Case, segnali di ripresa: a Napoli compravendite ai livelli del 2008

Case, segnali di ripresa: a Napoli compravendite ai livelli del 2008
di Valerio Iuliano
Lunedì 1 Novembre 2021, 00:00 - Ultimo agg. 2 Novembre, 07:28
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Il settore immobiliare ha ripreso a volare. Dopo una lunga crisi durata quasi 10 anni, i dati delle compravendite di abitazioni per uso residenziale si stanno avvicinando lentamente ai livelli precedenti la recessione avviata nel 2008. A Napoli la casa è di nuovo l’oggetto del desiderio di tante giovani coppie e, soprattutto nel centro storico, si registrano anche molti acquisti con l’obiettivo di effettuare investimenti. 

Paradossalmente il nuovo boom è iniziato proprio durante la pandemia. «Tutti gli addetti ai lavori - sottolinea Claudio Matarazzo, presidente provinciale della Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari - erano concordi nel prevedere un disastro. Invece, alla fine del 2020, ci siamo accorti dell’inversione di tendenza. Nel 2021 abbiamo riscontrato in città un incremento delle transazioni. Questo ha destato un grande stupore in tutti noi.

Veniamo da una crisi lunghissima. Il nostro è un settore con un andamento ciclico. Si va da una fase di discesa ad una di risalita ed ancora una nuova crisi per poi arrivare ad un’altra risalita. Già lo scorso anno c’era qualche segnale di crescita, con i dati delle compravendite che, pur essendo complessivamente inferiori al 2019, erano mediamente superiori, tenendo conto dei due mesi di lockdown». Resta da capire perché il mercato delle abitazioni abbia ripreso quota proprio nel momento in cui l’economia sembrava a un passo dal baratro. «Il motivo - spiega Matarazzo - è essenzialmente psicologico ed è legato proprio all’emergenza sanitaria. Le persone hanno sentito di nuovo la necessità di avere un tetto e tanti comfort a disposizione. A Napoli, infatti, gli immobili più ambiti sono quelli di gradi dimensioni, con uno studio per lo smart working, una cucina abitabile e molto spesso anche degli spazi esterni». Una tipologia diffusa soprattutto nelle periferie, dove sono piuttosto numerose le abitazioni di 140-150 metri quadri.

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Un altro fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio è quello dell’acquisto di una casa al centro storico, in particolare nelle strade e nei quartieri più frequentati dal turismo di massa. L’intenzione da parte degli acquirenti è quasi sempre quella di utilizzare l’immobile per gli affitti brevi ai turisti, attraverso Airbnb, Booking e gli altri portali specializzati. «È un uso molto frequente - aggiungono gli agenti immobiliari - che si sta estendendo a tutto il centro cittadino, tanto che alcune zone prima quasi dimenticate, come i Vergini o la Sanità, destano ora grande interesse. Stiamo assistendo anche a fenomeni inediti, come l’acquisto di un basso ai Quartieri Spagnoli. Per molti stranieri è un elemento di attrazione ed ho visto molti bassi tramutati in abitazioni per Airbnb. Ora anche i bassi ai Quartieri Spagnoli hanno mercato, mentre prima avevano scarso valore». I prezzi delle abitazioni sono mediamente aumentati quest’anno in tutta la città. «L’incremento dei prezzi è partito dalle periferie», aggiunge Matarazzo. Tuttavia sul ritrovato interesse per le compravendite delle case c’è anche il rovescio della medaglia. «La domanda è molto elevata ma l’offerta corrispondente è ancora piuttosto scarsa, perché le abitazioni a disposizione sono poche. Da questo scaturirà un ulteriore aumento dei prezzi nei prossimi mesi. I proprietari molte volte preferiscono attendere». Tra gli elementi che hanno favorito la ripresa c’è anche l’effetto- superbonus. 
«Un immobile ristrutturato vale molto di più», spiegano gli agenti immobiliari. Il Superbonus contribuisce a rendere più moderne e sostenibili le abitazioni gli immobili acquistati.

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Nei giorni scorsi, il gruppo Ipi, fra i maggiori player nazionali sul mercato immobiliare, ha inaugurato una sede a Napoli, a via San Giacomo. Un altro segnale della vitalità del comparto in città. Il gruppo Ipi è operativo dal 1970 e vanta sedi a Torino, Milano, Bologna, Padova, Genova e Roma. Alessandro Iuzzolino, responsabile della sede di Napoli e del mercato immobiliare Corporate, conferma l’aumento esponenziale delle transazioni su base annua in città nel secondo trimestre del 2021. «Il Meridione è ricco di mercati immobiliari da esplorare e il progetto Napoli è partito tre anni fa», spiega. Per Iuzzolino c’è un altro fattore determinante alla base dell’insperato successo delle compravendite. «L’accesso al credito - evidenzia- è molto più agevole ora. Da circa sei mesi, le banche sono più propense ad elargire i finanziamenti e così ne stanno approfittando tante giovani coppie, che preferiscono acquistare anziché prendere casa in fitto. C’è molto entusiasmo. Si percepisce ottimismo tra gli acquirenti. Noi ci occupiamo spesso di immobili industriali. Abbiamo l’incarico di vendere alcune sedi Enel, come quella di via Galileo Ferraris, e anche sedi Telecom. Per il residenziale a Napoli i prezzi sono aumentati, come le compravendite». 

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