Annunciata con grande enfasi e diffusa capillarmente su tutti i canali social di Comune e Anm la partenza delle nuove linee scolastiche si rivela, almeno per adesso, un poderoso flop prima ancora di essere avviata. E, per aggiungere difficoltà a difficoltà, domani, giorno di apertura ufficiale delle scuole, la funicolare di Chiaia resterà chiusa a partire dal primo pomeriggio e le porte resteranno sbarrate fino al pomeriggio del giorno successivo.
«Sono dieci le linee dedicate agli studenti», è scritto nei comunicati ufficiali, ma in realtà domani ne saranno attive solo tre; «Sono previste 400 corse in più», esultano palazzo San Giacomo e Anm, ma in verità nel giorno d’esordio delle scuole le corse aggiuntive previste ammontano appena a trenta. «Ci saranno 50 bus dedicati», dice la nota ufficiale, però allo stato attuale non sono più di dieci gli autobus utilizzati per il servizio scolastico.
La verità è che delle dieci linee scolastiche annunciate, per adesso sono pronte a partire solo le tre che muovono da Pianura, tutte le altre, comprese quelle che partono da Scampia, piazza Garibaldi, San Pietro a Patierno, sono in attesa di organizzazione. L’Anm invita gli utenti a pazientare e a consultare con frequenza il sito dell’azienda per scoprire quando (ma soprattutto se) verranno avviate le altre linee promesse. Per quanto riguarda i collegamenti per gli studenti universitari che devono raggiungere il campus di Monte Sant’Angelo, lunedì prossimo partirà la navetta che collega piazzale Tecchio all’università mentre quella annunciata in partenza da Bagnoli non ha ancora una data certa di avvio.
Proprio nel pomeriggio del primo giorno di scuola dei ragazzi napoletani la funicolare di Chiaia verrà chiusa. Stop previsto inesorabilmente alle 14.30 quando una buona porzione di studenti avrebbe ancora avuto bisogno del mezzo a fune che collega Chiaia e il Vomero. L’impianto resterà chiuso almeno fino al pomeriggio successivo alle 15, giusto per creare disagi anche al secondo giorno di scuola dei ragazzi napoletani. In questo caso lo stop è collegato alle verifiche da parte dei tecnici dell’Ustif ai quali è stato chiesto di concedere l’ennesima proroga (la quinta consecutiva) all’esecuzione dei lavori di manutenzione ventennale scaduti nel settembre del lontano 2017 e mai effettuati. La nuova proroga potrebbe essere bloccata se l’impianto non dovesse mostrare piena e totale funzionalità: i controlli saranno ancora più rigorosi quest’anno perché la tragedia del Mottarone impone severità massima nella sicurezza, ancor più elevata di quella che viene abitualmente richiesta.
Il sindacato Usb continua a spiegare che la questione delle linee scolastiche è una maniera per gettare fumo negli occhi ai napoletani: «Non sono riservate esclusivamente agli studenti - spiega Adolfo Vallini - è bene chiarirlo per evitare che i ragazzi possano trovarsi in difficoltà. Con le limitazioni imposte dal Covid un mezzo potrebbe riempirsi fin dalla partenza, perché a bordo possono salire anche gli altri utenti, ed essere costretto a rinunciare ad altre fermate perché il limite massimo di capienza è già raggiunto. Insomma, la linea scolastica potrebbe costare un ritardo a scuola ai ragazzi. A voi sembra un servizio utile?».