Centro direzionale di Napoli, arriva ​la terza fermata del Metrò

Centro direzionale di Napoli, arriva la terza fermata del Metrò
di Luigi Roano
Venerdì 23 Settembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 24 Settembre, 08:51
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«Bisogna creare le infrastrutture per lo sviluppo e attirare gli investimenti» il mantra del sindaco Gaetano Manfredi. Si muove il Comune e si muove l’assessore alle infrastrutture Edoardo Cosenza che punta dritto sui trasporti, sulla metropolitana, per aprire la cittadella dei grattacieli al resto della città. «Pochi ricordano - racconta Cosenza - che al Centro direzionale apriranno tra fine anno e inizio del prossimo, ben due stazioni della linea 1 e non è finita qui perché stiamo progettando una terza stazione». L’assessore entra nel dettaglio. «A fine anno aprirà la stazione Centro direzionale e a inizio 2023 quella Tribunale. La terza, abbiamo già il progetto, e stiamo cercando un finanziamento da 30 milioni, la faremo nelle aree di proprietà del Comune nella parte più estrema del Centro direzionale, una scelta strategica». Cosa significa lo spiega lo stesso Cosenza. «Li ci serve per collegare il Rione Luzzatti che non può restare isolato». L’assessore poi conclude aprendo un altro scenario di medio termine: «Entro il 2025 sarà completato il collegamento con l’aeroporto di Capodichino. Così il Centro direzionale sarà collegato con tutta la città, con la Stazione centrale e con lo scalo aeroportuale, credo che un caso simile non esista nel mondo».

Un progetto in linea con quanto sta ipotizzando il Comune per l’area orientale della città e per la city. Lo ha spiegato al termine del workshop la vicesindaca e assessora all’Urbanistica Laura Lieto a Il Mattino una settimana fa: «Sulle aree di proprietà del Comune - spiega la titolare dell’Urbanistica - l’idea strategica è lavorare sull’opposto di quello che è oggi il Centro direzionale dove prevale il contenitore sul contenuto.

Li ci sono aree verdi che possono servire come barriera contro i cambiamenti climatici, c’è una dimensione ambientale da salvaguardare, ci sono opportunità per una nuova ruralità. Da quelle parti si possono immaginare funzioni in uno spazio pubblico di qualità che tenga conto di esigenze molteplici a iniziare da quelle dei giovani. Inoltre di fronte abbiamo il rione Luzzatti che va recuperato». Più concretamente la vicesindaca indica questa strada: «L’idea innovativa avuta per San Giovanni a Teduccio dove da un lato c’è un investimento in termini di sviluppo e dall’altro la capacità di questi insediamenti di generare sviluppo è importante». Dunque, la metro servirà da un lato a collegare la city con il rione Luzzatti, dall’altro a incentivare le Università e le aziende a installare centri di ricerca modello Academy di San Giovanni a Teduccio.

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In questo contesto si inserisce il Consiglio comunale che è sovrano sulla materia dell’Urbanistica. È stata infatti calendarizzata per il 4 ottobre la prima seduta della Commissione urbanistica dell’Assemblea cittadina - presieduta da Massimo Pepe - per discutere della Variante orientale al Prg che avrà come perno il Centro direzionale. Quella la zona di innesco individuata dal Comune. Tutto sub iudice nel senso che il quadro politico a livello nazionale e locale che verrà fuori dalle urne domenica notte inciderà e non poco sulle strategie di sviluppo. Con nuovi partner istituzionali a Roma tutto dovrà essere in qualche modo ridiscusso. La Commissione aprirà i lavori sulla scorta della relazione venuta fuori dal workshop tenutosi sette giorni fa sia sulla Variante che sul Centro direzionale. Il Centro direzionale in questo contesto va ripensato e la seconda mossa del Comune - dopo quella delle stazioni della metro - è togliere il vincolo agli edifici che già vi sono, nella sostanza possono non ospitare più solo funzioni direzionali e terziarie, ma anche commerciali e tanto altro. 
 

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