Napoli, Comune senza graduatoria: le case popolari vengono murate

Napoli, Comune senza graduatoria: le case popolari vengono murate
di Daniela De Crescenzo
Martedì 15 Ottobre 2019, 00:00
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«La casa è libera? Muratela»: il Comune di Napoli non ha più una graduatoria per l’assegnazione degli alloggi (l’ultima risale al 1995) e così gli appartamenti disponibili restano vuoti. O vengono occupati abusivamente. Al momento ce ne sono trentuno di cui sono state restituite le chiavi all’Acer, l’agenzia regionale per l’edilizia residenziale che raccoglie il patrimonio dell’ex Iacp. Poi ci sono tutte quelle che appartengono al Comune di Napoli e per le quali non è stata fatta una statistica. Ma gli episodi sono stati tanti, ed eclatanti. Al Rione dei Fiori, ad esempio, nel regno dei Di Lauro, nel corso di un blitz le forze dell’ordine hanno trovato delle case vuote, che non sono state, però, riassegnate, ma murate dai vigili urbani dell’unità antiabusivismo guidata dal capitano Gaetano Vassallo che spiega: «Non mi è mai capitato, negli ultimi anni di sgomberare una casa che sia stata contestualmente riassegnata».

Una situazione preoccupante che ha convinto il neopresidente dell’Acer, David Lebro, a chiedere un incontro con l’assessore al patrimonio del Comune di Napoli, Alessandra Clemente: «Quello delle assegnazioni mi sembra il problema più urgente da affrontare», spiega. Anche perché le case non abitate vengono occupate dagli abusivi. E infatti già 17 delle abitazioni restituite all’Acer sono state assaltate nonostante fossero state murate: «Noi abbiamo sempre provveduto ad alzare i muri come ci aveva chiesto il Comune – spiega la responsabile dell’ufficio legale dell’Ente, Rosa Poeta – ma spesso questi sono poi stati abbattuti».

E così gli alloggi vuoti vengono occupati e vanno ad aggiungersi ai 1543 di proprietà dell’Acer già assaltati negli anni passati. Ma niente paura: il nuovo regolamento per le assegnazioni varato dalla giunta Regionale e proprio ieri mattina sottoposto all’Osservatorio sulla casa, prevede una sanatoria generalizzata per tutti quelli che occupano da almeno tre anni. Così finalmente spariranno gli abusivi, o almeno la gran parte degli abusivi. In attesa delle nuove norme, però, i sindacati protestano e chiedono provvedimenti immediati.

«Il Comune di Napoli è inadempiente e ha una forte responsabilità perché non ha portato a termine la graduatoria del 2010 – dice Alfonso Amendola, segretario del Sicet – Cisl - Quella di murare le case è poi una scelta irresponsabile visto che, lo dimostra l’esperienza, vengono subito occupate. Ieri con la Regione abbiamo definito l’approvazione dei criteri per le assegnazioni degli alloggi pubblici. Ma il Comune non può essere in alcun modo giustificato visto che su 17 mila domande arrivate nel 2010 ne ha esaminate solo 2000 per poi annullare tutto». E Gaetano Oliva segretario del Sila Feder Inquilini incalza: «È vergognosa ed assurda la situazione che vivono migliaia di famiglie napoletane che hanno bisogno di un alloggio e si rivolgono alle istituzioni senza avere nessuna risposta. In questo modo si giustificano le occupazioni senza titolo». Antonio Giordano del Sunia, dal canto suo, sostiene: «Abbiamo chiesto più volte la nuova graduatoria, ma il Comune è in un ritardo enorme. Ci dicono che non c’è personale, ma finora si sono occupati solo di Scampia. Fortunatamente è stato approvato dalla giunta regionale, sentito l’osservatorio, un nuovo regolamento per le assegnazioni con una piattaforma telematica».
 
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