Napoli, su il sipario sui lavori di restauro nel teatro San Carlo

Montata una complessa impalcatura per agire su soffitto e velario, ad aprile in scena Kaufmann

I lavori in corso nel teatro San Carlo
I lavori in corso nel teatro San Carlo
di Donatella Longobardi
Giovedì 9 Febbraio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 16:23
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Già nei giorni precedenti l’inizio dell’anno, all’interno del teatro era iniziata la preparazione degli interventi, tolte le poltrone e schermati i palchi. Mentre durante l’estate erano stati effettuati saggi per individuare materiali e metodologie da utilizzare. Ora, dopo più di un mese dall’inizio, i lavori al San Carlo sono in pieno svolgimento. E, secondo la tabella di marcia già annunciata, dovranno essere completati entro marzo in modo da permettere la ripresa delle attività di spettacolo, attualmente spostate al Politeama. Inizieranno entro l’anno, invece, i lavori alla facciata su Piazza Trieste e Trento, da tempo in attesa di interventi sostanziali e coperta da reti di sostegno per evitare la caduta di calcinacci.

Un’operazione che, seppure con anni di ritardo, completa il rifacimento dell’esterno del teatro dove sono state già recuperate le facciate verso il Maschio Angioino e quella principale in stile neoclassico realizzata dal Niccolini durante il periodo francese (1806-15) su sollecitazione di Murat che volle anche sulla sommità il gruppo scultoreo rappresentante la «Triade della Partenope». «Sono arrivato a Napoli l’anno scorso e subito mi sono occupato del progetto e di ottenere la copertura economica necessaria, è ben strano che due facciate siano state completate e la terza no, ne va del decoro del teatro e della città sempre più affollata di turisti», spiega il provveditore alle opere pubbliche Placido Migliorino i cui uffici stanno ora predisponendo l’adeguamento di un vecchio piano di interventi che dovrà essere portato all’approvazione della sovrintendenza entro l’estate per avviare gare e lavori.

Lo stesso provveditorato sta anche gestendo piccoli lavori edili all’interno, lavori di somma urgenza come la riparazione di alcuni bagni. 

Ma tutti i lavori al San Carlo, e in special modo quelli alla sala storica ricostruita dal Niccolini a tempo di record dopo l’incendio del febbraio 1816 che distrusse il teatro costruito dal Medrano nel 1737, hanno l’imprimatur della sovrintendenza e dell’architetto Almerinda Padricelli che segue l’intero restauro finanziato dal ministero della Cultura (gestione Franceschini) con dieci milioni di euro. 

Una complessa impalcatura è stata montata all’interno della sala storica in modo da permettere alcuni degli interventi più particolari, quelli al soffitto e al velario dipinto dei Cammarano (Antonio, Giovanni e Giuseppe), raffigurante «Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo» tra i quali Dante, Virgilio e Omero. Cinquecento metri quadri che mostravano, secondo la scheda tecnica delle opere, «visibili distacchi della tela dal supporto, macchie, alterazioni cromatiche, e tracce di infiltrazioni di acque meteoriche localizzate in angolo sinistro verso l’arcone di boccascena», nonostante i lavori realizzati nel 2008 che interessarono l’intera struttura. In questi giorni, tra l’altro, gli addetti stanno restaurando la balaustra della buca d’orchestra, il boccascena e l’orologio situato al centro del soffitto. In sala sarà anche rifatto il parquet e revisionato il sistema di aggancio delle poltrone.

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Altri importanti lavori interesseranno la riqualificazione degli impianti termici, elettrici, idrico-antincendio e le apparecchiature sceniche con la sostituzione del tavolato del palco. Saranno adeguati l’impianto di riscaldamento e climatizzazione con una riqualificazione delle pompe di calore, l’impianto antincendio e rilevazione fumi, ascensori, montacarichi e l’impianto elettrico con attenzione particolare al risparmio energetico.

Non sarà comunque solo il San Carlo ad essere interessato dai lavori finanziati dal ministero, anche se attualmente l’attenzione è tutta concentrata qui in modo da tener fede agli impegni e lasciare che la musica risuoni, primo titolo atteso «Die Walkure» con Jonas Kaufmann il 16 aprile. Anche gli spazi dei laboratori di Vigliena saranno oggetto di interventi e sarà finalmente agibile il vasto appartamento di Palazzo Cavalcanti in via Toledo, dato in proprietà dal Comune. Ancora da stabilire l’utilizzo, ma si parla di spostare qui l’Accademia per giovani cantanti istituita nel 2021 dal sovrintendente Lissner.

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