Scuola, concorsi per 50 mila docenti: niente trasferimenti per cinque anni

Scuola, concorsi per 50 mila docenti: niente trasferimenti per cinque anni
Scuola, concorsi per 50 mila docenti: niente trasferimenti per cinque anni
di Lorena Loiacono
Venerdì 20 Dicembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 13:32
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OMA Nuovi concorsi per i docenti, quasi 50mila assunzioni e cattedre stabili per almeno 5 anni: il decreto scuola è legge. Il testo dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre prossimo mentre il bando dei concorsi potrebbe uscire a febbraio. E’ previsto quindi un concorso straordinario per 24mila posti nelle scuole secondarie, medie e superiori, riservato ai docenti con tre anni di servizio a partire dall’anno scolastico 2008/09 nella scuola statale, nelle paritarie, nei percorsi di istruzione e formazione professionale o nei progetti regionali. Alla selezione potranno partecipare anche i docenti già di ruolo: chi prende almeno 7/10 ottiene comunque l’abilitazione. Contestualmente verrà bandito anche il concorso ordinario, sempre per la secondaria: 24mila posti a cui potranno accedere, oltre ai neolaureati, anche gli specializzandi del IV ciclo del tirocinio formativo attivo, con il titolo conseguito non oltre il 15 luglio 2020. 

Dopo 16 anni, arriverà anche il concorso per i docenti di religione cattolica: si terrà conto degli anni di insegnamento svolto e verrà riservato una quota di cattedre ai precari storici. «Con l’approvazione del decreto scuola, finalmente legge – ha commentato il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti - facciamo un passo in avanti per ridurre il precariato e far ripartire l’economia della conoscenza». Per tutti i neoassunti andrà in vigore il vincolo di 5 anni sulla stessa cattedra: le famiglie gioiscono, invocando la continuità didattica, ma i sindacati si scaldano perché vorrebbero che la norma rientrasse nella contrattazione collettiva. 

Tra le misure ad hoc per i precari ci sono anche la trasformazione delle graduatorie di istituto in graduatorie provinciali, per dare più scelta negli incarichi ai supplenti; la possibilità per coloro che hanno già vinto un concorso o che sono iscritti nelle graduatorie a esaurimento di chiedere il ruolo in regioni diverse da quelle della propria graduatoria e la possibilità per i vincitori e gli idonei del concorso del 2016 di iscriversi anche nelle graduatorie di merito del concorso straordinario del 2018. 

ADDETTI ALLE PULIZIE
Assunzioni anche per gli addetti alle pulizie: dal 2020 dovranno essere internalizzati anche gli operatori che lavorano nella scuola con ditte esterne, arriverà un bando per far rientrare tutti coloro che hanno almeno 5 anni di anzianità. Nelle università passa da 6 a 9 anni la durata dell’Abilitazione scientifica per andare incontro ai tanti precari che fanno didattica in aula. «Potevamo fare meglio? Io credo che intanto abbiamo posato una pietra – ha spiegato il Sottosegretario all’Istruzione, Lucia Azzolina - questo decreto è un inizio, non un punto d’arrivo. Ora dobbiamo costruire una visione nuova di scuola: stabilità, innovazione sostenibile, inclusione, devono essere le nostre parole chiave». Tuona però l’opposizione e chi, come Mario Pittoni responsabile istruzione per la Lega, aveva contribuito alla stesura della prima bozza: «Il decreto scuola condanna i precari ‘storici’ all’emarginazione sociale avendo ormai raggiunto un’età in cui è estremamente difficile in Italia trovare occupazioni alternative: gioirà solo il mercato dei corsi e delle pubblicazioni preparatorie ai concorsi». 
 
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