Stadio, il piano segreto per fare pace con DeLa

Stadio, il piano segreto per fare pace con DeLa
di Luigi Roano
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 22:37
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Quattro sedute del Consiglio comunale monotematiche, la prima lunedì sullo stadio San Paolo e sul rapporto tra Comune e SSC Napoli di Aurelio De Laurentiis conflittuale e con molti soldi che ballano. Una sfida che il Consiglio lancia al sindaco Luigi de Magistris e alla sua giunta che fino a oggi con De Laurentiis non hanno trovato un modo di accordarsi sulla gestione dell’impianto di Fuorigrotta. Il patron - causa i lavori che interessano il San Paolo per le Universiadi del 2019 - non ha lanciato nemmeno la campagna abbonamenti. C’è una guerra in corso che vede il Comune e il Consiglio contro il Napoli, un ossimoro. 

IL PIANO SEGRETO
Per ora è un’idea, però in Comune stanno valutando una strada per un accordo che non sia la convenzione per più anni - impossibile da fare dati i lavori in corso - ma una sorta di concessione che consentirebbe al Comune di incassare una cifra forfettaria annuale e di scongiurare un contenzioso con la Società e al Napoli di risparmiare. Conti alla mano, a De Laurentiiis giocare al San Paolo costerà una cifra tra i 4 e i 6 milioni. In regime di convenzione, al netto della manutenzione del terreno di gioco, non si arrivava a un milione. La Società ogni volta che il Napoli gioca a Fuorigrotta deve versare il 10% dell’incasso oltre alla tariffa. C’è stato un riavvicinamento tra le parti qualche settimana fa quando De Laurentiis è riuscito ad avere il cronoprogramma dei lavori all’impianto. Questo il quadro della situazione. È bene chiarire che il piano per ora è tutto dentro le stanze del Comune, e per farlo uscire serve l’avallo politico e amministrativo del Consiglio comunale. Dal punto di vista contabile i rapporti tra Comune e Società sono stati definiti fino a tutto il 2015 ovvero quando la convenzione era in essere. Da allora oggi il rapporto formale tra le partiti è una selva oscura. 

LA STRATEGIA 
Per gli eletti del popolo si presenta l’occasione di chiedere alla giunta e all’assessore allo Sport Ciro Borriello lo stato dell’arte da un punto di vista contabile e di trovare una soluzione per sanare il rapporto tra Comune e Società. C’è in tutti la volontà politica di arrivare a questo risultato? 

I CONSIGLIERI
Carmine Sgambati, presidente della commissione Sport del gruppo demA è fiducioso: «Credo - racconta - ci siano i presupposti perché si trovi un accordo che accontenti tutte le parti, una cosa è certa: non può più esistere lo schema che il Consiglio comunale e il Comune siano contro il Napoli». Facile a dirsi più difficile a farsi ne è convinto Mimmo Palmieri presidente della commissione Trasparenza del gruppo Napoli Popolare: «La volontà c’è, ma la giunta si è imbucata in un vicolo quasi cieco. Il braccio di ferro con De Laurentiis ha prodotto due cose: è stata riconosciuta al presidente la partita del dare e dell’avere fino al 2015. In secondo luogo, però, dal 2015 a oggi il Comune non ha nulla in mano. E il nodo va sciolto». Nino Simeone presidente della commissione Trasporti e Infrastrutture del gruppo Agorà pone altre questioni: «Prima di tutto lunedì il Consiglio deve sapere dall’amministrazione come stanno le cose. A che punto stanno i lavori dello stadio e porre come priorità l’installazione dei bagni. Chiarito questo, la volontà di chiudere questa pagina di litigi c’è, il presidente però deve pagare come pagano tutti gli utenti».
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