Napoli, da Ospina a Lozano
i cinque nodi di Gattuso per il futuro

Napoli, da Ospina a Lozano i cinque nodi di Gattuso per il futuro
di Francesco De Luca
Domenica 12 Luglio 2020, 23:55 - Ultimo agg. 13 Luglio, 10:22
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La partita del cuore per Gattuso è finita come non avrebbe voluto: con un pareggio, grazie alla rimonta del Milan grazie a un rigore trasformato da Kessié, subito dopo l’ennesima prodezza di Mertens. Sospeso tra presente e futuro, il Napoli sta definendo le strategie di mercato per la prossima stagione. Ci sono cinque nodi da sciogliere per De Laurentiis e Gattuso, se si danno per certe le partenze di Allan, Milik e Callejon, i primi due destinati ad altri club in cambio di un sostanzioso corrispettivo economico e il terzo libero di firmare per un’altra squadra dopo sette anni da protagonista in maglia azzurra.

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Il primo punto da chiarire è il portiere. Resteranno sia Ospina che Meret? Quando è arrivato Gattuso, Alex ha perso il posto da titolare in favore del collega colombiano, più abile ad avviare l’azione secondo l’allenatore. Il friulano, che durante la gestione Ancelotti aspirava a giocarsi il posto da titolare con Donnarumma agli Europei, ha reagito nel modo giusto, con prestazioni positive quando è stato chiamato in causa: ad esempio, nella finale di Coppa Italia, dove peraltro gli azzurri erano arrivati grazie alle prodezze di Ospina in semifinale. Difficile che Meret accetti, nell’anno che conduce agli Europei, un altro anno di convivenza con Ospina, di cui è diventato di fatto il vice. Ma è uno di quegli investimenti da tutelare: Alex è stato pagato 25 milioni e ha 23 anni.
 
 

La questione cruciale del prossimo mercato è il futuro di Koulibaly, che a 29 anni manifesta la disponibilità a rinnovare il patto con De Laurentiis e a restare a lungo perché questa città gli ha dato molto anche sotto l’aspetto umano, con le forti prese di posizione quando Kalidou è stato oggetto di attacchi razzisti negli stadi di Roma e Milano. Resta, il senegalese, pezzo pregiato anche alla luce delle prestazioni offerte dopo il lockdown e il pieno recupero fisico. Arrivasse un’offerta da 100 milioni il Napoli la prenderebbe certamente in considerazione, pur avendo una solidità economica tale da poter respingere, almeno fino al 2021, una maxi-offerta per Kalidou.
De Laurentiis e Gattuso devono anche decidere sul futuro di Ghoulam e sulla sistemazione della fascia sinistra, perché il vigore e la dedizione di Mario Rui non possono più bastare. Le soluzioni fin qui adottate - spostamento di Hysaj o utilizzo di Malcuit - non hanno risolto il problema dell’alternativa al portoghese. Ghoulam non è stato più uno dei migliori esterni a livello europeo dopo l’infortunio patito il 1° novembre 2017 nella sfida Champions col City. Gattuso gli ha concesso spezzoni di partite perché lo ha visto allenarsi meglio. Ma è difficile poter immaginare un futuro ancora azzurro per l’algerino, arrivato a 29 anni e con meno di 50 partite nelle ultime tre stagioni.
Dopo il lockdown, invece, è stata seriamente ripresa in considerazione la posizione di Lozano, l’acquisto più costoso della gestione De Laurentiis: 42 milioni spesi undici mesi fa per portare a Napoli l’esterno della scuderia Raiola. Il messicano è piaciuto a Gattuso perché sta mettendo negli allenamenti e nelle partite - parentesi, finora - il piglio giusto, abbinato a una tecnica appena intravista a Napoli, dove gli spazi per Hirving sono stati ridotti perché sulle fasce sono in azione Callejon (e ora Politano) e Insigne. Il valore di questo rapido attaccante, che il 30 luglio compie 25 anni, si è abbassato a 28 milioni, secondo la stima del sito specializzato Transfermarkt. Improbabile che arrivi un’offerta economica che soddisfi il Napoli. E allora: meglio concedere a Lozano un’altra chance o cederlo per un anno in prestito? Una sfida per Gattuso può essere rivalutare pienamente il giocatore nella prossima stagione a Napoli.

Coetaneo di Lozano è Petagna, ultimo dei cinque nodi del mercato. Preso a gennaio, l’attaccante potrebbe non indossare la maglia azzurra nonostante il suo fortissimo desiderio, manifestato anche con la mancata esultanza dopo il gol a Fuorigrotta il 28 giugno. Ha forza fisica e i numeri, se rapportati a una squadra di provincia come la Spal, sono stati interessanti, al punto da spingere De Laurentiis ad acquistarlo sei mesi fa, quando ha percepito che vi sarebbero stati problemi per convincere Milik a rinnovare il contratto. Ma Petagna avrebbe spazio nel Napoli, dopo il rinnovo di Mertens e il probabilissimo acquisto di un’altra punta straniera, o verrebbe utilizzato come contropartita per nuove operazioni di mercato?
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