’è stata solo una grande nuvola di fumo. Ovviamente a noi, come a voi lettori, appare strano che si generi una gigantesca nuvola di fumo nero se non c’è un incendio, ma bisogna prendere per buone le parole di chi gestisce il servizio e raccontare esclusivamente di scintille e fumo.
 

Appena s’è verificata l’emergenza, la circolazione dei treni è stata limitata. Tutte le altre stazioni sul percorso verso il deposito sono state chiuse con immediatezza; però c’erano ancora persone in attesa lungo i binari, e il treno in difficoltà non poteva transitare davanti a banchine sulle quali c’erano ancora passeggeri.
Così, prima di dare il via al percorso del treno in fumo verso le officine, è stato necessario andare a recuperare tutte le persone ancora ferme ai binari. Anche in questo caso è stata attivata una procedura di soccorso: dopo aver imposto il blocco ad ogni altro convoglio è stato inviato un treno “contromano” che ha effettuato fermate in ogni stazione raccogliendo ogni passeggero per portarlo alla fermata utile più vicina e consentirgli di uscire dalla metro.

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Solo quando il percorso è stato liberato da ogni persona estranea al servizio della metro il treno in avaria ha avuto il permesso di proseguire, lentamente, verso il deposito. Come accade in questi casi (se ne sono verificati altri, ovviamente, nella malandata metropolitana napoletana) sulle banchine delle stazioni si sono piazzati addetti della Linea 1 con secchi d’acqua e pompe in attesa del convoglio: al passaggio del treno che continuava a produrre scintille e fumo, l’acqua veniva gettata sulle ruote bloccate per raffreddarle e limitare il pericolo di incendio. Le operazioni sono durate un paio d’ore. Alle 13 il servizio della Metro è tornato regolare. Le procedure d’emergenza hanno funzionato alla perfezione: ma l’idea che in un tunnel della metro ci fosse un convoglio immerso tra fumo e scintille non è estremamente confortante.
 

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