Napoli, il tram riparte e subito si ferma: due mezzi guasti. E c'è pure lo sciopero

Napoli, il tram riparte e subito si ferma: due mezzi guasti. E c'è pure lo sciopero
di Elena Romanazzi
Lunedì 3 Febbraio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:14
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Il tram parte e subito si guasta. Gli otto Sirio, rimasti per quattro anni in deposito, pur essendo stati revisionati, hanno avuto un primo stop. Sulla linea tranviaria appena rimessa in pista sulla tratta Municipio-Poggioreale ieri ci sono stati i primi intoppi. Quattro i tram in esercizio, ma dopo l’ora di pranzo due si sono guastati e sono rientrati in deposito e gli altri sono andati a rilento. Alla fine in serata ne è rimasto solo uno a coprire il turno fino alla mezzanotte, perché un ferrotranviere si è ammalato. Cose che capitano, ovviamente, ma certo si pensava i guasti arrivassero un po’ più in avanti dal momento che la tratta è stata inaugurata appena due giorni fa e gli utenti si aspettavano che la frequenza ogni dieci minuti venisse rispettata. Chissà se ora a causa dello sciopero sarà regolarmente in funzione.
 

 

Lunedì 3 febbraio è dunque previsto un nuovo sciopero dell’Anm per 24 ore. A proclamarlo l’Usb, l’Orsa e la Faisa Confail, quest’ultima aveva sollevato la questione sicurezza bloccando l’uscita di alcuni mezzi dal deposito di via delle Puglie. Ed è anche questo uno dei motivi dell’astensione. «In questa azienda manca la sicurezza in tutti i settori - spiega il coordinatore Enzo Balzano della Faisa Confail - sia della linea 1 della metro che degli autobus, questi ultimi sono molto più pericolosi del metrò, alla base di tutto c’è la mancanza di manutenzione ai mezzi perché manca il personale specifico, sono pochi i meccanici. Come autista e sindacalista sono stufo, noi portiamo persone non pacchi». Garantite le fasce protette. Per i bus il servizio è previsto dalle 5.30 alle ore 8.30 e dalle 17 alle 20. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero. Per la Linea 1 della metro la prima corsa è prevista dai Colli Aminei alle ore 6.46, da Garibaldi alle ore 7.20 e ultima corsa da Colli Aminei alle ore 9.16 e da Garibaldi alle ore 9.20. Il servizio riprende a copertura della fascia pomeridiana di garanzia con la prima corsa da Colli Aminei delle ore 17.16 e da Garibaldi alle ore 17.50 e ultima partenza da Colli Aminei alle ore 19.46 e da Garibaldi alle ore 19.50. Per le Funicolari Centrale, Chiaia, Montesanto e Mergellina: l’ultima corsa garantita su tutti gli impianti al mattino alle ore 9.20. La fascia pomeridiana di garanzia inizia invece con la prima corsa delle 17 e ultima corsa delle 19.50.
 

È evidente che molto dipenderà dall’adesione allo sciopero che lo scorso 10 dicembre, come si legge in un comunicato dell’Anm, ha totalizzato il 22% per la Linea 1 del metrò, il 44% per le funicolari (prima dell’intesa raggiunta sul prolungamento dell’orario del sabato) e il 30% per i bus. Le ragioni della protesta riguardano il capitolo sicurezza ma anche «l’indecenza - si legge in un comunicato congiunto delle organizzazioni sindacali - di un trasporto pubblico locale incapace di garantire il diritto alla mobilità quotidiano ai cittadini, in modo particolare nelle periferie, la mancanza di principi generali di imparzialità e legalità nella gestione del personale, la mancanza di pari dignità economica e normativa tra tutte le categorie di lavoratori presenti in azienda e in ultimo la necessità di reinternalizzare i lavoratori e le attività in appalto a ditte private».

Conto alla rovescia per il ripristino dell’intera tratta della Linea 1 della metro, limitata ora dai Colli Aminei a Garibaldi, dopo l’incidente a Piscinola del 14 gennaio scorso. Questa è la settimana decisiva. Dopo l’ok da parte della Procura al dissequestro devono essere effettuati i controlli da parte dei tecnici dell’Ustif e della Polfer così come disposto dal magistrato. Poi ci sarà il via libera. Quando? Salvo intoppi le stazioni chiuse verranno riaperte con molta probabilità venerdì. Si spera perché soprattutto chi proviene dalla provincia e dalle periferie sta vivendo giornate da incubo. 
 

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