A gennaio al via le gare per la ristrutturazione della Villa Floridiana. La notizia arriva dall’ufficio del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. A dirlo è il suo segretario particolare Giuseppe Battaglia, in risposta a una richiesta del presidente della commissione Ambiente del Comune, Marco Gaudini.
«Questa amministrazione - si legge nella nota del ministero -, proprietaria di Villa Floridiana, ha già provveduto a stanziare quanto necessario per la messa in sicurezza delle alberature alte, il ripristino dell’illuminazione, il consolidamento del fronte sud del muro di contenimento a strapiombo su un condominio privato e la risistemazione del belvedere».
Sul piatto ci sono 2 milioni di euro, che serviranno, non solo per mettere in sicurezza la Villa, ma per un restyling completo anche dei viali e dell’area circostante il Museo, così da rendere fruibili, senza rischi, le parti più frequentate del parco. L’ok al finanziamento è arrivato dopo un incontro, a Roma lo scorso febbraio, tra l’ex ministro Bonisoli e il capo di Gabinetto di de Magistris, Attilio Auricchio. «Il Polo museale della Campania - fa sapere il ministero - nel mese di gennaio procederà all’indizione della gara per l’affidamento dei lavori». Giuseppe Battaglia sottolinea quanto sia importante l’apertura ai napoletani. In sostanza si punta a stringere i tempi su gare, progetti e lavori per evitare ulteriori chiusure al pubblico del parco della zona collinare.
A scrivere al ministro Franceschini è stato il consigliere comunale dei Verdi, Marco Gaudini: «Sono anni che come gruppo dei Verdi, anche quando ero consigliere municipale al Vomero, poniamo il nostro interesse sulla Floridiana. Ho scritto al ministero per capire i tempi dei lavori, di un parco così immenso e sopratutto strategico per tutta l’area collinare. Non si può lasciare un bosco così importante in uno stato di degrado». Nei mesi scorsi è stato il sindaco ad interessarsi al caso - ricorda il presidente della commissione Ambiente - incassando l’impegno del precedente ministro Bonisoli, confermato poi da Franceschini, rispetto agli interventi da compiere nel parco. «Nel 2020 il Polo museale dovrà mettere in campo tutte le risorse umane e strumentali, per dare via ai progetti di ristrutturazione e per affidare velocemente le gare. La Floridiana deve tornare fruibile a tutti i cittadini napoletani e per i tanti turisti che affollano il Vomero ogni giorno. Più che Villa preferisco chiamarlo bosco - incalza Gaudini -, che inoltre ospita un museo importantissimo che va valorizzato. Come Comune abbiamo il dovere di mettere a frutto un patrimonio come la Floridiana».
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Spazzatura, recinzioni divelte e abbandono quasi totale. Oggi si presenta così il polmone verde dell’area collinare. Passeggiando nel parco si trovano alberi tagliati e abbandonati nelle aiuole, aree interdette al pubblico e transennate, lunghi viali con vegetazione secca e bruciata. Gli unici viali che tengono sono proprio quelli che portano al museo Duca di Martina. Alcuni residenti si sono organizzati nelle scorse settimane per mettere in campo un sit-in di protesta.