Ipotesi nuova Feltrinelli al Vomero: per il 21, alle 19, Iocisto lancia un’assemblea per discuterne. «Una nuova Feltrinelli andrebbe benissimo e sarebbe un investimento importante - spiega al Mattino Claudia Migliore, presidente di Iocisto al Vomero - Ma non in quartieri dove ci sono già librerie. Se aprisse al Vomero, in tanti chiuderebbero, come accaduto a Chiaia. A Posillipo, Colli Aminei o San Giovanni-Barra, per esempio, le librerie scarseggiano o sono del tutto assenti». È stata proprio la Migliore a scrivere l’appello per la riunione del 21, cui hanno aderito già 14 librerie. All’incontro dovrebbe partecipare anche il sindaco Manfredi, che aveva appoggiato le iniziative del colosso dell’editoria in città. La riunione in piazzetta Masullo sarà dunque l’occasione per fare un punto della situazione sulla filiera della cultura a Napoli.
Tutto è nato da un post su Facebook pubblicato dalla Migliore all’indomani della riapertura della Feltrinelli di via Santa Caterina la settimana scorsa. Grande festa, per il ritorno del colosso dell’editoria, che ha deciso di puntare ancora su Chiaia. All’inaugurazione di piazza dei Martiri, Manfredi aveva appoggiato l’ipotesi fatta da Carlo Feltrinelli, di puntare «su un altro punto vendita a Napoli, magari al Vomero». «In città ci sono ormai poche librerie - aveva detto Manfredi - Ringraziamo Feltrinelli per aver riaperto questa sede così strategica e sono certo che insieme potremo rilanciare, proprio come fece Bassolino, con Inge Feltrinelli. Stiamo cercando il luogo adatto: puntiamo al Vomero». Nel quartiere collinare, però, come fatto notare dal libraio di Iocisto Alberto Della Sala, sono attive già 5 librerie (la stessa Iocisto, Raffaello, Mondadori, la Scarlatti e i banchi di via Giordano). Ecco, dunque, spiegato il motivo centrale della convocazione dell’assemblea (cui hanno aderito Langella di Port’Alba, Bibí e cocó di Nola, Cicciapelliccia Baronissi, Dante&descartes del centro storico, Libridine di Portici, Milena kids di Torre del Greco, L’Acrobata di Mugnano, Tutto scuola di Torre del Greco, La Bottega delle parole di San Giorgio a Cremano, Raffaello e Scarlatti del Vomero, Il Mattoncino di Posillipo e Bibi, la libreria per ragazzi in centro storico, The Spark).
Questo il testo dell’invito scritto dalla presidente di Iocisto sulla chat delle librerie all’ombra del Vesuvio: «Alla lettura delle dichiarazioni del sindaco in merito al suo impegno per la ricerca di una sede al Vomero per la quarta Feltrinelli, abbiamo pensato che forse è veramente il momento di far capire alle istituzioni che non tutte le librerie sono uguali. Non si tratta ovviamente di essere contro l’apertura di Feltrinelli (È una gioia ogni volta che una nuova libreria apre) ma di riflettere su cosa può fare il Comune per le librerie e per i quartieri che le librerie non le hanno. Tempo fa ragionammo sull’idea di costruire una sorta di protocollo contenente richieste e possibili sinergie con il Comune, poi il tempo, gli impegni. E intanto: stati generali della lettura, patti per la lettura e le librerie non ci sono mai. Abbiamo pensato che i 9 anni di Iocisto li vogliamo festeggiare con voi, facendo una riflessione comune sul valore delle librerie indipendenti per i quartieri, per i piccoli centri. Mettiamo a disposizione piazzetta Masullo. Il 21 luglio alle 19. Se il sindaco non dovesse venire prepareremo insieme un documento».
«Abbiamo invitato anche Feltrinelli e Mondadori all’incontro - aggiunge Migliore - Da voci accreditate ci pare di capire che Manfredi ci sarà. Lo accoglieremo a braccia aperte: ci serve comprendere le politiche del Comune per aiutare le librerie». «“Stiamo cercando un luogo per far aprire una Feltrinelli” non è una politica culturale - prosegue la lettera inviata a tutte le librerie - Una politica culturale è “perché le librerie chiudono? Cosa possono fare le istituzioni per evitarlo?”».
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