Città blindata oggi per l’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un’intera giornata, quella dell’inquilino del Colle per celebrare l’ottantesimo anniversario delle Quattro giornate di Napoli. Evento a cui il presidente tiene particolarmente tanto da presenziare a un convegno che ricorda l’insurrezione contro i nazi-fascisti all’Orientale nel pomeriggio mentre in mattinata deporrà una corona di alloro commemorativa ai caduti al monumento dello Scugnizzo in piazza della Repubblica. Il Capo dello Stato torna quindi in città a distanza di 4 mesi dalla sua ultima visita del maggio scorso, per la cerimonia d’inaugurazione della terza sede della Scuola Superiore della Magistratura e di presentazione dell’anno formativo 2023.
E con oggi si aprono i festeggiamenti per celebrare l’insurrezione popolare che, tra il 27 e il 30 settembre 1943, consentì di liberare Napoli dall’occupazione delle forze nazifasciste. Un programma ricco di appuntamenti che vede il capo del Quirinale presenziare alla prima giornata. Avviate lo scorso 22 settembre proseguono fino alla fine dell’anno le manifestazioni con una cinquantina di iniziative. Accanto alle cerimonie commemorative sono previste proiezioni cinematografiche, performance teatrali e musicali, iniziative editoriali, convegni, incontri, mostre e attività per famiglie con bambini. Con eventi che abbracceranno una pluralità di luoghi, dal centro storico della città fino a Bagnoli e Capodimonte, coinvolgendo anche alcuni siti strettamente legati agli accadimenti del 1943 come piazza Quattro Giornate e il ponte Maddalena Cerasuolo alla Sanità.
Oggi l’inizio con la presenza, appunto, di Mattarella. Anzitutto verso mezzogiorno quando il Capo dello Stato deporrà una corona di fiori davanti al monumento che ricorda in particolare lo scugnizzo Gennaro Capuozzo, all’epoca dei fatti appena dodicenne. Il ragazzo, insieme ad altri giovanissimi compagni, combatté nella battaglia di Santa Teresa degli Scalzi. E fu proprio mentre lanciava una granata sui tedeschi che venne dilaniato dall’esplosione di una bomba tirata dal nemico. Morì sul colpo, diventando il più giovane caduto in combattimento durante le quattro giornate.
«Napoli fu la prima città liberata dal nazifascismo, la prima città liberata grazie ad una grande azione corale della popolazione. Ricordare quegli eventi è un modo per sottolineare le radici democratiche e di partecipazione che sono nel Dna della nostra città, che è medaglia d’oro al valore proprio per questo motivo. Sono grato al presidente Mattarella - ha spiegato l’altro giorno il sindaco Gaetano Manfredi - per la sua presenza a Napoli e lo ringrazio a nome di tutti i Napoletani. È un motivo di grande orgoglio per la città e testimonia non solo la vicinanza del presidente a Napoli, ma anche la centralità della nostra città nella difesa dei valori costituzionali e democratici».
Alle 16 invece il convegno «Le quattro giornate di Napoli ottant’anni dopo», promosso dall’Orientale e dal Comune di Napoli, che si terrà nella Basilica di San Giovanni Maggiore. Tre sessioni di studio con un illustre parterre di storici che discuterà degli eventi del 1943 sino all’eredità che ci è stata lasciate. A curare l’evento Diego Lazzarich docente di Storia delle dottrine politiche a L’Orientale mentre i lavori saranno aperti dai saluti del rettore dell’ateneo Roberto Tottoli, del sindaco Gaetano Manfredi e del governatore Vincenzo De Luca.
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