Guglia imbrattata a Napoli, le associazioni: «Pronti a ripulire ma la burocrazia ci frena»

Guglia imbrattata a Napoli, le associazioni: «Pronti a ripulire ma la burocrazia ci frena»
di Gennaro Di Biase
Sabato 4 Giugno 2022, 00:00 - Ultimo agg. 5 Giugno, 08:45
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Donare è difficile anche quando si tratta di salvare dal degrado il patrimonio storico della città. Questo è l’amaro destino dei monumenti principali di Napoli, epicentro, in questo periodo, di un boom turistico senza precedenti, eppure imbrattati ovunque. Dal Plebiscito ai Decumani. A lanciare il grido di allarme sono alcune associazioni del settore. E soprattutto l’architetto Alberto Sifola, presidente di Friends of Naples: «Ripulire Piazza del Gesù? Lo faremmo di corsa - spiega - ma è molto complicato. Il sistema dei permessi, vista anche la tutela della sovrintendenza, è pieno di burocrazia». Il riferimento è alla guglia dell’Immacolata e alle 257 scritte che imbrattano - come ha raccontato il Mattino nell’ambito di una campagna sul decoro urbano - le sedici colonne poste alla base del monumento. 

Il muro di problemi per le associazioni che intendono donare un restauro è molto alto. Manca, infatti, un regolamento che eviti la necessità di una manifestazione di interesse per l’assegnazione del lavoro. «In pratica - spiega Benedetta De Falco, volontaria e presidente dell’associazione Premio GreenCare - ogni volta che un’associazione presenta un progetto di restyling, il Comune deve interpellarne altre 10 per valutare se siano interessate o meno a eseguire lo stesso lavoro. Tutto va a gara e, mediamente, un permesso dalla sovrintendenza richiede 6 mesi per una risposta con l’ok e le note integrative». Una posizione dello stesso tipo arriva da Giuseppe Serroni, presidente dell’associazione Angeli del Bello: «Ci piacerebbe avviare una raccolta fondi per piazza del Gesù, anche se non è semplice tra permessi e sponsor.

Oltre alle scritte, vanno tolte le reti dall’obelisco messe dai pompieri molto tempo fa. Quanto a bombolette e pennarelli, sono quasi certo che si tratti dei ragazzini delle scuole vicine».

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Permessi a parte, sono in arrivo operazioni importanti, che si affiancano al regolamento su cui sta lavorando il Comune (in particolare con l’assessorato alla sicurezza di De Iesu) per punire gli imbrattatori di professione, di solito minorenni, e prevenire il reato contro i monumenti. Restauri attesi, per esempio, sono annunciati da Sifola: «Abbiamo portato avanti l’iter per il restauro della Meridiana della Villa Comunale, la sovrintendenza sta per firmare. Speriamo di ricevere buone notizie circa la donazione che vorremmo portare a Palazzo San Giacomo per quanto riguarda il portone d’ingresso. Possiamo poi annunciare il restauro di piazza Sannazaro, progettato assieme all’associazione 100 per 100 Naples, con cui lavoriamo anche al progetto della Meridiana». Passando al regolamento anti-raid vandalici del Comune, l’assessore De Iesu specifica: «Abbiamo previsto il divieto di imbrattare i monumenti. A carico di chi imbratta una sanzione di 450 euro. Nel caso di minori il ripristino sarà a carico dei genitori. Va potenziato anche il sistema di videosorveglianza - conclude De Iesu - ci stiamo lavorando. In piazza del Gesù le telecamere, per esempio, ci sono. Così come a San Domenico Maggiore e in molti punti del centro. Per prevenire i reati abbiamo inserito il divieto di vendita ai minori di bombolette non biodegradabili». 

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