Napoli, la maxi-fuga dei pediatri: bambini senza assistenza

Tanti in pensione, turn over a rilento: in un anno persi 19 presìdi sul territorio

Pediatri al lavoro
Pediatri al lavoro
di Ettore Mautone
Giovedì 26 Gennaio 2023, 23:45 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 08:34
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Sos pediatri in città: le carenze di medici dei piccoli, in alcune zone di Napoli, nell’ultimo anno hanno lasciato sguarniti interi quartieri e prive di un punto di riferimento centinaia di famiglie. Pediatri necessari come il pane per programmare le vaccinazioni obbligatorie dell’infanzia, guidare il percorso di sviluppo e di crescita, rassicurare i genitori nei tanti e inevitabili piccoli malanni di stagione. Un filtro prezioso insomma, quello della rete pediatrica di base, per evitare gli accessi non dovuti in ospedale. 

Non a caso al Santobono i picchi di afflussi si registrano dopo le 8 di sera e fino alle prime ore della notte quando la rete territoriale dei camici bianchi chiude gli studi ed è sostituita dalla sola Continuità assistenziale (guardie mediche) considerata soprattutto appannaggio degli adulti e comunque priva di competenze specifiche per l’utenza pediatrica. Il turn over, in questa fetta dell’assistenza pubblica territoriale più prossima ai bisogni delle famiglie e che lavora in regime di convenzionamento con le Asl (non sono dunque dipendenti diretti) avviene sulla base di processi piuttosto lunghi e farraginosi, privi di automatismi che inficiano la tempestività cnecessaria.

«Ogni anno la Regione, sulla scorta delle indicazioni delle varie Asl pubblica le zone carenti da assegnare – avverte Antonio D’Avino, pediatra napoletano e presidente nazionale della Federazione che rappresenta la categoria - ma tutto questo richiede un certo tempo e anche dopo le assegnazioni le Asl devono deliberare il via libera e impiegano altri mesi prima che i nuovi pediatri aprano il proprio studio. Fino a qualche anno fa inoltre non c’era obbligo di aprire l’attività in un determinato quartiere ma su questo punto la Regione, dallo scorso anno, è intervenuta e ciò ora facilita il presidio territoriale lì dove è necessario anche in quartieri meno gettonati. il nodo – conclude D’Avino - non si risolverà senza individuare procedimenti automatici che assegnino un sostituto subito dove si crea una carenza magari non prevista anche per decessi di colleghi. Casi che, nell’ultimo anno, hanno generato ulteriori difficoltà all’assistenza. Per il resto un’adeguata programmazione consente di intervenire prima che il vecchio pediatra vada in pensione senza generare soluzioni di continuità. L’ideale sarebbe stabilire con un accordo decentrato regionale, insieme ai funzionari della Regione, modalità operative e procedure più snelle».

Le norme contrattuali prevedono che ogni pediatra possa assumere un massimo di 800 assistiti con un margine del 10 per cento che porta il massimale a 880 ma i pediatri anziani e alle soglie della pensione quasi mai accettano pazienti oltre il limite. Per il 2022, sull’intero territorio regionale, le Asl hanno comunicato agli uffici regionali nei mesi scorsi 19 incarichi complessivi da assegnare per altrettante caselle corrispondenti ad aree rimaste sguarnite. Le assegnazioni sono avvenute il 13 gennaio scorso. A seguito di due ricorsi di due medici (uno per Forio e uno per Cicciano) che si sono opposti alla pubblicazione di quelle due zone carenti, il Tar ha sospeso in via cautelare questi due incarichi. Gli altri 17 sono stati confermati e sono stati assegnati tutti. Entro la fine del prossimo mese dunque i disagi dovrebbero essere mitigati da questi nuovi ingressi. Intanto la Regione aspetta l’esito di quei due ricorsi e sta per partire con la rilevazione 2023 he spetta alle Asl rendere quanto più celere possibile.

A Napoli città i distretti interessati dalle new entry sono il 27 (Vomero e Arenella) dove prenderanno servizio due nuovi pediatri in assegnazione straordinaria, il 28 con obbligo di aprire lo studio a Scampia e il distretto 29 dove sono in arrivo due nuovi dottori per i più piccoli che apriranno lo studio nel quartiere Stella e San Carlo.

A Napoli nord invece le aree da presidiare nell’arco di un mese saranno Monte di Procida, Bacoli, Forio e Procida. A Napoli 3 sud infine sono in arrivo altri 3 pediatri a Portici, Mariglianella e l’area che comprende Camposano-Cicciano-Roccaironola. Ad allargare lo sguardo agli altri ambiti regionali si comprende che tranne l’area di Napoli città destinataria di assegnazioni straordinarie tutti i territori sono soggetti a procedure ordinarie di copertura delle carenze. Tranne Benevento che è già coperta, nella Asl di Avellino manca un solo pediatra nel distretto 6 di Baiano, a Caserta a Scucivo, Lusciano (San Marcellino e Tremola Ducenta) e Mondragone (Carinola) per un totale di 4 incarichi vacanti assegnati.

Salerno, infine, vedrà nelle prossime settimane arrivare presidi pediatrici del territorio nel distretto di Sarno e di Salerno per un totale di due assegnazioni. Tutte caselle vuote segnalate dalle Asl già dal maggio e giugno scorso e colmate solo ora in attesa che le Asl diano il definitivo via libera a stretto giro.

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