Turismo, Napoli sold out per il “ponte”: ​80mila presenze, fino a 300 euro il prezzo di una camera

Turismo, Napoli sold out per il “ponte”: 80mila presenze, fino a 300 euro il prezzo di una camera
di Gennaro Di Biase
Domenica 30 Ottobre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 31 Ottobre, 07:40
4 Minuti di Lettura

Trovare una camera libera in città è praticamente impossibile. Per questo ponte di Ognissanti il sold-out è totale. I vacanzieri sono così tanti che in vista del Natale si rischia di non poter soddisfare la domanda. Sono 50mila, secondo i dati di Federalberghi, le presenze che si alterneranno fino a martedì nei 12mila posti letto degli hotel partenopei. Trentamila, invece, gli arrivi stimati da Abbac tra b&b e appartamenti per locazioni brevi. Un totale di 80mila turisti da aggiungere alla statistica dell’Unione Industriali, settore Turismo, che parla del 15% di presenze in più rispetto al novembre 2019. «Siamo felici di questo nuovo boom di presenze - commenta l’assessore comunale al Turismo Teresa Armato - che coincide con l’inizio della programmazione di altri nostri eventi, da Uanema, dove ieri ho accompagnato un gruppo di instagrammer, a Napoli Sacra e Misteriosa. Napoli attrae anche chi cerca esperienze nuove e alternative. In vista del Natale ci impegneremo per migliorare la qualità dei servizi: il sindaco, in settimana, convocherà un gruppo inter-assessorile».

Il centro è sold-out. Ecco perché le camere occupate fioccano anche in altri quartieri, dal Vomero a Fuorigrotta. Così come si moltiplicano le location turistiche. Dati i numeri record, la vacanza a Napoli sta diventando policentrica. «I numeri per questo ponte di Ognissanti sono molto positivi - dice Marta Catuogno, vicepresidente di Federalberghi Napoli - Bisogna lavorare per renderlo strutturale. È importante evidenziare come la permanenza media stia crescendo.

Avere turisti che restano in città anche per 4 notti permette lo sviluppo del cosiddetto decentramento, per visitare siti meno conosciuti. Il turista non si ferma solo nelle zone centrali, spesso anche troppo affollate, come San Gregorio Armeno, ma può visitare luoghi culturali più defilati andando, ad esempio, al Museo di Capodimonte, a Castel Sant’Elmo, Città della Scienza o il Rione Sanità, apprezzando innovazione, folclore e storia inedita della città. Si crea così un indotto maggiore per tutto il territorio. La città offre molto sotto ogni punto di vista: dal panorama, alle ricchezze culturali (i giardini di Palazzo Reale sono tra i più gettonati in questo periodo), dalla gastronomia al clima mite». 

LEGGI ANCHE Galleria Umberto di Napoli, ok dei privati al restauro della facciata: «Ma è scontro sui ponteggi»

Meglio del pre-Covid. Gianna Mazzarella, presidente della Sezione Turismo di Unione Industriali Napoli, fa notare la crescita dell’incoming, ma mette anche l’accento su alcune problematiche che, in prospettiva del Natale, potrebbero mettere in crisi la ricezione: «Siamo al 15% di presenze in più rispetto all’inizio di novembre 2019, e le aspettative per i flussi futuri sono ottime. Proprio in questi giorni ci stiamo preparando per affrontare questa crescita, incontrando gli assessorati regionali e comunali. Il problema del caro energia, però, fa soffrire le strutture. Se vogliamo mantenere competitività, serve un tetto ai rincari, o dovremo alzare le tariffe rischiando così di uscire da prezzi di mercato. In media una camera costa 90 euro a notte per classi economy e tra i 200 e i 300 per target più elevati. Serve un aumento della sicurezza in città per mantenere alti i livelli qualitativi dell’offerta turistica in funzione delle tariffe. I posti letto sono ancora proporzionati all’offerta, ma siamo quasi al limite. In vista del Natale potrebbe sorgere il problema, specialmente se i costi dell’energia non scenderanno, fatto che porterà tante strutture a chiudere i battenti». 

LEGGI ANCHE Napoli, weekend dedicato al culto delle anime pezzentelle con l'evento Uànema

Turisti che, dopo aver pagato online, arrivano in struttura ma trovano in casa una signora che non affitta camere. Succede anche questo, durante questo record di afflusso in città. A darne notizia è Agostino Ingenito, presidente di Abbac: «Non c’è una camera libera. Nelle 1000 strutture extralberghiere nostre associate, ognuna delle quali ha mediamente 3 camere, abbiamo almeno 7mila presenze. Tenendo presente che gli annunci di posti letto sui portali sono oltre 7mila, le presenze totali si aggirano intorno alle 30mila. Il 60% è italiano, ma sono arrivati tanti tra spagnoli, francesi e nord-europei. C’è stata anche qualche truffa: due turisti avevano prenotato su un sito, e dopo il pagamento di 55 euro al giorno, non hanno trovato la camera».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA