Gru al Vomero, allarme dei residenti: «Rischio crollo». La ditta: nessun pericolo

La gru di via Aniello Falcone: per i residenti è pericolosa
La gru di via Aniello Falcone: per i residenti è pericolosa
di Paolo Barbuto
Martedì 24 Gennaio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 06:19
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Il maltempo continua a sferzare la città. L’allerta prosegue: l’ultima nota ufficiale ha prorogato l’allarme, di colore giallo, alle nove di questa mattina. L’attenzione, spiega il report ufficiale, va tenuta alta anche in assenza di pioggia, perché potrebbero verificarsi ancora voragini e allagamenti dovuti al movimento residuo delle acque.

A Napoli i residenti di via Aniello Falcone continuano a convivere con la paura, dopo il crollo dell’impalcatura che si è verificato lunedì scorso.

Una porzione della struttura è ancora al suo posto dopo la messa in sicurezza e la gente la guarda con sospetto. Più elevato, invece, il costante allarme lanciato per la gru che si trova in un cantiere fermo da dieci anni: «Ondeggia al vento e fa paura», insistono a spiegare i residenti. I responsabili del cantiere, però, dopo giorni di silenzio, hanno deciso di far sentire la loro versione che, in breve, è questa: quella gru viene sottoposta a manutenzione costante da parte di tecnici specializzati. Nessuna preoccupazione.

La vicenda della gru è legata a un progetto, datato 2010, per la realizzazione di un parcheggio interrato di quattro piani per circa 120 posti auto. La struttura doveva sorgere laddove esisteva uno storico circolo del tennis che sarebbe stato rimesso al suo posto, rinnovato e migliorato, al termine dei lavori. Il cantiere venne fermato una prima volta nel 2012 per un caso giudiziario che, alla fine, si è rivelato inesistente e ha visto assolte tutte le persone coinvolte nella vicenda. Un secondo stop venne imposto l’anno seguente, il 2013, per una questione legata alla mancanza di documentazione adeguata sull’impatto ambientale: anche questo secondo problema è stato, nel corso degli anni, risolto dopo un lungo e tortuoso percorso burocratico. Le due vicende giudiziarie hanno imposto lunghi anni di stop al cantiere (che ancora oggi è inattivo), e in quegli anni la gru che era stata montata per i lavori nel 2012, è rimasta al suo posto.

Col passare del tempo i residenti hanno iniziato a mostrare preoccupazione per quel gigante di ferro che, spiegano ancora oggi «con il vento ondeggia pericolosamente e rischia di crollare». Anche nelle ultime ore c’è stato un tam tam di allarme circa la pericolosità della gru ed è stata anche lanciata una petizione online, promossa dal presidente del Comitato Valori Collinari, Gennaro Capodanno, che ne chiede l’immediata rimozione. La petizione, lanciata giovedì scorso, ieri sera aveva raggiunto i 62 firmatari.

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Dopo giorni di silenzio, sulla questione hanno deciso di intervenire i costruttori del parcheggio riuniti nella «Immobiliare Belvedere», si tratta dell’amministratore Raffaele Iovine e dei soci Luca e Gianni de Vita i quali hanno dato affidato le loro parole all’avvocato Angelo Pisani: «La gru è periodicamente oggetto di manutenzione e sistematicamente si provvedono a notiziare gli uffici competenti dell’amministrazione comunale con ultime comunicazioni nel mese di novembre di quest anno», scrive il legale in una nota nella quale si sottolinea la sicurezza della struttura.

Poi l’avvocato, nel suo comunicato, spiega che, dopo anni di stop, il parcheggio si farà: «All’esito di un lungo iter per la definizione dei permessi che hanno coinvolto decine di uffici comunali ed enti, e di un naturale contenzioso giudiziario con terzi (tutti i giudizi hanno avuto esito positivo per i proprietari) e dopo lo stop del periodo Covid, è stato conferito appalto alla ditta Cipa spa, noto costruttore di livello internazionale, che ha già realizzato il parcheggio Morelli a Napoli, di realizzare l’opera. La Cipa ha già svolto tutta la prodromica attività di cantierizzazione negli ultimi mesi, e nell arco dei prossimi giorni inizieranno le operazione per realizzazione dell intervento. La progettazione in questi anni è stata realizzata dallo studio Salzano che ha già progettato a Napoli importanti opere private e pubbliche. Una parte del soprassuolo di circa 500 metri quadrati verrà destinata, per convenzione, alla realizzazione di un parco pubblico con accesso da via Aniello Falcone». 
 

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