Napoli, avviso ai naviganti (anche) in vista della Champions

di Francesco De Luca
Lunedì 20 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 08:28
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Da ieri il Napoli ha un vantaggio di 23 punti sul Milan, in aprile suo avversario nei quarti di finale di Champions League. Il tecnico rossonero Pioli si augura che questa differenza non si noti in Europa, ma è molto improbabile che ciò accada.

Quanto è avvenuto sabato a Udine e ieri a Torino (trentesima vittoria stagionale per gli azzurri) fa capire qual è la vera differenza tra le due squadre che si sfideranno per conquistare la semifinale in cui affronteranno Benfica o Inter.

Il Milan ha perso con l’Udinese e ha confermato di essere una squadra in grossa difficoltà. Un punto nelle ultime tre partite di campionato, soltanto quattro i successi nel 2023. Il piazzamento Champions per la stagione 2023-2024 è in bilico, dunque lo stimolo dovrebbe essere altissimo. E invece il Milan perde continuamente colpi, il livello si è notevolmente abbassato rispetto allo scorso campionato, vinto dopo il confronto con Inter e Napoli. La capolista, invece, è passata anche a Torino. Un trionfo, poker di reti (sono 91 in questa stagione tra campionato e coppe) con la straordinaria coppia Osi-Kvara e Ndombele, che ha confermato quanto forte siano le risorse a disposizione di Spalletti in panchina (13° gol per un azzurro subentrante, ovviamente non decisivo perché i tre punti erano già in cassaforte). Gli azzurri avrebbero potuto giocare con la marcia bassa dopo la festa per la qualificazione ai quarti Champions e invece contro il Torino - avversario per nulla aggressivo, al contrario di quanto la sua storia imporrebbe - hanno giocato con la massima concentrazione e hanno dato spettacolo davanti a diecimila tifosi arrivati da ogni angolo d’Italia.

Il Napoli non abbassa mai il ritmo, non fa calcoli, aggredisce a tutto campo, schiaccia l’avversario e propone ogni volta uno show.

La partita diventa una sfida da colorare di azzurro (e di tricolore). È un entusiasmante cannibalismo che rende sempre più orgogliosi i tifosi e coloro che hanno costruito questa squadra - De Laurentiis e Giuntoli - partendo dall’estate di tre anni fa, post lockdown, quando a Napoli sbarcò Osimhen. È stato in quel momento che il presidente ha deciso di dare una svolta al percorso, volendo subito riappropriarsi della dimensione Champions. Perfino quell’acquisto venne criticato: si ironizzò sulla cifra spesa e oggi Victor vale almeno il doppio, circa 150 milioni. Il valore di questo ragazzo si è visto appena ha messo da parte i guai fisici subiti nei primi anni. Segna da tutte le posizioni, sfruttando spesso quella straordinaria elevazione e cercando l’angolo più distante, sorprendendo sistematicamente portiere e marcatore.

Victor, così come aveva fatto a Francoforte, ha baciato il simbolo del Napoli cucito sulla maglia. È possibile che un top club della Premier o il Psg o il Real presentino l’offerta che De Laurentiis ritiene congrua ma questo accadrà eventualmente alla fine del romanzo in cui vi sono ancora tante pagine da scrivere. Spalletti non si preoccupi se vedrà sempre più bandiere azzurre nelle strade di Napoli e ascolterà la notizia di centinaia di napoletani che hanno prenotato aerei e alberghi a Istanbul, dove si giocherà la finale Champions, dopo il sorteggio dei quarti ritenuto favorevole. A questa ondata di amore dovrebbe ormai essersi abituato.
 

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