Disabili, scuole nel caos: mancano all'appello 5mila prof di sostegno

Disabili, scuole nel caos: mancano all'appello 5mila prof di sostegno
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 17 Settembre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 13:30
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La campagna elettorale ha prevalso sul senso di responsabilità e a pagarne le spese saranno i bambini di asili nido e scuola dell’infanzia del Comune di Napoli. Non si placa l’indignazione per la seduta del Consiglio di martedì saltata per mancanza del numero legale, prima che si potesse approvare la delibera di variazione di bilancio proposta dal vicesindaco Enrico Panini. Una seduta fondamentale per autorizzare l’assunzione di 130 maestre di sostegno e 18 educatrici, necessarie per permettere alla scuola comunale di offrire maggiori tutele e un avvio in sicurezza per i piccoli più fragili, circa 130 bambini con deficit fisici e cognitivi per i quali è essenziale il sostegno, in particolare con il tempo pieno. Piccoli per i quali la scuola rappresenta un tassello fondamentale per sentirsi meno esclusi. Tuttavia, è nella scuola statale che ci sono innumerevoli problematiche con un numero troppo esiguo di docenti di sostegno: per l’anno scolastico 2010/2021 in Campania ne sono stati assegnati 13.225, lo stesso numero dello scorso anno che già non bastava a coprire tutte le ore necessarie. A maggior ragione quest’anno con 30.065 alunni con disabilità, ben 2.484 in più rispetto al 2019/2020 quando gli alunni disabili erano 27.581. Si tratta di un numero insufficiente per sopperire alle esigenze che parlano di un fabbisogno ulteriore di almeno 5mila unità.
 

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La delibera numero 277 del 6 agosto prevedeva il reclutamento di nuovo personale nell’organico dell’Area educativa e scolastica contabilizzato in 153 unità, a tempo determinato. Si tratta di un adeguamento che avviene ogni anno scolastico, che nasce dalla necessità di assicurare agli alunni disabili gli insegnanti di sostegno aggiunti, utili quando entrano in vigore il tempo pieno e la refezione scolastica. Senza questo personale, ci sarà meno sorveglianza in fasi delicate come i pasti. «Attualmente, il Comune di Napoli ha 30 insegnanti di ruolo di sostegno per circa 130 bambini disabili, tre anni fa erano 80 per un numero inferiore di piccoli tale da avere un rapporto 1/1, superiore a quello proposto dalle scuole statali di 1/3. L’approvazione della delibera avrebbe consentito maggiore tutela ma di fatto servirebbero 70-80 maestre di sostegno a tempo indeterminato per stare accanto ai bambini adeguatamente» spiega Agostino Anselmi, coordinatore Cisl Fp Napoli, che segnala l’escamotage cui ricorrerebbe il servizio educativo per ovviare alla mancanza di personale: «Vogliono accorpare le sezioni dei vari plessi, chiudendone alcuni, recuperando così sul numero di maestre. Con il risultato che bambini iscritti a un asilo devono andare in un’altra zona. Questo non lo accetteremo mai». C’è però un’ultima possibilità: fissare un nuovo Consiglio a fine settembre, subito dopo le elezioni regionali, per far approvare la delibera, che solo così potrebbe entrare in vigore dopo il 24 ottobre, circa un mese dopo l’inizio della refezione. Le difficoltà della mancanza degli organici di maestre di sostegno sono diffusi ovunque, nessuna scuola ha un numero adeguato alle esigenze degli studenti disabili. 

All’istituto comprensivo Madonna Assunta, fiore all’occhiello cittadino grazie a un metodo didattico all’avanguardia per alunni con disturbi dello spettro autistico, la dirigente Rosa Cassese è in grande difficoltà. «Per il sostegno ho un organico adeguato soltanto per la scuola dell’Infanzia (un docente per un allievo) mentre per la primaria e la secondaria di primo grado è sottostimato» racconta Cassese. «Per la secondaria ho un’esigenza di 16 docenti. Li ho ottenuti tutti ma ne ho in servizio soltanto quattro, a una settimana dall’inizio dell’anno scolastico e ancora non mi sono stati assegnati gli altri dodici. Per la primaria invece riesco ad assicurare soltanto sei docenti in organico. Me ne hanno dati altri 15 ma anche questi sono ancora tutti da nominare, ma ne servirebbero altri 12. Con i 21 assegnati posso garantire appena 20 ore di sostegno sulle 40 ore che servirebbero». C’è poi l’incognita dell’organico Covid, non ancora assegnato ma che potrebbe sopperire alle esigenze del Madonna Assunta, solo che è un organico evanescente, che potrebbe sparire nel caso di lockdown, e che quindi non esisterebbe più per un’eventuale Dad con conseguente «perdita di riferimenti fondamentali per i bambini autistici».
 

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