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Stretta sul Reddito a Napoli, respinte 230mila domande: boom di richieste dal Vomero e Posillipo

I dati dell'Inps quartiere per quartiere: controlli a tappeto sui lavoratori in nero

Reddito di cittadinanza, guerra ai furbetti
Reddito di cittadinanza, guerra ai furbetti
di Valerio Iuliano
Articolo riservato agli abbonati
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 00:00 - Ultimo agg. : 9 Febbraio, 07:15
4 Minuti di Lettura

Un territorio largamente beneficiato dal Reddito di cittadinanza, con un nucleo familiare su 4 che ha usufruito del sussidio. Dai dati Inps relativi alle domande effettuate ed accolte dal 2019 ad oggi, si ricavano nuove considerazioni sulla misura. Attraverso la distribuzione territoriale delle istanze per l’erogazione del Rdc, è possibile tracciare un primo bilancio definitivo sul quadriennio. In città le domande si sono susseguite, nell’arco di 4 anni, con una rapidità impressionante e il totale delle istanze accolte vede ai primi posti, come era prevedibile, le zone periferiche, ma negli altri quartieri i casi sono numerosi. Mentre il numero di domande respinte è superiore a quelli di pratiche accettate. Stretta dell’Inps dopo la pandemia.

Le 28mila 849 domande accolte nella zona tra Napoli Est e Piazza Garibaldi sono uno dei casi più eclatanti. A Scampia le istanze accettate dall’Inps sono state oltre 13mila. A Soccavo quasi 12mila. Le istanze sono state effettuate in modo cospicuo anche dai residenti in altre zone. Nella filiale del Vomero sono state quasi 14mila le famiglie che hanno beneficiato del sussidio. Oltre 20mila a Napoli centro, dal centro storico a una parte di Chiaia. Tuttavia, per avere un’idea più precisa dell’ampiezza del fenomeno, occorre considerare anche altri dati. Alle istanze accolte, che comportano un’erogazione ancora in corso del sussidio, bisogna aggiungere il dato sulle domande decadute. Si tratta di quei percettori del Rdc ai quali è stata negata l’erogazione del sussidio, dopo averne beneficiato per un certo numero di mesi. Nei quartieri cittadini la decadenza dal Rdc ha riguardato un numero cospicuo di percettori.

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Le ragioni dello stop sono molteplici. «In molti casi - spiega Roberto Bafundi, direttore del coordinamento metropolitano di Napoli dell’Inps - si tratta di soggetti che, alla scadenza dei 18 mesi dalla prima erogazione, hanno dovuto ripresentare la domanda, che non è stata accolta». Diverse le ragioni. La più frequente è che il soggetto non ha più i requisiti Isee per ottenere il sussidio, a causa di un cambiamento della sua condizione reddituale. Un altro esempio è quello del percettore di Rdc che lavora in “nero” e perciò non viene disposta l’erogazione del sussidio. «Le ispezioni sono continue - prosegue Bafundi - ma non sono finalizzate al Rdc. Se nei controlli dell’ispettorato del Lavoro, dell’Inps o delle forze dell’ordine si scoprono lavoratori in nero, viene poi verificato se percepiscono il Reddito di cittadinanza e, in quel caso, scatta la decadenza».

I casi di decadenza sono numerosi. Oltre 21mila nella zona compresa tra Napoli Est e Piazza Garibaldi. Dalla somma delle domande accolte e di quelle decadute, viene fuori un totale di oltre 350mila nuclei familiari che hanno usufruito del Reddito di cittadinanza nel corso del quadriennio, per un totale di oltre 700mila persone. Alle decadenze occorre aggiungere i dati relativi alle revoche, che riguardano i casi in cui un soggetto - spesso per dolo - ha omesso dati fondamentali per determinare la quota Isee. La verifica dei requisiti di residenza o di quelli economici oppure ancora la presenza di misure cautelari o condanne in via definitiva per un componente del nucleo familiare sono alcune delle motivazioni più frequenti per la revoca del sussidio.

Il dato più sorprendente però è un altro. Il totale delle domande respinte dall’Istituto è superiore a quello delle istanze accettate. Nell’area metropolitana sono 230mila le domande rifiutate, a fronte delle 196mila accolte e delle 146mila prima accolte e poi decadute. Una conferma dell’elevato numero di persone che, pur sapendo di non avere i requisiti previsti dalla legge, ha provato comunque ad accaparrarsi il sussidio. «Ci sono tante persone che ci provano - puntualizza Bafundi - ma anche alcuni che commettono errori sulla residenza da 10 anni. In ogni caso, l’incrocio delle banche dati e l’azione ispettiva stanno dando i loro frutti affinché la misura raggiunga davvero le fasce deboli e ridimensioni le frodi». I casi di domanda non accolta riguardano tutta l’area metropolitana. In tutte le filiali Inps il numero delle domande respinte supera quello delle istanze accolte, in alcuni casi di 3 o 4mila unità. Sono oltre 33mila i casi di “rifiuto” ad esempio nella filiale che abbraccia Napoli Est, Stazione centrale e Casoria. Più di 20mila casi anche nell’agenzia di Napoli centro. Se si contano anche le tante istanze non accolte, viene fuori una cifra senza eguali in Italia. Sono quasi 580mila i nuclei familiari che hanno provato ad ottenere il Reddito di cittadinanza. Meno della metà di essi lo ha ottenuto.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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