Museo di Maradona, il governatore De Luca: ​«Bella idea, ma chi paga?»

L'ipotesi è allestire l'esposizione all'interno dello stadio

Il murale di Maradona ai Quartieri spagnoli
Il murale di Maradona ai Quartieri spagnoli
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 22 Dicembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 23 Dicembre, 07:21
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«È un’idea bellissima realizzare il museo Maradona all’interno dello stadio dedicato al pibe de oro, mi viene solo un dubbio: chi paga? La Regione è pronta a collaborare. Anche se tutti battono cassa e pensano che Santa Lucia abbia risorse illimitate». Vincenzo De Luca, intervenuto ieri al Museo archeologico di Napoli per inaugurare la mostra “Bizantini: luoghi simboli e comunità di un impero millenario”, appoggia l’idea della creazione di un museo del Napoli e di Maradona.

Il governatore è però conscio che il pallino è quasi interamente nelle mani del Comune di Napoli che è proprietario dell’impianto di Fuorigrotta, ma annuncia comunque una possibile collaborazione. «Con De Laurentiis - ha spiegato De Luca - abbiamo un ottimo rapporto, negli ultimi anni abbiamo investito 28 milioni di euro per rifare lo stadio quando ancora si denominava San Paolo sia per le Universiadi che per la realizzazione del “miglio azzurro”.

Comunque il museo Maradona, soprattutto dopo la vittoria dell’Argentina, credo sia una bella idea, una bella testimonianza di valori sportivi, considero questa idea di De Laurentiis molto positivamente, aspetto di capire il resto». 

Il Comune, intanto, si muove: l’assessore al Turismo Teresa Armato è consapevole che anche il turismo sportivo può rappresentare un volano decisivo per incrementare il numero di visitatori in città. È ben chiaro anche a Palazzo San Giacomo, soprattutto alla luce dell’invasione albiceleste a Napoli per la vittoria argentina dei mondiali, che bisogna creare itinerari e strutture in grado di sfruttare stabilmente l’appeal anche sportivo della città. Ci si muove per gradi, in vista del prossimo anno si vuole intanto creare un percorso turistico che porti i visitatori nei luoghi “maradoniani”. Inevitabilmente, però, ci sarà da mettere poi mano al dossier stadio per aprire l’impianto anche nei giorni in cui il Napoli non gioca, rendere visitabile lo stadio dedicato a Maradona e, infine, provare pure a studiare un modo per far nascere un museo a Fuorigrotta.

A metà gennaio potrebbero esserci i primi incontri tra Palazzo San Giacomo e la società di De Laurentiis. Se dipendesse dal presidente la location del museo ricadrebbe inevitabilmente sullo stadio, ha in mente un progetto moderno, in grande stile sulla scia delle altre esperienze già sperimentate in Europa da altri grandi club: piattaforme multimediali interattive, effetti speciali, oltre alla raccolta dei cimeli storici dalla fondazione del club fino alla cavalcata degli ultimi anni nei quali il Napoli ha accresciuto a dismisura il suo appeal per brand e risultati sportivi. 

Sul caso museo è intervenuto anche il consigliere comunale ed ex assessore Ciro Borriello spiegando a Radio Kiss kiss Napoli che prima della pandemia fu già esaminata la situazione tra il Comune e De Laurentiis. Fu effettuata allora una ricognizione degli spazi all’interno dello stadio e l’impianto di Fuorigrotta fu ritenuto idoneo per ospitare un museo. «Restammo d’intesa che ci saremmo rivisti - ha raccontato Borriello - ma poi tutto è finito lì. Sicuramente nelle prossime settimane andrà ridiscusso il rinnovo della convenzione nell’aula del consiglio comunale e si vedrà se con una nuova Giunta e un nuovo sindaco si potrà avviare un nuovo rapporto virtuoso e una più proficua collaborazione tra Palazzo San Giacomo e la società sportiva». Borriello ha poi annunciato, in proposito dell’utilizzo e della rigenerazione delle strutture sportive della città che un grosso gruppo imprenditoriale si è interessato ultimamente per rimettere in sesto il Palazzetto dello Sport “Mario Argento”, attualmente un vero e proprio rudere abbandonato e fatiscente. «Mi risulta - ha detto il consigliere comunale - che c’è stata una manifestazione di interesse, di sicuro la nuova amministrazione rende più appetibile fare investimenti in città».
 

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