Napoli, manager italo-greca va al lido di Posillipo: derubata dalla banda della carta di credito

Napoli, manager italo-greca va al lido di Posillipo: derubata dalla banda della carta di credito
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 25 Novembre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:11
4 Minuti di Lettura

Le hanno portato via il cellulare, i soldi, il portafogli e alcuni effetti personali. Poi hanno usato la sua carta di credito per ritirare soldi al bancomat, riuscendo a prelevare in più occasioni dagli sportelli automatici di due banche del centro cittadino. Brutta esperienza per una manager londinese, una trentenne di origine italo-greca, giunta a Napoli qualche settimana fa per trascorrere accanto ai parenti il secondo periodo di lockdown. Vittima del furto del proprio cellulare (uno smartphone di ultima generazione), dei soldi che aveva in borsa con sé, ma anche della carta di credito, la manager ha sporto denuncia in Questura, nella speranza di ottenere quanto le è stato sottratto dalla borsa. 

È accaduto nel corso dell’ultimo week end di ottobre, in uno dei lidi più accorsati di Posillipo, dove la donna aveva trascorso una giornata di relax in compagnia di amici.

In serata, ha fatto ritorno a casa e ha scoperto che dalla borsa mancava il cellulare (che aveva riposto diverse ore prima perché scarico), ma anche - tra le altre cose -, il borsellino con la carta di credito. Inutile provare a bloccare il documento, dal momento che alcuni prelievi erano stati effettuati in tempo reale, praticamente pochi minuti dopo il furto avvenuto in spiaggia. Da Posillipo a piazza della Borsa e in via Santa Brigida, dove sono avvenuti i prelievi con la carta di credito rubata, evidentemente attraverso un sistema sofisticato in grado di riprodurre l’accesso agli sportelli e a ottenere il cash.

Una sorta di incubo per Stiliana Bellisario - è questo il nome della manager italo-greca – che ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine, dando per altro inizio a indagini difensive affidate al suo penalista di fiducia, l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais. Due i reati ipotizzati da parte del legale - furto e sostituzione di persona -, almeno secondo l’integrazione della denuncia indirizzata in Procura, in uno scenario investigativo in cui potrebbero giocare un ruolo decisivo le immagini delle telecamere che coprono il tragitto da Posillipo alle due banche utilizzate per i prelievi. 

 

Uno smartphone di ultima generazione, fino a 1500 euro di soldi in contante prelevati in modo abusivo. È questo il danno denunciato dalla donna, che - a Il Mattino - affida le proprie sensazioni: «Brutta esperienza, sono fortemente delusa, spero che le indagini potranno consentirmi di ottenere almeno gli effetti personali che mi sono stati sottratti dalla borsa. C’erano anche ricordi e oggetti di scarso valore che non ho più trovato, mi auguro che le indagini facciano il suo corso fino in fondo». Imprenditrice, stilista, si occupa di moda ed è a capo di un brand di abbigliamento che ha la sua centrale operativa a Londra. Spesso in viaggio per lavoro, decide di fare ritorno a Napoli a fine ottobre, di fronte all’incertezza dettata dai numeri della seconda ondata di contagi. Poi, la giornata in spiaggia e il furto, tanto da incappare in quello che definisce una sorta di incubo: «Sono perfettamente consapevole del fatto che simili episodi avvengano in tutti i punti del mondo, mi auguro solo che il sistema di videocamere sia in grado di circoscrivere la responsabilità di chi mi ha sottratto soldi, cellulari e documenti, per poi utilizzare anche la mia carta di credito».

E c’è una traccia dalla primissima fase investigativa, che ha a che vedere con la tempistica dell’azione predatoria. In sintesi, meno di un’ora dopo il furto, sono iniziati i prelievi dal bancomat. Possibile che ci sia stato un passaggio di mano, vista la rapidità con cui è stata utilizzata la carta di credito rubata (anche se non è chiaro in che modo possa essere stata resa operativa). Intanto, l’avvocato Paipais chiede ai direttori di banca di acquisire le immagini immagazzinate nelle telecamere delle rispettive filiali, che potrebbero svelare l’identità di uno o più ricettatori della carta trafugata in una giornata di relax a Posillipo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA