Il Comune lancia l’allarme: la facciata del Conservatorio di San Pietro a Majella è a rischio, potrebbe perdere pezzi e ferire i passanti. Ma il Conservatorio non sa nulla dell’allarme.
Ecco un’altra paradossale storia napoletana a base di palazzi malmessi e comunicazioni che finiscono in corto circuito senza raggiungere i destinatari. È una vicenda che nasce sotto forma di ordinanza firmata dal primo cittadino, Gaetano Manfredi, e indirizzata a un rappresentante del Conservatorio che, però, da cinque mesi non riveste più alcun ruolo ufficiale nella struttura.
Scrive Manfredi nell’ordinanza a tutela della pubblica incolumità, che già in passato i tecnici di Palazzo San Giacomo hanno segnalato un «distacco della cornice del rivestimento localizzato tra il civico 30 e il 31». Rileva il primo cittadino che, dopo una prima comunicazione, «non risulta acquisito idoneo certificato di regolare esecuzione dei lavori di eliminato pericolo relativo ai provvedimenti di diffida indicati». E perciò invita il Conservatorio a intervenire perché «i dissesti rilevati costituiscono potenziali pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e, pertanto, c’è urgenza di provvedere a eseguire i relativi accertamenti con le eventuali opere provvisionali di messa in sicurezza al fine di eliminare ogni pericolo per la tutela di incolumità delle persone e integrità dei beni».
Leggendo il documento la situazione appare urgente e realmente pericolosa, eppure dentro gli uffici del Conservatorio nessuno sapeva nulla, dal presidente ai vertici amministrativi.
«Grazie per averci avvisato - hanno spiegato ieri dalle stanze di San Pietro a Majella - anche se appare paradossale che una questione del genere ci venga comunicata da una testata giornalistica. Avremmo preferito avere notizie dirette da Palazzo San Giacomo».
Il difetto di comunicazione, secondo il Conservatorio, sta nel fatto che l’ordinanza è destinata a una persona che da lungo tempo non fa più parte del gruppo dirigente.
Insomma, adesso l’allarme del Comune è noto, e bisogna intervenire. «Immediatamente ci muoveremo per le verifiche del caso - spiegano dal Conservatorio - e in tempi strettissimi faremo tutto ciò che sarà necessario per eliminare questi pericoli dei quali, fino ad ora, nessuno ci aveva avvisato».
L’ulteriore paradosso di questa vicenda è che il Conservatorio è attualmente interessato da importanti lavori di ristrutturazione finanziati con sette milioni di euro dalla Regione Campania e seguiti direttamente dalla Soprintendenza: «Possibile che nessuno dei tanti esperti che attualmente frequenta la struttura si sia reso conto del pericolo rilevato dai tecnici del Comune?», si chiedono al Conservatorio.
Infine un dettaglio: pare che un certificato di “eliminato pericolo” fosse già stato predisposto dopo il primo sollecito del Comune e sia rimasto, chissà perché, chiuso in un cassetto. L’allarme, insomma, non sarebbe giustificato. Però adesso bisogna avvisare il sindaco.