Napoli e l'assalto a San Gregorio Armeno, l'appello dei presepisti: «No al senso unico per i pedoni»

Polemiche sul piano anticaos voluto dal Comune

Turisti all'assalto di San Gregorio Armeno
Turisti all'assalto di San Gregorio Armeno
di Gennaro Di Biase
Domenica 20 Novembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 21 Novembre, 09:31
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C’è distanza tra le esigenze dei bottegai e il piano del Comune per evitare il caos a San Gregorio Armeno. Una differenza di vedute che ruota principalmente intorno alla questione del senso di marcia per i pedoni che affolleranno la via dei presepi nelle festività invernali alle porte.

È previsto un afflusso monstre all’ombra del Vesuvio, per questo Natale. Secondo i dati Gesac e dell’assessorato al Turismo, sono 1,1 milioni i passeggeri in transito a Capodichino tra il mese in corso e il prossimo. Cifra cui vanno aggiunti i vacanzieri che arriveranno in treno e in auto. L’allarme congestione, va da sé, è dietro l’angolo. Anche perché l’epicentro incontrastato della festa sarà, come al solito, una stradina tanto famosa quanto stretta: San Gregorio, appunto, destinata ad accogliere centinaia di migliaia di passanti. 

Palazzo San Giacomo intende confermare il piano traffico varato l’anno scorso nel contesto delle restrizioni da Covid: parliamo dell’istituzione di un senso unico di marcia pedonale da San Biagio dei Librai fino a piazza San Gaetano. Tradotto: San Gregorio potrà essere percorsa unicamente in salita. I dettagli dell’ordinanza anti-caos sono ancora da definire, ma è proprio questo punto a suscitare le perplessità degli artigiani. Il piano, così com’è, avvantaggerebbe le botteghe della parte bassa della strada.

A entrare nel merito è Vincenzo Capuano, maestro dei presepi assieme al fratello Luciano, nonché presidente dell’Associazione Botteghe di San Gregorio: «Nelle scorse ore siamo stati convocati in Comune dagli assessori per una riunione sulla gestione dei flussi turistici - dice - Non ci piaceva l’idea del senso unico.

Noi bottegai avremmo preferito smistare le persone nei vicoli paralleli, così da evitare la calca. Vorremmo un senso unico alternato, che non sia solo a salire. Le botteghe più in basso, infatti, risultano avvantaggiate dal percorso obbligato San Biagio dei Librai-piazza San Gaetano. E sono penalizzati i negozi in alto e quelli nel mezzo della strada. Se vedo un presepe a metà di San Gregorio, per intenderci, ma scelgo di vederne altri prima di acquistarlo, poi non tornerò più indietro. Serve anche un’ambulanza fissa con postazione automedica in piazza San Gaetano. La situazione non sarà semplice: l’afflusso sarà da record». 

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Con previsioni così imponenti non sarà facile gestire i Decumani. Ed è proprio l’assessore alla Sicurezza di Palazzo San Giacomo, Antonio De Iesu, a spiegare le motivazioni della scelta di confermare le misure anti-caos del 2021. «Il piano sarà lo stesso dell’anno scorso - dice - con un senso unico a salire da San Biagio dei Librai. Saranno presenti anche varchi in via dei Tribunali, che temporaneamente potranno essere ad accesso vietato, in caso di folla eccessiva. Le vie sono quelle, purtroppo non ne esistono altre. Abbiamo ascoltato le associazioni e le loro osservazioni sull’utilizzo dei vicoli adiacenti, e potremmo installare degli indicatori di percorso per i visitatori. L’impianto, in ogni caso, sarà quello del Natale 2021. San Gregorio Armeno è molto stretta: un doppio senso di circolazione creerebbe rischi elevati. Il piano contingenterà anche gli afflussi, all’occorrenza. Le posizioni dei bottegai sono più che comprensibili, ma il senso unico alternato non è gestibile: creerebbe confusione nelle informazioni da dare a turisti e passanti. Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza pubblica». 

L’attesa cresce ai Decumani per la marea di visitatori in arrivo. L’entusiasmo per la festa convive con la preoccupazione per la gestione di un flusso turistico enorme. Ieri c’è stato il tradizionale rito degli zampognari. E martedì alle 11.15 in piazza San Gaetano sarà inaugurata la fiera numero 151 di San Gregorio. La testimonial Marisa Laurito taglierà il nastro in presenza delle istituzioni cittadine, delle associazioni e della Camera di Commercio. «Una festa senza restrizioni da Covid, finalmente, ma anche senza luminarie per colpa della guerra e della crisi energetica - prosegue Capuano - Nella nostra bottega non è aumentato nulla, qualcuno però ha alzato i prezzi. Il costo dei pastori, fatti in terracotta, e quindi in forno, sarà soggetto sicuramente ad aumenti. La produzione di un forno che prima costava 100 euro, oggi ne costa 300. Per il cliente prevediamo un rincaro del 30% su presepi e pastori».

Tornando sul discorso relativo alla gestione dei Decumani, prosegue il dialogo tra Palazzo San Giacomo e la Sovrintendenza per l’installazione di alcuni bagni chimici in centro storico. A darne notizia è stata, nelle scorse ore, l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato. «Sappiamo che arriveranno tantissimi turisti – dichiara – E ne siamo felici. Intendiamo fare in modo che tutti possano godere delle bellezze di Napoli in sicurezza. Con le municipalità organizzeremo qualche evento di animazione nelle stradine parallele a San Gregorio, in modo da allietare anche i passaggi alternativi».
 

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