IL PERICOLO
La notizia, diffusa dal Mattino due giorni fa, riguarda il pericolo di cedimenti dalle facciate del campanile di Santa Chiara: l’ha segnalato il Comune che, in un’ordinanza firmata dal sindaco ha imposto lavori urgenti. Quel documento è stato inviato al Fec, il Fondo Edifici di Culto ramo del Ministero dell’Interno e gestisce più di 800 chiese in Italia tra le quali anche il complesso di Santa Chiara: «È proprio con il Fec che abbiamo intrapreso una lunga e tortuosa interlocuzione per “regalare” quel restauro da centinaia di migliaia di euro che consentirebbe di far tornare a vivere il campanile», dice con vivacità il presidente Chirico.
Ribadisce con vigore che i finanziamenti sono già stati trovati e che non c’è richiesta di denaro: «C’è bisogno solo dell’ultima parte dei permessi da parte del ministero cui appartiene la struttura. È stato anche realizzato un concorso di idee per il restyling, già sottoposto al vaglio della Soprintendenza ogni dettaglio, abbiamo fatto apportare le variazioni richieste. Manca solo quest’ultimo, determinante, passaggio». Chirico sfoglia i due grossi faldoni che contengono la documentazione, i progetti e lo scambio di missive con il Fec: «Io chiedo un intervento del ministro dell’Interno, Salvini, che forse non conosce nemmeno questa vicenda che passa dai suoi uffici. Basta che arrivi il “sì” del suo ministero e il campanile di Santa Chiara tornerebbe a vivere dopo cent’anni di abbandono. Non c’è polemica nelle mie parole è solo un accorato appello al ministro o a chi può intervenire: aiutateci a far rinascere quel campanile».