Napoli: «Eventi e fiere tutto l’anno, piazza Mercato risorgerà»

Napoli: «Eventi e fiere tutto l’anno, piazza Mercato risorgerà»
di Gennaro Di Biase
Martedì 12 Aprile 2022, 00:00 - Ultimo agg. 13 Aprile, 08:03
4 Minuti di Lettura

Queste sono settimane cruciali per piazza Mercato e piazza del Carmine, alla ricerca di una svolta attesa invano da anni, alla caccia di un rilancio che non è arrivato neppure con i lavori Unesco, terminati l’anno scorso tra palazzo Ottieri e la chiesa di Santacroce e in dirittura d’arrivo nello storico slargo del Campanile. L’anarchia e le vandalizzazioni del patrimonio storico appena restaurato, qui, sono ancora all’ordine del giorno, come dimostrano le scritte sulle fontane delle sfingi.

E la distesa di saracinesche abbassate, un centinaio, non accenna ad arrestarsi.

Ma associazioni e istituzioni finalmente si mobilitano. Per la prima volta - fanno sapere da Palazzo San Giacomo - sarà convocata una riunione tecnica tra assessorati da cui dovrà nascere un piano di rilancio per piazza Mercato che, come ricorda il nome, nei secoli scorsi fu una delle culle del commercio europeo. 

Tante le criticità irrisolte. I locali (comunali) di Sant’Eligio, incendiati anni fa e ancora devastati. Gli stessi mattoni di tufo della chiesa gotica imbrattati e distrutti da incendi delle babygang che, di notte, al Mercato, simulano le stese. L’anarchia dei parcheggi. I nuovi pali dell’illuminazione mai entrati in funzione. Le catene dell’isola pedonale sparite. A mancare, finora, è stato un piano generale per la rinascita. Alcune idee, a riguardo, prendono corpo in queste ore: «Serve la svolta - esordisce Gianfranco Wurzburger, presidente di Asso.gio.ca, che opera da anni in zona - Bisogna dare una destinazione chiara a piazza Mercato. La rete territoriale, coadiuvata dal Consorzio Botteghe Tessili, ha inviato al Comune un progetto per trasformare piazza Mercato in un Ente Fiera. Una fiera permanente: del legno, dei presepi, del settore religioso. Poi stand di giocattoli, stand alimentari e concerti». Non è escluso, insomma, il prossimo allestimento di una rete di casette nella piazza oggi vuota. «Gli imprenditori vengono attirati dalle iniziative delle istituzioni - prosegue Wurzburger - Il dialogo con la nuova giunta è migliore. Se le istituzioni creeranno interesse intorno alla piazza, i privati saranno incentivati a investire. A Sant’Eligio ci sono tre piani vuoti. Potrebbero ospitare un dipartimento universitario o uno studentato. Volevamo ripulire dalle scritte i mattoni della chiesa, che è comunale, una ditta ci ha fatto un preventivo di 80mila euro, stiamo cercando sponsor. Oggi la piazza è così deserta che non c’è nemmeno il racket». 

Video

Il destino del Mercato è legato a quello dell’adiacente piazza del Carmine. Qui i cantieri Unesco sono ancora aperti, ma il cronoprogramma ne prevede la chiusura a stretto giro: «A quanto abbiamo appreso dal cantiere, il termine dei lavori è previsto entro agosto - dice Roberto Marino, presidente della Municipalità 2 - Le ipotesi di rilancio della piazza sono all’ordine del giorno. L’economia va rilanciata attraverso un piano fieristico e incentivi da dare ai privati che vogliano investire: sgravi fiscali o fondi perduti. Essenziale sarà la messa a disposizione dei beni comunali sul territorio». Proprio dal Comune arriva l’importante notizia della conferma di un tavolo tecnico per organizzare il futuro di piazza Mercato. La riunione è stata già convocata dall’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Teresa Armato. Entro 10 giorni si incontreranno la stessa Armato, la Municipalità 2, gli assessorati all’Urbanistica, Patrimonio e Politiche Sociali, la Camera di Commercio e il delegato del sindaco agli spettacoli. Dalle fiere permanenti ai concerti: questi sono i piani per il futuro del Mercato. Sperando che il futuro si trasformi presto in presente.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA