Attacco hacker al Comune di Torre del Greco, corsa contro il tempo per le elezioni

Task force al lavoro per aggiornare l'anagrafe e garantire lo svolgimento del voto in primavera

Gli uffici dei servizi demografici a Torre del Greco
Gli uffici dei servizi demografici a Torre del Greco
di Aniello Sammarco
Giovedì 2 Febbraio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 07:39
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«Questa persona è deceduta nelle scorse settimane. Lo si evince dalla presenza nella nostra anagrafe del certificato di morte. Ma se i parenti dovessero venire a richiedere uno stato di famiglia, scoprirebbero che risulta ancora residente con loro». Servizi demografici di Torre del Greco, Comune da due mesi e mezzo sotto scacco dei pirati informatici che tra il 16 e il 17 novembre scorsi si sono impossessati di buona parte dei dati, arrivando a compromettere la normale ruotine della macchina amministrativa.

Nei primi giorni è rimasto bloccato tutto: erogazione dei certificati, rinnovo delle carte d’identità, consultazione di delibere e determine dirigenziali. Perfino le attività programmate per Natale sono saltate: senza conoscere la reale disponibilità economica in cassa, per il settore Ragioneria è risultato impossibile stabilire con quali soldi pagare le manifestazioni. «All’inizio è stato procrastinato anche il pagamento degli stipendi» sottolineano i dipendenti, che a novembre si sono visti consegnare solo un acconto. «Oggi per fortuna le cose stanno diversamente», precisa il dirigente del Centro elaborazione dati, cuore informatico del Municipio, Gennaro Russo. Che ieri ha tra l’altro inviato la pec di risposta all’Agenzia nazionale per la cyber sicurezza, dopo un sollecito ricevuto 24 ore prima: «Nella mail abbiamo fatto una fotografia dello stato dell’arte, dai documenti finora prodotti ai passaggi che intendiamo ancora compiere fino all’effettivo grado di funzionalità degli uffici».

Russo e l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Palomba stanno lavorando per priorità.

Il primo obiettivo era rimettere in moto i servizi al cittadino, in buona parte portato a termine. Ora ci sono due urgenze: aggiornare l’anagrafe e garantire che si possa regolarmente andare a votare nella prossima primavera. «Abbiamo istituito una task force – sottolinea il dirigente al Ced – composta da dipendenti che fanno capo ad Anagrafe, Patrimonio, Tributi e Centro elaborazione dati. Si sta facendo di tutto per colmare il gap con il patrimonio storico dei nostri servizi demografici rispetto all’Anpr, la banca dati nazionale unica dei servizi demografici». Qui i dipendenti, che devono continuare anche a portare avanti il loro lavoro abituale, stanno inserendo nascite, decessi e cambi di residenza dal giorno dell’hackeraggio ad oggi: «Con priorità ai nuovi nati e ai morti, per le comunicazioni ad Inps e Inail relative ad assegno unico e pensioni» spiegano. Perché senza queste comunicazioni le famiglie rischiano di restare senza i soldi spettanti per i loro figli o di ritrovarsi con pensioni che non spettano più. «Se vogliamo dare una percentuale, siamo al 40% dei dati aggiornati», dice Russo. 

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E le elezioni? «A fine settimana potrebbero esserci importanti novità – si sbilancia il dirigente – e comunque posso garantire che le amministrative si svolgeranno regolarmente». Sullo sfondo ci sono finanziamenti per oltre 1,1 milioni derivanti dal Pnrr che consentiranno al Comune di proteggere la propria rete con sistemi di massima sicurezza e salvataggio in cloud: «Cosa che stiamo facendo già adesso» precisa Russo. E prima? Cosa non ha funzionato? «La nostra rete presentava alcune falle su cui hanno fatto leva i pirati informatici. Ma l’aspetto è generale: è di questi giorni un attacco simile al Comune di Macerata». 

Sui dati messi in rete dagli hacker, il dirigente è chiaro: «Si tratta di appena l’1% di quanto sottratto. Ma va anche detto che il materiale in circolazione è costituito da delibere e documenti che erano già visibili nell’area ‘amministrazione trasparente’ del sito. Insomma, per quanto ci riguarda leggiamo la cosa come una reiterazione della richiesta estorsiva da 200mila dollari già pervenuta all’indomani dell’attacco hacker e contro la quale abbiamo presentato regolare denuncia alla polizia postale».

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