Molo Beverello Napoli, i lavori non finiranno prima dell'estate 2024

Forse per Natale di quest'anno potranno funzionare solo le biglietterie e qualche servizio interno

Molo Beverello, il cantiere infinito
Molo Beverello, il cantiere infinito
di Antonino Pane
Giovedì 8 Giugno 2023, 00:00 - Ultimo agg. 9 Giugno, 07:25
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Per vedere la nuova stazione marittima del Beverello bisognerà aspettare l’estate del 2024. Forse, per Natale di quest’anno, potranno funzionare solo le biglietterie e qualche servizio interno. Niente da fare, dunque, per luglio e agosto prossimi. Nonostante gli sforzi e le promesse, le difficoltà che si sono dovute superare non hanno consentito di velocizzare il lavoro. Il nodo principale che ha rallentato tutto, e che ancora rischia di incidere in maniera negativa sull’opera, è la base di appoggio della nuova stazione marittima, sottoposta rispetto al livello del mare. Già in fase di scavo delle fondamenta, come si ricorderà, il piazzale divenne un lago ed è stato necessario approvare una variante al progetto, costata mesi e mesi di fermo e una inevitabile lievitazione dei costi.

Ancora biglietterie nei container, dunque, e, soprattutto spazi ridotti per imbarchi e sbarchi con inevitabili disagi per i passeggeri che a volte sono costretti a restare in fila sotto il sole prima di poter raggiungere la passerella del proprio imbarco.

Gli operatori delle vie del mare sono a dir poco preoccupati: il test del ponte del 2 giugno ha confermato che l’attuale sistemazione degli spazi rischia di diventare una trappola quando i traffici cresceranno ulteriormente. 

«Siamo allarmati non poco - dice Maurizio Aponte, direttore generale della Navigazione Libera del Golfo -, perché operiamo ancora in spazi ridottissimi. Abbiamo aumentato il personale in banchina per gestire al meglio le file agli imbarchi ma i disagi per i passeggeri restano e sono evidenti. Ci aspettavamo che, almeno per luglio e agosto ci dessero più spazio a disposizione, ma al momento non abbiamo certezze». 

Più spazio a disposizione. Si tratterebbe di arretrare ulteriormente la barriera del cantiere sul lato mare almeno per dividere bene gli imbarchi dagli sbarchi. La situazione diventa particolarmente caotica, infatti, quando la partenza di un mezzo si sovrappone all’arrivo di un altro. «Abbiamo chiesto all’Autorità di sistema portuale - spiega Giuseppe Langella, ceo di Snav - un arretramento almeno di 4-5 metri delle barriere del cantiere. Per agevolare le operazioni di carico e scarico. Fino ad oggi, però, non sono arrivate soluzioni a questo problema. Le compagnie, tutte, hanno aumentato il personale in banchina per incanalare i flussi ma con gli attuali spazi, purtroppo, è difficile migliorare la situazione». Qualche beneficio potrà arrivare nella seconda metà di giugno quando aprirà il sottopasso che dal porto immette direttamente alla linea 1 della metropolitana e agli sbocchi di via Depretis e piazza Municipio. Non graviteranno più intorno al Beverello, infatti, i passeggeri delle crociere diretti ai alla visita del centro storico di Napoli. Il sottopasso è praticamente ultimato, compresi i percorsi meccanizzati interni, il Comune di Napoli sta programmando l’apertura ufficiale che dovrebbe essere a metà giugno. 

«Con il sottopasso aperto e l’eliminazione dei semafori pedoni su via Acton - dice Salvatore Lauro, presidente di Volaviamare - si potrebbe lavorare a una soluzione provvisoria che permetterebbe di migliorare le cose anche all’interno del Beverello senza aspettare i lunghi collaudi della stazione marittima. Posizionando i taxi su una corsia parallela a via Acton si potrebbe incanalare il flusso di uscita ad occidente vicino alla nostra palazzina (di fronte all’Università Parthenope) e, invece, destinare solo all’ingresso l’accesso attuale. Questo significherebbe alleggerire tutto e, soprattutto, non incrociare i flussi di imbarco con quelli degli sbarchi. È evidente che il cantiere della nuova stazione marittima dovrebbe accelerare i lavori alla parte esterna, quella che affaccia su via Acton, in modo da avere più spazio per il deflusso delle persone e lo stazionamento dei taxi». 

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Una volta sistemata l’area a terra, poi, bisognerà pensare alla parte a mare. Già sono stati ipotizzati dei moli a “pettine”, perpendicolari rispetto all’attuale banchina con rulli di ormeggio in gomma in modo da avere il mezzo bloccato senza dover effettuare particolari manovre di attracco. Questa soluzione consentirebbe di abolire gli attracchi di murata che occupano molto spazio e sono poco agevoli anche con le piccole onde provocati da mezzi in manovra. Va da sé che non tutta la flotta attualmente in servizio nel Golfo può essere utilizzata per attracchi tra rulli di gomma. Ma se questa sarà la strada da seguire certamente gli armatori provvederanno anche alla modifica dei mezzi utilizzati. 

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