Spalletti, prendi i punti e scappa

di Gino Rivieccio
Mercoledì 8 Settembre 2021, 23:30
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Per noi napoletani, Napoli-Juve non è mai stata solo una partita di calcio, ma uno stato d’animo e in molti casi una rivalsa. Le vittorie che ricordo erano come le vittorie degli operai contro il capitalista. A Torino, si sa, da decenni ci sono gli unici Agnelli che si mangiano i lupi.

Per noi napoletani, Napoli-Juve non è mai stata solo una partita di calcio, ma uno stato d’animo e in molti casi una rivalsa. Le vittorie che ricordo erano come le vittorie degli operai contro il capitalista. A Torino, si sa, da decenni ci sono gli unici Agnelli che si mangiano i lupi, ma noi napoletani siamo sognatori e i conti con gli Agnelli li facciamo a Pasqua.

Si sta vedendo qualche arbitraggio diverso, che lascia ben sperare. Difficilmente rivedremo in campo un arbitro che emula Orsato in uno dei più grandi scandali sportivi dell’era moderna. E se si gioca ad armi pari, al Maradona potremo rivivere emozioni che ricordiamo più di quelle dei nostri matrimoni, come quando vincemmo in casa della Fiat con goal di due metalmeccanici come Ferrario e Volpecina, o come lo storico “capa e palo “ di Tacconi su poetica punizione del Maestro che Einstein e Newton stanno ancora studiando. Si può fare. La Vecchia Signora oggi appare claudicante anche in campo, e dopo essere stata a riposo per una settimana, si trova di fronte al nemico degli ultimi anni, in un giorno molto particolare: l’11 settembre.

Si può fare perché non hanno più dalla loro il kamikaze portoghese che ha preferito dirottare il suo aereo personale verso Manchester mentre le torri gemelle Chiellini e Bonucci, dopo una onoratissima carriera, cominciano a evidenziare delle crepe. Tant’è che Andrea Agnelli vorrebbe ricorrere al superbonus per rifare la facciata. Tuttavia la Vecchia Signora anche senza

CR7 che l’ha sedotta e poi abbandonata riducendola sul lastrico, va rispettata con un’opera di Intelligence chiudendo lo spazio aereo sulla difesa azzurra. Sabato il Napoli ha un set point. Vincere vorrebbe dire mettere la Juve 8 punti dietro. Ciò può voler dire niente, ma può anche significare tanto, considerato che anche i cinesi nerazzurri si sono indeboliti. Del resto, si sa, l’unica cosa cinese che è durata più di un anno è il covid! 

Ieri ho incontrato Spalletti, gli ho chiesto che modulo adotterà, se si affiderà a Jesus o San Gennaro sulla sinistra, perché Chiesa è il pericolo maggiore. Mi ha detto che adotterà la tattica del tabaccaio, e che proverà a rubare il biglietto vincente alla Vecchia Signora e proverà a scappare. Ma non alle Canarie, in classifica. E soprattutto a non lasciare prove. Materdei, aiutaci tu!
 

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