Parco Marinella a Napoli, è giallo: rinvenuto un cadavere. «Lavori fermi da mesi»

Parco Marinella a Napoli, è giallo: rinvenuto un cadavere. «Lavori fermi da mesi»
di Gennaro Di Biase
Domenica 10 Luglio 2022, 23:13 - Ultimo agg. 12 Luglio, 08:22
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Il ritrovamento di un cadavere, l’altro ieri, al parco mai nato della Marinella, riaccende i riflettori su una delle opere incompiute più lunghe e attese della storia cittadina recente. Parliamo della ex baraccopoli della Napoli affacciata sul porto, quella di via Marina. La bretella di Partenope oggi centralissima, affollata da turisti d’oltreoceano, eppure preda di babygang, delinquenza e miseria. Mentre le indagini delle forze dell’ordine proseguono in merito al cadavere rinvenuto, prosegue anche l’attesa lunghissima di cittadini, residenti e turisti, per la realizzazione di un progetto di parco urbano vista mare che risale addirittura ai tempi del sindaco Rosa Russo Iervolino. Il degrado, la povertà, le rapine e l’abbandono invece sono purtroppo protagonisti indiscussi della zona, nonostante il boom di visite e il sold-out negli importanti alberghi di zona. Nella zona di via Marina-Marinella, più che altrove, si avverte in sintesi l’enorme distanza tra ciò che Napoli è e ciò che Napoli potrebbe essere. Ma almeno la speranza resiste, anche se non è vicinissima nel tempo: serviranno ancora almeno altri «14 mesi per i lavori al parco», spiegano dalla giunta. 

 
Sono stati i carabinieri forestali di Napoli e quelli della stazione di Borgo Loreto, nel pomeriggio del 9 luglio, a ritrovare un corpo in avanzato stato di decomposizione all’interno del parco, che a oggi pullula ancora di montagne di immondizia (residui della baraccopoli sgomberata ai tempi dell’amministrazione de Magistris). Il cadavere della Marinella è stato trovato dal lato di via Vespucci. 
Non lontano, c’è uno storico ritrovo di clochard, immigrati e non, che allestiscono decine di letti di fortuna all’ombra del rudere dell’ex mercato del pesce abbandonato da anni.

Per comprendere se si tratti di una morte naturale o meno, la salma dell’uomo, di origini africane, è stata sequestrata e sarà l’autopsia a chiarire il tutto. Le indagini in corso sono portate avanti dai militari della compagnia Stella, che stanno procedendo all’identificazione del corpo e facendo luce sulla dinamica della morte.

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Non è il primo cadavere recente in zona via Marina-Marinella. Nel pre-Covid fu un incidente a uccidere un altro immigrato, investito mentre attraversava la “rambla”, all’epoca in fase di completamento, sotto l’amministrazione de Magistris. Già: la pista rosa di via Marina, nuova ma già vecchia, piena di immondizia e assediata dal degrado e dalle baby-gang che, in cerca di Rolex, a loro volta oggi assediano i turisti di passaggio. Lo sgombero della baraccopoli all’interno della Marinella fu eseguito dalla polizia municipale dell’attuale comandante Ciro Esposito, e risale a circa «4 anni fa - ricorda Vito Figurelli, titolare della farmacia Loreto Mare - Oggi, se si passa davanti all’ex baraccopoli, si nota un cantiere aperto. Ma gli operai non stanno lavorando al parco, bensì ad alcuni cavi di collegamento che arriveranno a piazza Municipio. Operai all’interno della Marinella, invece, non ne vedo da mesi. In zona la chiamiamo ormai discarica della Marinella, non più parco». In 4 anni, insomma, nessuno è riuscito a smaltire l’immondizia. «Di sicuro - conclude Figurelli - parliamo di scarti normali, speciali e pericolosi. Da lontano il parco sembra finito, ma solo da lontano». Le cancellate esterne, infatti, sono nuove, ma il degrado irrompe in tutta la sua potenza appena si guarda attraverso le sbarre. 

Un piano, però, c’è. E riguarda sia il completamento della bonifica, sia la realizzazione delle strutture interne al parco. Due fasi distinte, che richiedono rispettivamente «6» e «8» mesi. Stando al cronoprogramma stilato dal Comune, per terminare le operazioni bisognerà aspettare almeno l’autunno del 2023. A raccontarlo è l’assessore al Verde di Palazzo San Giacomo, Vincenzo Santagada: «Siamo ancora nella fase di caratterizzazione e successivo smaltimento dei rifiuti. La recinzione è stata quasi completata e sono in corso le prime piantumazioni. A seguito di una gara pubblica, sono poi stati recentemente avviati i servizi di selezione, trasporto e conferimento dei rifiuti presenti sul sito, che occupano una superficie pari a circa il 40% del parco. Si tratta di rifiuti provenienti dalle attività di occupazione illegale succedutesi nel corso degli anni. Lo smaltimento di questi rifiuti è stato finanziato con il Fondo Sviluppo e Coesione che consentirà di bonificare completamente l’area e, dunque, di sistemare a verde la porzione di parco che attualmente era interdetta. Parallelamente all’avvio dell’attività di movimento dei rifiuti, di durata presunta pari a circa 6 mesi, a settembre si avvieranno anche i lavori di realizzazione del fabbricato “ristoro” all’incrocio tra via Vespucci e via della Marinella (in adiacenza a una delle aree da bonificare) e si procederà inoltre al completamento dei muri di delimitazione con le relative opere in ferro e rivestimenti in pietra lavica. A partire dal completamento della bonifica, saranno necessari ulteriori 8 mesi per terminare i lavori».
 

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