Napoli: addio al tempo pieno, ​quindici scuole si arrendono

Napoli: addio al tempo pieno, quindici scuole si arrendono
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 30 Gennaio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:54
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Da giorni numerose scuole di Napoli si sono viste costrette a ridurre il tempo pieno di un’ora per ovviare alla mancanza di collaboratori scolastici. Tra domani e lunedì gli orari dovrebbero tornare quelli consueti poiché è arrivata l’attesa circolare dell’Ufficio scolastico regionale che autorizza i dirigenti scolastici a nominare bidelli supplenti. Una situazione che fa tirare il fiato soltanto per un mese però, perché l’autorizzazione alla nomina di collaboratori scolastici su posti accantonati ex Lsu del consorzio Manital è valida «fino al termine della procedura di internalizzazione e comunque non oltre il 29 febbraio». L’emergenza, insomma, resta. 

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Dal primo marzo i collaboratori ex Lsu selezionati attraverso la procedura ministeriale in corso dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere assunti. Nel frattempo le scuole che offrivano tempo pieno hanno dovuto ridurre gli orari, le altre si sono arrangiate con maestre che sorvegliavano gli alunni e bidelli che hanno fatto straordinari in certi casi non pagati. Se la scuola statale soffre per la mancanza di collaboratori per la decurtazione degli organici fatta dal Miur e per il fallimento del consorzio Manital, non va meglio per la scuola comunale: con le assunzioni degli ex Lsu avvenuta il mese scorso, la ridistribuzione degli incarichi sta creando disagi, con bidelli uomini nelle scuole lì dove prima c’erano le donne, scelta che ha lasciato perplessi molti genitori dei piccoli degli asili.

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Il fallimento del consorzio Manital ha messo in ginocchio numerose scuole di Napoli e Salerno, rimaste così sprovviste del servizio di pulizia e vigilanza. Per anni, infatti, secondo un contratto sottoscritto a livello nazionale, il consorzio avrebbe dovuto garantire una quota di Lsu pari al 25 per cento dell’organico dei collaboratori scolastici con cui assicurare questi servizi. Da maggio è stato avviato lo stato di crisi, con il progressivo allontanamento dal lavoro di quasi 4mila dipendenti che dal primo gennaio dovevano essere internalizzati. Ma così non è stato. Per via dei ritardi nella sottoscrizione dei contratti da parte delle società consorziate, e dell’articolata procedura da mettere in campo per la loro assunzione, le scuole sono rimaste prive con un contingente sottostimato rispetto alle effettive necessità. La data per l’internalizzazione è stata prorogata al primo marzo, ma nel frattempo, per cautelarsi vista anche la drammatica vicenda avvenuta nella scuola primaria Pirelli Pertini di Milano, i dirigenti si sono visti costretti a ridurre l’orario.

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Tanti gli istituti napoletani costretti a ridurre gli orari per la mancanza di collaboratori scolastici, in particolare quelli con una platea più consistente, presenti nelle Municipalità 5 (Vomero, Arenella) e Municipalità 8 (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia) ma anche in altri quartieri come Bagnoli, Barra, Ponticelli e centro. Tra questi Bovio Colletta, Quarati, Bonghi, Vanvitelli, Radice Sanzio Ammaturo, Cuoco Schipa, Russo Montale, Caro Berlingieri, Oriani Guarino, Sauro Errico Pascoli, Toti Borsi Giurleo, Rodinò, Marino Santa Rosa, Borsellino, Foscolo Oberdan. Tanti altri per il rotto della cuffia non hanno promulgato l’orario ridotto poiché la circolare dell’Usr è arrivata mentre erano in atto il consiglio di circolo per deciderne proprio l’avvio. Nelle scuole dove non c’è tempo pieno e in quelle a tempo pieno ma con platea ridotta, i dirigenti scolastici sono riusciti a organizzarsi con i bidelli, che hanno lavorato oltre gli orari, e con l’aiuto dei docenti che hanno contribuito a sorvegliare gli alunni ma anche a svuotare cestini e mettere a posto banchi e sedie.

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Nel frattempo i dirigenti non sono rimasti con le mani in mano ma hanno inoltrato al Miur a inizio dicembre la richiesta di autorizzazione per assumere bidelli supplenti a tempo determinato però da Roma c’è stato il silenzio. Fino a ieri, quando c’è stato il via libera dell’Usr Campania che fissa il 29 febbraio come ultimo giorno possibile per i contratti. I dirigenti si sono immediatamente attivati con le procedure amministrative per l’attribuzione delle supplenze e potranno procedere alle nomine dopo aver individuato le graduatorie di istituto (che in taluni casi contano ben 8mila persone). Domani, o al massimo lunedì, gli orari ritorneranno quelli consueti. Si spera intanto che il Miur proceda nella internalizzazione degli ex Lsu del consorzio Manital, altrimenti tornerà il caos.
 

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