Napoli: blitz dei Nas, stop alle Terme di Agnano. «Gravi carenze strutturali e igieniche»

Napoli: blitz dei Nas, stop alle Terme di Agnano. «Gravi carenze strutturali e igieniche»
di Paolo Barbuto
Martedì 17 Dicembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 13:12
4 Minuti di Lettura

Ieri mattina sono arrivati gli ultimi documenti alle Terme di Agnano: all’interno una lunga sequenza di annotazioni sullo stato di degrado della struttura. Lo hanno riscontrato i carabinieri del Nas che venerdì scorso si sono presentati alle Terme e hanno ispezionato l’intero complesso, accompagnati anche da una squadra della Asl che ha eseguito ulteriori verifiche e ha prelevato campioni da far analizzare in laboratorio. Alla fine dell’intervento i militari hanno individuato gravi carenze strutturali e igieniche e hanno imposto alla struttura la sospensione delle attività inibendo anche l’uso di alcuni locali considerati particolarmente pericolosi.

LEGGI ANCHE Napoli, i valzer di de Magistris: già cambiati 50 manager delle Partecipate

«Abbiamo deciso in autonomia di sospendere le attività delle Terme», un dirigente al primo piano degli uffici di Agnano cerca di spiegare che non c’è nulla di clamoroso dietro la decisione di bloccare gli accessi alla stazione termale di proprietà del Comune di Napoli. Lo stesso dirigente chiarisce che «è nostra abitudine chiudere nel periodo delle festività per procedere agli interventi di manutenzione straordinaria. Stavolta abbiamo anticipato per aderire alle richieste dei Nas, ma è tutto sotto controllo, non ci sono situazioni di pericolo né di rischio alcuno». Davanti alla porta del commissario liquidatore bisogna attendere qualche minuto poi Massimo Grillo apre l’uscio e si allontana: spiega di non avere il tempo di fermarsi a commentare quel che sta accadendo alla struttura che lui stesso governa perché è l’ora in cui deve andare via e non può proprio fermarsi. Dopo un po’ il commissario, però, è ancora dentro le terme, fermo a bordo della sua automobile: forse la fretta non era poi così tanta.
 


LEGGI ANCHE Terme di Agnano, il Comune ora prova a venderle all'Inail

Sarebbe stato proprio il liquidatore Massimo Grillo, suo malgrado, a favorire il blitz dei Nas. Secondo il racconto di alcuni testimoni avrebbe chiamato i carabinieri per denunciare la presenza di una troupe di “Striscia la Notizia” all’interno della struttura termale: quando i militari dell’Arma sono giunti sul posto, però, avrebbero notato anche lo stato di degrado della struttura e avrebbero fatto partire le procedure per l’intervento del Nas.
Il grande allarme era concentrato sulla presenza di amianto che, però, non è stato rilevato. Sono stati notati, invece, i problemi strutturali della porzione delle terme abitualmente frequentata dai pazienti, così sono scattate le richieste per prendere visione di tutta la documentazione di ognuno dei permessi necessari per tenere aperta una struttura pubblica: quei permessi al momento della richiesta non sono stati presentati, così i carabinieri hanno chiesto di poterli vedere al più presto, ma nel frattempo hanno deciso di inibire l’accesso al pubblico e di vietare il prosieguo delle prestazioni. Verranno portate a termine solo le terapie ancora in corso, poi non potrà entrare più nessuno finché la struttura non sarà a posto dal punto di vista strutturale e igienico.

LEGGI ANCHE Napoli, terme di Agnano in degrado: così la storia si riduce in macerie

Volti scuri fra i pochi dipendenti che ancora sono rimasti all’interno delle Terme di Agnano. Nessuno accetta di farsi fotografare né di parlare ufficialmente, c’è solo una voce anonima che si limita a spiegare: «Questa è la fine delle Terme. Da questo colpo non si riprenderanno più, e nemmeno noi dipendenti».

LEGGI ANCHE Flop Terme di Agnano, pronti gli investitori

Le Terme di Agnano da mesi sono in grave difficoltà. Il personale è stato ridotto all’osso con operazioni di trasferimento ad altre Partecipate del Comune (soprattutto Asìa) e anche con licenziamenti dolorosi. Il Comune di Napoli sta cercando in ogni maniera di liberarsi di quel bene che appare definitivamente improduttivo e che pesa come un macigno sui conti disastrati di Palazzo San Giacomo. Qualche settimana fa il vicesindaco Panini andò in missione a Roma per parlare con i vertici dell’Inps nel tentativo di vendere la struttura all’Istituto di previdenza. Nessuna risposta in quel momento, l’Inps non ha ancora la possibilità di procedere all’acquisto di strutture termali. Ma le possibilità di concludere l’affare sono ridotte a lumicino, le Terme di Agnano sono troppo malmesse. E da ieri sono anche inibite per gravi carenze strutturali e igieniche.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA