Rifiuti, sindaci in rivolta: «Niente siti
di stoccaggio richiesti dalla Regione»

Rifiuti, sindaci in rivolta: «Niente siti di stoccaggio richiesti dalla Regione»
di Daniela De Crescenzo
Domenica 23 Giugno 2019, 00:00
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Il presidente De Luca invita i Comuni a mobilitarsi per allestire i siti di stoccaggio in vista dello stop di settembre al termovalorizzatore di Acerra, ma i sindaci già sono sul piede di guerra. Domenico Tuccillo, presidente di Anci Campania (l’associazione dei Comuni) spiega: «Il riaffacciarsi di una nuova emergenza rifiuti desta non poche preoccupazioni. Anci Campania ribadisce ancora una volta la propria disponibilità a un confronto per individuare possibili soluzioni al problema. Ovviamente, a prescindere da ogni altra considerazione di ordine sociale, occorre tener presente che, per quel che riguarda le decisioni di competenza delle amministrazioni locali, ci sono tempi tecnici cui i Comuni non possono derogare».

In altre parole i primi cittadini sono spaventati dalle prevedibili contestazioni e preoccupati per i tempi contingentati. Per aprire un sito di stoccaggio, infatti, sono necessarie una serie di procedure complesse. Ma il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, avverte: «Se si allestisce un sito da 75mila tonnellate sono necessari tempi lunghi, ma per i piccoli stoccaggi basta un’ordinanza sindacale. Perciò se molti comuni allestiscono delle piazzole il problema si risolve. Per fare il punto ho convocato una riunione martedì alle 9,30 con società provinciali, Province, Città metropolitana e A2A in modo da studiare misure alternative per fronteggiare l’emergenza. Anche alla società che è il nostro partner principale chiediamo collaborazione».

Ma l’appello alla collaborazione sembra cadere nel vuoto, i sindaci promettono battaglia e sottolineano che nulla è stato fatto per affrontare un periodo difficile determinato dal fermo del termovalorizzatore annunciato più di un anno fa. Dice Gaetano Cimmino, primo cittadino di Castellammare: «Sono molto preoccupato, si paventava un’emergenza in autunno, ma già in questi giorni stiamo avendo difficoltà tanto che io ho già fatto un’ordinanza per vietare il conferimento dell’umido e dell’organico nel week end. Quello che stiamo affrontando è un problema nazionale e l’emergenza continuerà a riproporsi fino a quando non ci sarà una rete impiantistica adeguata. Del resto è impossibile individuare un’area e allestirla in tempo, visto che tra l’altro abbiamo bilanci contingentati. Noi sindaci dovremo consultarci e chiedere un tavolo permanente con la Regione e il governo. Altrimenti dovremo organizzarci per manifestare».

Da Frattaminore gli fa eco Giuseppe Bencivenga: «Il nostro Comune si estende su di un’area di due chilometri e conta più di 16mila abitanti, perciò è impossibile che ognuno di noi possa fare qualcosa: da noi manca proprio lo spazio. Io sono anche consigliere per l’Ato1, quello che comprende anche Napoli, e abbiamo un Consiglio il primo luglio. Ieri ho mandato un po’ di messaggi per vedere cosa pensano i miei colleghi, ma per ora non sono state avanzate ipotesi di soluzione, si vedrà la prossima settimana».

Il più determinato di tutti è il primo cittadino di Polla, Rocco Giuliano, che esordisce: «Da noi non arriverà nemmeno un grammo di spazzatura». Poi spiega: «La Provincia di Salerno ha indicato il nostro comune come sito di stoccaggio provvisorio, ma noi abbiamo già avuto una discarica e adesso non siamo più disposti a sacrificarci. Basta con questa emergenza perpetua».

Da Napoli, invece, si ricorda che il Comune ha già fatto la propria parte: «Napoli ha già da tempo attivato un sito attrezzato e predisposto dieci isole ecologiche per incrementare la raccolta differenziata. I sistemi provinciali competenti sono impegnati su tutta le attività. Abbiamo sollecitato e ottenuto, grazie al vicepresidente Bonavitacola, un tavolo regionale per predisporre tutte le azioni necessarie» sottolinea l’assessore Raffaele Del Giudice.

Sulla vicenda interviene anche il responsabile regionale ambiente della Lega, l’ex assessore Giovanni Romano: «De Luca cerca infantilmente di scaricare il problema sui Comuni, già massacrati dai costi del sistema di smaltimento arrivato a toccare livelli più alti di Europa e completamene scaricato sui poveri cittadini. I sindaci per allestire i siti di stoccaggio provvisorio devono emanare delle ordinanze sindacali urgenti nell’ambito dei loro poteri di autorità sanitaria. Quindi sarà una loro responsabilità e non della Regione. Insieme all’europarlamentare Lucia Vuolo saremo al fianco dei Comuni e chiederemo ai sindaci di avviare un’azione legale preventiva contro la Regione cui vanno addossate le responsabilità e i costi di questo “straordinario” fallimento». Sulla stessa linea il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Armando Cesaro: «Nessun appello, ancora una volta De Luca prova a scaricare l’inefficienza sua e della sua giunta sui sindaci e quindi sulle tasche dei cittadini. Vedremo se i primi cittadini raccoglieranno le sue ipocrite sollecitazioni». La polemica ancora una volta è feroce. Il rischio, altissimo, è che i rifiuti restino in strada e questo mentre si avvicina la data delle elezioni regionali.
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