Reddito agli stranieri, niente controlli sui patrimoni esteri

Reddito agli stranieri, niente controlli sui patrimoni esteri
Lunedì 25 Marzo 2019, 00:46
3 Minuti di Lettura
ROMA Le domande per il reddito di cittadinanza effettuate a marzo dagli stranieri residenti in Italia costano caro al sussidio. La stretta sui redditi e i patrimoni all’estero non c’è stata: il paletto è in arrivo, ma sarà operativo solo una volta che il decretone sarà definitivamente diventato legge. Così davanti ai cittadini extra Ue, residenti in Italia da almeno dieci anni, in queste settimane si è aperta un’autostrada che portava dritto al bonus. Complice la norma introdotta in sede di conversione del decreto, secondo cui le domande presentate a marzo saranno da considerarsi valide in ogni caso, il beneficio riconosciuto sulla base di queste ultime verrà erogato per sei mesi, anche nel caso in cui ad aprile il richiedente non dovesse risultare in possesso dei requisiti introdotti in ultima battuta: i cittadini avranno infatti tempo fino a ottobre per produrre la nuova documentazione richiesta al fine di dimostrare di essere idonei o meno.

I PALETTI
A marzo gli unici paletti previsti per gli stranieri provenienti da paesi extra Ue sono stati quelli legati alla loro permanenza nel Bepaese. Le regole attuali prevedono che i cittadini che non appartengono all’Unione Europea debbano essere stati residenti in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Richiesto, inoltre, un permesso di soggiorno di lunga durata. La conferma arriva anche dai Caf. «A differenza di quanto ci aspettavamo noi operatori, al momento il sistema non permette d’inserire informazioni sui redditi e i patrimoni detenuti nel paese di origine», spiega il responsabile dei Caf Acli Simone Zucca. Nei prossimi giorni, però, il quadro normativo muterà drasticamente. Da aprile, per ottenere il reddito, i cittadini stranieri dovranno presentare una documentazione del loro Stato di provenienza, tradotta e legalizzata dall’autorità consolare italiana, che attesti la situazione reddituale nel luogo di nascita, oltre alla composizione del nucleo familiare. Tuttavia, chi ha giocato d’anticipo e ha richiesto il sostegno in queste prime settimane per sfruttare l’assenza di controlli massivi, all’inizio la farà franca. Gli stranieri extra Ue che hanno richiesto il reddito di cittadinanza a marzo percepiranno il bonus per un periodo non superiore a sei mesi anche se non sarà fatta piena luce sulla loro situazione reddituale. Lo prevede una clausola presente della legge di conversione che in pratica blinda le richieste avanzate con la vigente disciplina: non solo quelle degli stranieri, a dire il vero, ma anche le domande di quelli che hanno perso l’idoneità strada facendo per via dei nuovi paletti inseriti durante il passaggio del provvedimento alla Camera (sono previste regole più stringenti sia per i furbetti dei finti divorzi che nei confronti di chi detiene proprietà oltre confine, per esempio). La norma stabilisce, più nel dettaglio, che i benefici riconosciuti a chi ha richiesto il sussidio a marzo verranno erogati per un massimo di sei mesi, anche se le domande saranno prive dell’ulteriore certificazione, documentazione o dichiarazione in merito al possesso dei requisiti aggiuntivi introdotti in sede di conversione. I bonifici, dunque, verranno congelati solo dopo l’estate.

ECCEZIONI
Per l’Istat i nuclei familiari composti da soli stranieri che beneficeranno del sostegno saranno l’11,5%, in pratica uno su dieci, di cui 95 mila (il 7%) formati esclusivamente da cittadini extra-comunitari. Di più. Una volta convertito in legge il decreto, non tutti i cittadini extra Ue dovranno presentare una certificazione su redditi e patrimoni nel loro stato di origine. Sono previste eccezioni. I soggetti con lo status di rifugiati politici, per esempio, avranno un lasciapassare. Nella platea degli esentati confluiranno anche coloro che arrivano da paesi in cui è impossibile ottenere una documentazione di questo tipo. Paesi che il governo indicherà tramite un decreto attuativo dato in arrivo prima di luglio. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA