Porta Est, l’accordo tra il Comune di Napoli e Fs: «Rilanciare il Centro direzionale»

Il patto è chiuso: si creerà un unicum tra centro direzionale e ferrovia

Il centro direzionale di Napoli
Il centro direzionale di Napoli
di Luigi Roano
Venerdì 17 Marzo 2023, 23:35 - Ultimo agg. 18 Marzo, 16:03
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L’asse Comune - Fs Sistemi urbani è quello sul quale sta viaggiando il progetto Porta est ed è l’unico a scorrimento veloce e si avvia verso la meta. I suoli che verranno sottratti a Fs e al progetto Porta est per fare sì che la terza parte in causa, la Regione, si costruisca il suo nuovo quartier generale li pagherà con moneta urbanistica Palazzo San Giacomo che metterà disposizione di Fs ben 85mila metri quadrati. Una parte di quelli che insistono al Centro direzionale, tanto inviso al governatore Vincenzo De Luca.

Cosa ci guadagna il Comune? Proprio il rilancio della cittadella dei grattacieli che diventerà nella il perno dello sviluppo di Porta est tanto che sarà messo direttamente in collegamento con la stazione Garibaldi. Già si parla di una rampa avveniristica per avvicinare Il centro direzionale alla Stazione, anche se resta in piedi l’utilizzo di un tunnel che già esiste e che collega quei due pezzi di città. I rapporti tra Fs e Regione sono tesi, tanto è vero che nella conferenza dei servizi del 10 marzo non hanno firmato l’accordo di programma.

La Regione ha riconvocato per il 20 la Conferenza, in queste ore sta arrivando in Regione l’ennesimo stop del colosso nazionale. Una nota che suonerà più o meno così: «Rappresentiamo che non avremo nuovi elementi rispetto all’approvazione del testo, che potrà intervenire solo dopo i passaggi nei Cda, come già rappresentato più volte in precedenza». Se ne parlerà ad aprile perché il Cda di Fs dovrebbe essere convocato per il 29, cosa che ha fatto arrabbiare molto il governatore e quel 10 marzo se ne sono accorti tutti i presenti. Del resto De Luca si è presentato in Conferenza dei servizi già con la delibera della Regione di chiusura dell’Accordo di programma che doveva essere pubblicata poi il 14. Sistemi urbani - per la cronaca il Ceo è Umberto Lebruto - tuttavia ha le sue regole e soprattutto ha a cuore il rilancio di Napoli e di quell’area che è il Centro direzionale e dintorni e deve rifare il progetto. E su questo è piena la sintonia con il sindaco Gaetano Manfredi e la vicesindaca con delega all’Urbanistica Laura Lieto sono ottimi. 

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La Regione ha chiesto 60mila metri quadrati su 127mila disponibili per fare il suo nuovo quartier generale. Probabilmente li avrà ma nei tempi, modi e alle condizioni di Fs e Comune. Intanto perché i suoli sono tutti delle Fs. È se vero che l’ente di Santa Lucia è il finanziatore principale - per ora - è altrettanto vero che si tratta di soldi pubblici erogati dal Cipe che devono essere utilizzati per Porta est che è un nodo intermodale trasportistico, una infrastruttura utile al rilancio dell’area orientale della città, la stazione Garibaldi e le stazioni della Circumvesuviana. È dentro questa dinamica che è stato inserito il nuovo quartier generale della Regione a 200 metri dal Centro direzionale - un doppione - dove c’è spazio a disposizione e dove la Regione già c’è. La Regione ha avuto uno stanziamento di cento milioni ne dovrà incassare entro il 2027 altri 350 e fanno 450 per Porta est. In realtà, la metà di questi soldi - arrivassero - verrebbero spesa per la nuova cittadella della Regione, di qui lo scambio Fs-Comune suoli a fronte di opere di rigenerazione urbana del Centro direzionale per cercare di riequilibrare la voce costi-benefici. 

Fs ha preso atto del finanziamento, che deve esser messo concretamente sul tavolo entro la fine dell’anno, con soggetto attuatore Eav. Però i dubbi non mancano. Fs ha chiarito che il primo lotto dei lavori, a metà dell’anno prossimo, riguarderà in «primis in primis il tombamento vallone ferroviario Porta Nolana» dove sostanzialmente sorgerà una passeggiata che collegherà quell’area con la Stazione Garibaldi e l’ex scalo merci dove ci sarà il terminal dei bus, ma dopo «le opportune modifiche al Progetto di fattibilità tecnico economico» sconvolto dai suoli da concedere alla Regione. Perché Fs vogliono partire da Porta Nolana? Per due motivi: il primo è che mettono Napoli davanti a tutto e gli unici soldi veri sono i 100 milioni e quindi si parte con le infrastrutture utili alla città. Il secondo è che la restante parte dei fondi da recuperare - questo filtra - è ritenuto «un impegno significativo ma esclusivamente programmatico della Regione per reperire i restanti 350 milioni». 

Porta est in senso stretto, come è noto, è la bretella di collegamento dall’uscita della A3 all’ex Scalo merci dove verrà il terminal dei bus e un parcheggio, quindi il rifacimento della stazione della Circumvesuviana e una serie di opere di rigenerazione urbana. Quelle che Fs volevano far al posto della nuova sede della Regione. Vale a dire alberghi, attrattori, case. Sul Centro direzionale avranno più spazio e potranno installare ben altri attrattori a condizione però di edilizia pubblica anche di housing sociale e contribuire o installare proprie Academy sul modello di quella sorta a San Giovanni a Teduccio per volontà dell’allora rettore Gaetano Manfredi.
 

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