Concorsone comunale a Napoli, nel primo giorno quasi 5mila domande: «In attesa per ore»

Concorsone comunale a Napoli, nel primo giorno quasi 5mila domande: «In attesa per ore»
di Dario De Martino
Giovedì 11 Agosto 2022, 00:00 - Ultimo agg. 12 Agosto, 08:53
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Quasi 5mila domande, 4.969 per gli amanti della precisione, solo nel primo giorno di presentazione delle candidature al concorsone comunale. La sfrenata corsa ai 1.394 i posti messi a bando per Palazzo San Giacomo e per Città metropolitana è ufficialmente partita. La fame di lavoro a Napoli è storia tristemente nota e un maxi-concorso per il principale Municipio del Sud mancava almeno da tre lustri. Per questo l’attesa era tantissima e in migliaia ieri mattina si sono fiondati sul sito del Comune per avviare le formalità burocratiche necessarie a presentare la candidatura. 

In 3.340 hanno terminato l’intero procedimento e sono già candidati. La maggior parte di questi, 2.340, concorrono per i 762 posti di categoria C, quella riservata ai diplomati. Per la categoria D, quella dei laureati, le istanze presentate sono 935 su 577 posti disponibili. Sono 65, invece, le domande presentate per i 55 ruoli da dirigenti. In 1.382, invece, si sono registrati ma devono ancora competere la compilazione. Tra i dati, calcolati ieri alle 19 da Palazzo San Giacomo, colpisce anche l’età media, bassa come prevedibile perché l’occupazione giovanile è uno dei grandi problemi del Sud: 33 anni per i diplomati e 35 per i laureati.

La maggior parte delle richieste sono arrivate per il profilo di istruttore amministrativo di categoria C: ben 1.058, il 45% del totale tra i diplomati. Da evidenziare anche i numeri a proposito delle istanze presentate per gli agenti di polizia municipale, 398, e per gli assistenti sociali, 33. 

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Non sono mancati, ovviamente, gli intoppi. Bisogna riconoscere, però, che nonostante l’elevatissimo numero di accessi, il portale di Palazzo San Giacomo non è andato in crash. Al Municipio c’era una certa preoccupazione in questo senso è si registra soddisfazione per il lavoro fatto dai tecnici del Comune. L’attesa, comunque, per i candidati, è stata molto lunga. Una volta entrati nel “portale selezioni” del Comune, a quasi tutti è comparsa la scritta: «Sei in coda per accedere al portale selezioni del Comune di Napoli. Rimani su questa pagina per non perdere la priorità acquisita. Ci sono più di 1000 persone in attesa». Ma i candidati non potevano staccarsi troppo tempo dal computer. Una volta finita la coda, infatti, ecco comparire un’altra scritta: «Adesso è il tuo turno. Hai 20 minuti per accedere al servizio, altrimenti perderai la posizione acquisita». Una volta entrati, un altro count-down: «Accedendo al portale disporrai di due ore per poter compilare la domanda, prima di essere collocato nuovamente in coda». Insomma, una corsa contro il tempo. Ma d’altronde era l’unico modo affinché il sito del Comune potesse reggere al mare di richieste. Tanto che in molti, viste le difficoltà incontrate la mattina, hanno rinunciato a presentare la candidatura al primo giorno. D’altronde, il ragionamento di molti candidati, c’è tempo fino all’8 settembre per presentare la domanda, che fretta c’è di affollarsi tutti il primo giorno? Anche nei prossimi giorni, quindi, c’è da attendersi grande folla sul sito viste le tante persone che nella prima giornata hanno rinunciato a presentare la loro richiesta. E poi ci sono i tanti che sono in vacanza e che magari presenteranno la domanda una volta tornati dalle mete estive. Ma c’è anche chi non ha voluto attendere un attimo per presentare la domanda. 

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E così nella mattinata di ieri, nell’attesa di poter accedere al sito Comune, tantissimi candidati si sono sfogati nelle chat di Telegram e Whatsapp. I gruppi d’aiuto per partecipare al concorso, infatti, sono già nati da tempo sui portali social. Sul gruppo Telegram gestito dal portale Concorsando, noto sito web che dà informazioni utili sui concorsi, ci sono già oltre 5mila persone e ieri la chat è stata invasa di decine di migliaia di messaggi. Molti problemi pratici sono stati posti nelle chat sull’accesso al portale tramite Spid, sulla creazione di un indirizzo di posta elettronica certificata per chi non era in possesso e soprattutto sul versamento della quota di partecipazione di 10,33 euro da effettuare tramite il sistema di pagamenti elettronici pagoPa. E poi tante domande, le cui risposte sono tutte nel bando, sui profili per i quali si può concorrere a seconda del proprio curriculum. A questo proposito, però, più di qualche perplessità l’ha sollevata l’assenza di posti per i giornalisti. Il bando, infatti, prevede 16 assunzioni per l’area comunicazione e informazione ma tra i requisiti previsti non c’è, per nessuno dei posti, l’iscrizione all’albo dei giornalisti. «Un bando che va immediatamente bloccato e riscritto inserendo i requisiti previsti dalla legge 150 del 2000», chiede a questo proposito l’ordine dei giornalisti della Campania. «La legge 150 del 2000 è requisito necessaria solo per il personale che costituisce l’ufficio stampa, che non rientra tra le figure professionali contemplate nei concorsi banditi», la replica del Comune che aggiunge: «La qualifica della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti è titolo che attribuisce al candidato un punteggio aggiuntivo».
 

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