Trasporti, ritardi cronici: serve la svolta manageriale

di Sergio Sciarelli
Venerdì 24 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 06:00
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Tornare sui problemi cronici della città costituisce il segno più evidente di situazioni non solo non migliorate, ma addirittura peggiorate nel tempo. La notizia recente di un ulteriore slittamento dei tempi per la riapertura della funicolare di Chiaia, addotta a motivi tecnico-burocratici, s’inquadra nella più ampia problematica dei trasporti e del traffico a Napoli. 

Se non si può giustificare la chiusura di un impianto fondamentale (si paventa fino al 2024) a causa di una mancata programmazione di operazioni di manutenzione straordinaria rinviate fino all’intervento sospensivo degli organi centrali di controllo, non è possibile nemmeno sottovalutare che questo non costituisce, purtroppo, l’unico e principale problema della mobilità nella nostra città.

In proposito, non si può non richiamare l’assurdo fenomeno rappresentato dalla ripetuta interruzione del servizio della linea 1 della metropolitana comunale. C’è da chiedersi, una volta per tutte, da cosa dipendano i continui “guasti tecnici”, cosa occorre fare per riportare alla normalità il funzionamento della metropolitana più bella del mondo che però lascia frequentemente e inaspettatamente appiedata un’utenza che ne fa uso soprattutto per ragioni di lavoro? Perché non decidersi a chiedere aiuto ad esperti e manager capaci per avere un quadro completo della situazione? Bisogna chiarire le ragioni dei tanto ripetuti guasti tecnici? Errori di progettazione dell’impianto, irregolarità dei sistemi di allarme e segnalamento, ridotto numero di treni ( però con nuovi treni acquistati e da tempo fermi in deposito), inadeguatezza quantitativa e qualitativa del personale? I napoletani attendono da tempo di essere almeno informati sulle difficoltà di esercizio di un mezzo di mobilità sotterranea per il quale è stata investita una barca di soldi. Senza rinunciare all’ausilio di esperti di caratura internazionale, perché non cominciare a rivolgersi alle Ferrovie dello Stato, che gestiscono in modo ineccepibile la linea 2, per potere almeno capire le cause strutturali e organizzative di una situazione veramente intollerabile?

Per un problema così grave per una metropoli che ha assunto una posizione di preminenza turistica, sarebbe tuttavia necessario un disegno complessivo di intervento che comprendesse anche per il traffico in superficie. Il problema della mobilità si risolve con una buona rete di trasporto sotterraneo e con una migliore viabilità in superficie, per la quale essenziale è l’efficienza del trasporto pubblico su gomma e la costruzione soprattutto di parcheggi sotterranei. 

Anche su questo punto, dopo la delibera approvata per la realizzazione di parcheggi a piazza Vittoria e piazza degli Artisti, sembra essere calato il silenzio rispetto ai clamori fuori posto di chi vorrebbe scoraggiare l’uso dell’automobile rendendo ancora più difficile la vita ai poveri automobilisti.

Non ci si rende conto delle necessità, in una vasta area metropolitana fortemente urbanizzata, di consentire il ricorso all’auto propria per raggiungere i posti di lavoro, il cui uso è peraltro reso obbligato dalle carenze del trasporto pubblico.

Perché dunque dare ascolto a chi vorrebbe razionalizzare il traffico in superficie con meri provvedimenti di limitazione del traffico, quando in tutte le metropoli si sono alleviati i problemi di congestione del traffico con un’azione mirata di creazione di strutture sotterranee, di riduzione delle aree di sosta autorizzata, di sorveglianza per eliminare lo sconcio di aree di sosta abusive nelle mani della delinquenza organizzata?

Il vero fattore decisivo per affrontare seriamente non solo il problema della mobilità urbana ma le tante situazioni problematiche che influenzano la qualità della vita non è solo il concepimento della strategia più adatta ad una città tra l’altro divenuta meta turistica mondiale, ma la volontà e la capacità di dare seguito agli interventi necessari. La politica degli annunci non è sufficiente per fare incontrare il consenso dell’opinione pubblica né appare tollerabile per i tanti elettori che nell’ultima competizione per il governo comunale hanno dato ampia fiducia ad un sindaco illustre e in grado di comporre una compagine di governo capace di fare dimenticare i guasti delle amministrazioni precedenti.

La città attende un deciso salto di qualità per la soluzione non soltanto dei problemi del traffico, ma anche di quelli della sicurezza, dei rifiuti, del decoro urbano, del verde pubblico e per gli altri che rimangono aperti ormai da troppo tempo. Amministrare Napoli non è semplice, ma non bisogna dimenticare che i napoletani per questa ragione hanno premiato un Sindaco autorevole, in grado di crearsi una squadra competente e molto motivata per adempiere ad un compito non certo facile.

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