Funicolare di Chiaia, tempi lunghi a Napoli: «L'impianto ripartirà nel 2024»

Scontro in commissione mobilità, l'assessore Cosenza diserta l'incontro

La funicolare di Chiaia chiusa
La funicolare di Chiaia chiusa
di Paolo Barbuto
Venerdì 20 Gennaio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 21 Gennaio, 09:00
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A centoundici giorni dalla chiusura, il caso della funicolare di Chiaia finisce al centro di un duro, e a tratti imbarazzante, dibattito della commissione mobilità del comune di Napoli. Se n’è parlato ieri mattina, la conclusione è stata la stessa di sempre: non c’è nemmeno un operaio al lavoro, non c’è ancora un bando assegnato e non esiste un cronoprogramma sulla riapertura. 

«Ho un pizzico d’esperienza - ha sussurrato con amarezza il presidente della commissione, Gaetano Simeone - ho motivo di ritenere che la riapertura arriverà, se tutto andrà bene, nei primi mesi del 2024. Ma non devono esserci intoppi durante i lavori, altrimenti i tempi si allungheranno ulteriormente».

Al tavolo della discussione su presente e futuro della funicolare di Chiaia era invitato anche l’assessore ai trasporti, Edoardo Cosenza, il quale ha disertato l’incontro.

Cosenza è stato riconvocato per lunedì prossimo, perché il suo intervento sulla questione sarà determinante: attualmente solo la giunta comunale, che gestisce i fondi necessari, può dare certezze sulla funicolare di Chiaia. Alla convocazione di lunedì prossimo, l’assessore Cosenza arriverà stringendo fra le mani il documento con il quale la Giunta approva i termini del bando per i lavori. Si tratta solo del primo atto della vicenda: all’approvazione dovrà seguire la pubblicazione; poi sarà necessario attendere i tempi burocratici per la gara; si proseguirà con l’attribuzione dei lavori; in seguito ci sarà la consegna del cantiere e solo dopo quel momento si potrà dare il via agli interventi veri e propri. La ristrutturazione dell’impianto durerà, secondo le ipotesi iniziali, fra i sei e i nove mesi: ecco perché il presidente Simeone già pronostica una riapertura nel 2024 senza più sperare in uno sprint che consenta di utilizzare quel mezzo di trasporto almeno per le feste natalizie di quest’anno.

La funicolare di Chiaia ha bisogno della necessaria manutenzione ventennale, revisione alla quale devono essere sottoposti tutti i mezzi analoghi in ogni parte d’Italia. Il tempo per la manutenzione dell’impianto napoletano è scaduto nel 2017 ma in quei giorni il Comune non aveva nemmeno un euro da investire per i lavori. Così è partita la richiesta di una prima proroga, alla quale sono seguite altre quattro richieste identiche. Poi, ad ottobre dello scorso anno, il Ministero dei Trasporti è stato costretto a fermare la sequenza di richieste: quei lavori, necessari per la sicurezza dei viaggiatori, vanno eseguiti, altrimenti la funicolare non può essere utilizzata. E infatti la funicolare oggi non può essere utilizzata.

Già due bandi sono andati deserti e anche un tentativo di trattativa privata ha avuto esito negativo. Oggi sono disponibili otto milioni ma i lavori sono stati divisi in due spezzoni, uno per gli interventi sulle parti elettromeccaniche (costosi e determinanti), l’altro per le opere civili che possono essere realizzate con più calma e maggiori economie. L’ultima trattativa s’è fermata perché il Comune offriva 7 milioni in totale (elettromeccanica e opere civili) e l’unica azienda disposta ad ascoltare la proposta non scese sotto la richiesta di 12 milioni.

Ieri in commissione era presente l’Amministratore unico di Anm, Nicola Pascale, il quale non ha potuto far altro che ricordare tutti i passaggi delle richieste di proroga e poi dei bandi andati a vuoto e, infine, è stato costretto ad allargare le braccia sul futuro spiegando che tutto dipende dall’amministrazione comunale e non dall’Anm. L’auspicio, ha detto Pascale, è di riuscire a concludere i lavori entro l’anno. 

Sulla questione c’è stato un intervento della consigliera Alessandra Clemente, del gruppo misto la quale ha sottolineato, secondo la nota ufficiale diffusa da via Verdi, la poca chiarezza «sul modo in cui si è sviluppata la vicenda, in particolare sui motivi per cui le gare sono andate deserte e sulla successiva mancata adozione della scelta della negoziazione ristretta, aperta alla partecipazione di pochi operatori, in modo da accelerare i tempi che, ora, saranno inevitabilmente molto lunghi». A Clemente ha risposto Annamaria Maisto (Azzurri, Noi Sud, Napoli Viva) la quale ha ricordato che la scadenza dei termini della manutenzione straordinaria della funicolare di Chiaia risale agli anni della precedente amministrazione (nella quale proprio Clemente era assessore) che avrebbe potuto avviare i lavori. 
 

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