Il ritorno alla routine quotidiana dopo il ponte della Befana si annuncia subito problematico per i pendolari della Circumvesuviana. Domani, infatti, sarà sciopero dalle 18 alle 22: nei guai soprattutto i viaggiatori che tornano a casa dopo una giornata di lavoro. Mentre ieri, a causa di una serie di problemi ai deviatoi di uscita, i treni in partenza da Napoli Porta Nolana hanno subito ritardi tra i 15 e i 20 minuti. Il tutto mentre restano confermati i tagli alle corse, dovute alle numerose assenze tra i dipendenti contagiati dal Covid.
Stando a quanto riferisce l’Eav, domani causa sciopero le ultime partenze garantite da Napoli verso la provincia (linee di Sarno, Sorrento, Baiano, Poggiomarino e Torre del Greco via Centro Direzionale) e dalla provincia verso il capoluogo ci saranno tra le 17.30 circa e le 17.50, mentre nelle ore successive l’andamento del servizio è subordinato all’adesione allo sciopero da parte dei dipendenti. A proclamare l’astensione dal lavoro è una sola sigla sindacale, la Faisa Confail che, però, annovera tra i suoi iscritti molti operatori dell’ufficio Dco (Dirigente Centrale Operativa): in pratica il posto dal quale il personale interviene per la regolazione della circolazione dei treni e della formazione degli itinerari delle stazioni. È un ufficio strategico: se dovesse mancare il personale per via dello sciopero salterebbero le corse anche se ci fossero macchinisti e capitreno disponibili.
Intanto restano i disagi per gli utenti, legati alla qualità del servizio. Ieri mattina, a causa di una serie di problemi ai deviatoi di uscita, i treni sono partiti da Napoli Porta Nolana con ritardi tra i 15 e i 20 minuti. È stata una mattinata a dir poco difficile, in un quadro già reso complicato dall’indisponibilità non programmata del personale, dovuta a contagi e quarantene causate dall’emergenza sanitaria in atto. L’Eav ha dovuto rimodulare il servizio, con la definizione di circa 30 corse «non garantite» sulle linee vesuviane e 20 su quelle flegree. Vuol dire che ogni giorno queste corse non vengono effettuate, salvo contrario avviso. Tre giorni fa, per esempio, col ritorno al lavoro di alcuni dipendenti dopo la quarantena, l’azienda era riuscita a recuperare sei corse last minute, ma poi le soppressioni sono proseguite e anche per i prossimi giorni non si prevedono buone notizie.