Napoli, dal Virgiliano a Scampia parchi tra incuria e rifiuti

Napoli, dal Virgiliano a Scampia parchi tra incuria e rifiuti
di Gennaro Di Biase
Martedì 12 Luglio 2022, 23:38 - Ultimo agg. 14 Luglio, 08:57
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Le aree verdi rappresentano una cura contro il degrado sociale. Parchi, giardini e strutture di svago sono anzi una delle risposte più efficaci al proliferare di babygang che soffoca il centro e le periferie di Napoli. È in quest’ottica che Il Mattino, all’indomani dell’esclusione dai fondi del Pnrr di Villa Comunale, Mausoleo Schilizzi e Virgiliano documentata su queste pagine, descrive uno a uno dodici tra i principali giardini cittadini. E dà le pagelle raccontando, con l’intenzione di migliorarle, le cose che funzionano e le criticità. La giunta Manfredi e l’assessorato al Verde di Santagada non stanno lesinando finanziamenti sul verde, che ammontano a «12,4 milioni». Ma tanto resta ancora da fare. 

Partiamo da quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello tra gli spazi verdi: il Real Passeggio di Chiaia, al centro della Napoli turistica e non. La Villa Comunale (non ammessa ai finanziamenti dalla commissione per il Pnrr) offre giostrine distrutte, busti imbrattati, fontane storiche spente e abbandonate. La giunta Manfredi, che ha stanziato 2 milioni per il parco, sperava di poter completare il progetto del restyling grazie ai soldi del Pnrr. Invece no. Per ora bisogna accontentarsi della bonifica e della pulizia appena completate. Voto 5. 

Quattro giorni fa, nel parco mai nato della Napoli portuale, è stato ritrovato un cadavere. La ex baraccopoli di via Marina, il cui progetto risale ai tempi della Iervolino, è ancora pieno di immondizia.

Il Comune, però, assicura che in 14 mesi i lavori saranno finiti. Per ora, voto 4. 

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Il Real Bosco, va precisato, non rientra nella giurisdizione comunale, ma fa parte dei Giardini Storici Demaniali e, iscritto a un’altra sezione del bando Pnrr parchi, ha ottenuto ben «25 milioni» dalla commissione. Non sorprende: sotto la guida di Bellenger, Capodimonte è diventato un giardino degno del suo nome e degno di una capitale internazionale del turismo: campi sportivi, prati curati, edifici totalmente recuperati (Fagianeria compresa, diventata un hub vaccinale ordinato e pulito). Solo l’esterno dell’enorme polmone verde lascia un po’ a desiderare (ma qui si ritorna alla gestione comunale, e le vie intorno a Capodimonte, per Palazzo San Giacomo, sono solo uno tra i mille problemi da affrontare). Voto 9. 

È un pugno nell’occhio, il parco di corso Duca d’Aosta a Pianura. E il colpo fa ancora più male, se si considera che è intitolato ai due magistrati simbolo della legalità in un quartiere purtroppo assediato da faide di camorra. Discariche, cancello chiuso, targhe ingiallite e illeggibili. Voto 3. 

Ieri, martedì, era il giorno della chiusura settimanale per il giardino vomerese, che non rientra nella gestione comunale, ma in quella della Direzione del Polo Museale regionale. E intorno al Museo Duca di Martina, e all’altezza del belvedere, tante zone sono state riaperte e ristrutturate. Dopo anni difficilissimi (compresa la chiusura per mesi dopo il crollo di alcuni alberi), insomma, i miglioramenti si intravedono. Eppure, molte parti del parco sono ancora off-limits, allo stato attuale delle cose. Voto 5. 

Da poco, Manfredi ha annunciato che il tanto atteso evento Red Bull in città si terrà proprio qui, a Scampia, in piazza Giovanni Paolo II. Qui c’è uno degli ingressi della Villa Comunale, aperto. Al contrario di quello dal lato degli chalet. Il parco è fruibile, e all’interno non è messo malissimo (anche se mancano tombini e il campo di calcio è rovinato). Le associazioni di zona aspettano l’inizio dei lavori, ma il progetto di riqualificazione non è ancora partito (l’amministrazione guidata da de Magistris stanziò 780mila euro). Mancano poi i giardinieri: la parte esterna è senza potatura da mesi. Voto 5. 

Il parco più grande di Posillipo (anch’esso escluso dai finanziamenti del Pnrr) è un cimitero dei pini, come tutte le vie che lo circondano. Via Lucrezio, via Manzoni, viale Virgilio, via Boccaccio e via Pascoli andrebbero praticamente rifatte, in ottica di una ripiantumazione di cui si parla (invano) da anni. Tornando all’interno del parco, oltrepassando il cancello principale malmesso e le transenne che contengono le sculture cadenti, gli alberi decapitati non si contano più. Anche qui - giusto sottolinearlo - l’assessorato al Verde di Palazzo San Giacomo ha stanziato 1,7 milioni di euro. Voto 3. 

Lo stato di salute del verde di Palazzo Reale si deve al lavoro del direttore Epifani. Ed è un buon lavoro, che in un punto cruciale della città restituisce bellezza e decoro alla zona. Voto 8. 

Potenzialmente, il polmone verde dei Camaldoli sarebbe un vero e proprio parco urbano da un milione di metri quadri. Nella realtà, è fruibile una porzione minuscola del bosco. Un peccato di giostrine distrutte, un paradiso quasi del tutto inaccessibile. Le forze necessarie per rivalutarlo al meglio, purtroppo, sono difficili anche solo da immaginare. Voto 4. 

Il Mausoleo dedicato ai caduti della Grande Guerra (anch’esso escluso dai fondi del Pnrr) è messo malissimo. Da anni è off limits, per problemi strutturali. E da anni il verde che lo circonda invoca cura e salvezza. Per il momento, invece, si continuerà ad aprire la struttura solo per le foto nel giorno della memoria. Voto 4. 

Nel cuore di San Giovanni a Teduccio, un quartiere che di spazi verdi e campi sportivi avrebbe bisogno eccome, per rispondere alle esigenze delle giovani generazioni (e magari distrarle dalla strada). Questi non sono gli anni peggiori, per il parco dedicato all’indimenticato Massimo Troisi, ma resta la spina nel fianco del lago artificiale, all’ingresso principale, enorme ma spento da anni. All’interno del giardino, ieri, non c’era tanta gente. La calura spinge tanti sangiovannesi verso il mare. Voto 6. 

In zona collinare di gente ce n’è. Il parco del Poggio è pieno. Anche se l’area delle giostrine è ricoperta di nastri arancioni. Il giardino, però, è innaffiato e curato. E nel complesso l’area verde merita, anche se - come per il Troisi - un enorme lago artificiale è vuoto e rinsecchito. Uno spazio che andrebbe riutilizzato. Voto 6.

Il Comune (che non ha di certo ereditato una situazione semplice) ha messo in campo risorse ingenti, con l’avvento della giunta Manfredi. «A oggi abbiamo fatto 234 interventi sul verde orizzontale - spiega l’assessore al Verde Vincenzo Santagada - a luglio sono già 25 completi. Il parco Anaconda e il Buglione sono stati riconsegnati ai cittadini. Il Ventaglieri, Camaldoli a Pianura, il Nicolardi e l’ex Gasometro saranno riconsegnati entro fine ottobre. In giunta sono stati approvati lavori per il parco Re Ladislao, Scampia e per il San Gaetano-Errico. Interventi per un totale di 12,4 milioni. In tutta Napoli, purtroppo, abbiamo a disposizione appena 30 giardinieri, quasi tutti in avanti con l’età, e il numero di dirigenti del servizio verde è ampiamente sottorganico. Eppure abbiamo creato un modello organizzativo che prima non esisteva, verificabile quotidianamente sul sito». «Bisognerebbe mandare i dirigenti del Comune a scuola dal direttore del Parco di Capodimonte - dice il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli - Serve un salto di qualità per non perdere occasioni».
 

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