Riapertura scuole a Napoli, arrivano i container: boom a Chiaia e Vomero

Riapertura scuole a Napoli, arrivano i container: boom a Chiaia e Vomero
di ​Paolo Barbuto
Sabato 26 Settembre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:03
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Stanno per arrivare a Napoli 21 aule prefabbricate, saranno piazzate nei cortili e nei parcheggi delle scuole dove mancano gli spazi e l’anno scolastico rischia di non ripartire. È una soluzione temporanea, sorprendente, eppure attesa con ansia da molti presidi che lottano per trovare spazio per ciascuno degli alunni. Si tratta di strutture destinate alle scuole statali di competenza del Comune, non andranno ai licei, insomma, ma verranno divise fra scuole elementari e medie di tutta la città che hanno fatto ufficiale richiesta per ottenere spazi aggiuntivi.

Se pensate che a cercare disperatamente spazi per gli alunni siano i quartieri più disagiati vi sbagliate. In cima alla graduatoria delle aule nei container c’è il Vomero con otto prefabbricati in arrivo, seguito a ruota da Chiaia che ne ha ottenuti cinque. Scampia ne avrà quattro, il Centro storico due mentre Barra e San Carlo all’Arena ne avranno solo una a testa.
 

 

La decisione è stata presa al termine di una lunghissima sequenza di riunioni fra l’assessorato all’istruzione, dove Annamaria Palmieri lavora con tenacia notte e giorno, e le dieci municipalità cittadine. In ballo c’era la possibilità, offerta dal Governo, di ottenere finanziamenti per l’affitto di aule in strutture già adeguate all’accoglienza degli studenti o per moduli prefabbricati costruiti appositamente per diventare scuole. Napoli ha ottenuto un finanziamento di poco superiore ai 600mila euro da investire in “noleggio di strutture temporanee ad uso didattico”, e subito si è avviata la macchina burocratica che dovrebbe concludersi nel giro di quindici-venti giorni con l’arrivo delle aule prefabbricate.

Si tratta di moduli studiati appositamente per le situazioni di emergenza (generalmente vengono utilizzati nei luoghi terremotati), possono accogliere venti studenti e sono anche dotati di un piccolo vano che contiene un wc chimico.

Andranno sistemati all’interno dell’area della scuola, laddove c’è spazio: in un parcheggio, ad esempio, oppure su un’area giochi alla quale, temporaneamente i ragazzi dovranno rinunciare. 
 
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L’elenco delle scuole che otterranno i moduli, per adesso è parziale, con certezza si sa che sono destinati alla Tito Livio, alla Poerio al Corso Vittorio Emanuele, alla De Amicis, al comprensivo Sant’Ignazio di Loyola e alla Quarati che ha il record di assegnazione: ben cinque aule prefabbricate saranno a disposizione dei bambini della scuola del Vomero.

Quali saranno i bimbi destinati alle aule prefabbricate? Tra i genitori la tensione sale: la sistemazione nelle strutture di fortuna viene considerata come un’offesa. A dire la verità anche professori delle medie e maestre delle elementari chiedono con forza di sapere a chi saranno destinati i prefabbricati. E non serve a molto spiegare che si tratta di strutture confortevoli, dotate di aria condizionata per i giorni caldi e di riscaldamento per l’inverno, che sono attrezzate con cattedre e banchi nuovi di zecca e che rispetto a talune situazioni delle scuole napoletane possono essere considerate addirittura meglio delle aule ufficiali.

Insomma, la situazione è difficile da gestire ed è anche per questo che, nel frattempo, prosegue la ricerca di spazi alternativi dove fare lezione. Al Vomero sarebbe prossimo l’accordo per ottenere tre aule all’istituto privato Nazareth dove potrebbero essere ospitati proprio i bimbi della Quarati e si cercano ulteriori spazi all’istituto Martuscielli che potrebbe accogliere qualche classe della Belvedere, lo spiega con entusiasmo il presidente municipale Paolo De Luca: «Siamo vicini anche all’apertura della “casa della socialità” dove potrebbero essere ospitati studenti della Maiuri, poi c’è il cinema Vittoria che ha dato disponibilità in caso di necessità per la scuola Nicolardi.
Insomma ci muoviamo di buona lena e cerchiamo soluzioni».

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