Napoli capitale del turismo low cost: a Capodanno 15% di stranieri in più

In città si può trovare una camera in pieno centro a 35 euro

Napoli gettonatissima dai turisti
Napoli gettonatissima dai turisti
di Gennaro Di Biase
Martedì 27 Dicembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 16:48
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Pienone sì, ma a prezzi bassi. Stando ai numeri, con oltre 1 milione di passeggeri a Capodichino nell’ultimo mese, Napoli è senza dubbio una delle mete più gettonate dai vacanzieri, sotto Natale e non solo. Un «15%» di stranieri in più, inoltre, specialmente tedeschi, stanno scegliendo Partenope per concludere il 2022, e Federalberghi annuncia il sold-out per il 31.

Eppure, parliamo di un turismo “cheap”: basta confrontare i prezzi dei principali portali per rendersi conto che i prezzi napoletani sono decisamente più bassi rispetto a quelli di Firenze, Roma o Milano. In città, una camera la si trova anche a 35 euro (su Trivago), in pieno centro storico. A Milano è impossibile cavarsela con meno di 100, anche in zone non proprio vicinissime alla Scala. «Sotto Natale e per Capodanno – spiegano gli operatori – i costi si sono ulteriormente abbassati».

La vacanza economica, di sicuro, attira un numero maggiore di turisti. Dall’altro lato, però, genera meno indotto. E affolla maggiormente le strade. 

La domanda è altissima, ma l’offerta è altrettanto alta. Risultato: la vacanza a Napoli è low-cost. Parliamo di un trend medio, ovviamente, estraneo al mercato del lusso o dell’extralusso, che offre servizi di alto profilo a Napoli come al Colosseo, a piazza San Marco come ai Navigli. Basta un giro su Trivago per quantificare la differenza. Una camera 3 stelle a Napoli, a due passi dal Mann, la si trova a «35 euro» o a «42». Una stanza in hotel 3 stelle a Roma (a circa 2 km dai Fori) la si trova invece a «71» o a «64 euro». A Milano (zona stazione) costa «104» o «102 euro». A Firenze, vicino al Duomo, bisogna spenderne invece «80» o «96» (si cala un po’, intorno ai 70 euro, se si opta per una pensione). La differenza tra Napoli e le altre capitali italiane del turismo, in ogni caso, salta agli occhi. In città si spende meno, per dormire e non solo. Tanti fattori contribuiscono al turismo cheap: a parte un boom dell’offerta, incidono il costo della vita minore, le diverse tratte aeree low-cost, la vacanza d’avventura.
 

Il low-cost vale sia per gli hotel sia i per b&b: «Il turismo napoletano è così economico che tanti degli ospiti ne hanno approfittato per fare anche i regali di Natale in città quest’anno – argomenta Noemi De Biase, che gestisce varie strutture ricettive nel cuore del centro storico – Partenope è low-cost rispetto a Milano, Roma, Firenze, Venezia Per queste vacanze, visto il timore di molti host di restare con le camere vuote, tanti hanno abbassato ulteriormente le tariffe. Al momento noi per il Capodanno offriamo camere tra 80 e 90 euro il 28 e il 29. Per il 30 e il 31 si arriva a 120, mentre a novembre una camera per l’ultimo dell’anno costava fino a 240 euro. A Roma, per le stesse date, a oggi si spendono 40 euro in più». Il mercato, si sa, oscilla. Anche quello delle camere. «Per Capodanno c’è il sold-out - spiega Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli - anche se il calendario non ha aiutato la lunga permanenza: il 31 dicembre cade di sabato e i pernottamenti sono stati più brevi. Siamo felici delle soluzioni trovate sui trasporti per non limitare il servizio. Incrementata anche la pulizia, ma con questi numeri una città è difficilmente impeccabile. Quanto all’aumento della tassa d’imbarco, va valutata con massima attenzione ogni azione che vada a ledere il turismo in città. Non vanno scoraggiate le compagnie low-cost, che al momento costituiscono una delle più grandi fonti di arrivi».

Tanta folla, ma anche meno indotto di quanto si potrebbe. I prezzi partenopei sono più bassi «di oltre il 30% rispetto alle altre grandi capitali italiane del turismo - stima Agostino Ingenito, presidente di Abbac – Un b&b a Firenze costa 140 euro e a Napoli 100. Qui la media di una camera si aggira intorno ai 70 euro. A Firenze con meno di 100 è impossibile cavarsela. A Milano i prezzi sono ancora più alti. Napoli punta su un turismo low-cost. Per questo attira tanti giovani. La promozione della città, però, dovrebbe essere più efficace se si vuole alzare il target medio del turista, e dunque i prezzi e l’indotto. Spesso gli under 40 scelgono Napoli perché trovano un volo low-cost, e non per altri motivi. Tanti giovani tedeschi stanno scegliendo Napoli per questo Capodanno. Di solito gli stranieri vengono in primavera, ma nelle nostre strutture oggi siamo al 15% di non italiani». Altro nodo riguarda la questione delle imposte, con cui le istituzioni generano un indotto stabile, ma allo stesso tempo fermo. Decisiva a questo punto una programmazione, anche alla luce della tanto contestata (ma inevitabile) tassa di imbarco.
 

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