Pezzotto-tv, preso il guru: a Napoli tre centrali operative

Pezzotto-tv, preso il guru: a Napoli tre centrali operative
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 19 Novembre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 21 Settembre, 18:02
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Conosciuto in mezzo mondo come “Eros” o “Mistero della luce”, ha consegnato i polsi senza alcuna reazione. Pensava che, a distanza di un anno dal primo sequestro, finito al centro delle indagini delle Procure di Napoli e Roma (e di chissà quali uffici inquirenti esteri), il peggio fosse passato. E invece per lui sono scattati gli arresti, come presunto organizzatore di un sistema in grado di creare la più grande piattaforma abusiva telematica: un sistema capace di violare la difesa di Sky (che in questa vicenda ha collaborato con la Procura di Napoli, a mo’ di agente infiltrato), Amazon, Netflix e di chissà quali altri colossi nel campo della produzione e distribuzione di film e competizioni sportive. Eccolo Franco Maccarelli (classe 1978), il presunto re del pezzotto-tv, catturato grazie a un blitz della Finanza nella sua abitazione di via dell’Abbondanza a Piscinola. Lo chiamavano “Eros” o “Mistero della Luce”, stando almeno ai contatti Skype rinvenuti, in una trama di rapporti che vede almeno 23 soggetti non indagati (oggetto di perquisizione e sequestri, ma mai finiti agli arresti), per aver organizzato un sistema di pirateria informatica in grado di realizzare movimentazioni annuali di circa 6 milioni e mezzo di euro. Soldi frodati ai colossi del cinema e dello sport on demand, grazie a una rete di «resellers» attiva in mezza Europa, a decine di conti correnti e a un sistema organizzato in due livelli: le schede prepagate (per ottenere la visione dei contenuti pirata) o codici numerici da inserire in apparecchiature «smart», per ottenere la riproduzione dell’evento acquistato abusivamente. Indagini condotte dalla guardia di Finanza, pochi giorni fa sono apparsi degli alert sui monitor di un numero indefinito di clienti, con l’avviso che il segnale era saltato (dato il carattere «pirata» del flusso di immagini) e che il tracciato avrebbe prodotto anche delle sanzioni individuali a stretto giro.

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Un volume di affari milionario, se solo si pensa che ogni cliente acquista un evento «pezzotto» per una cifra che oscilla tra gli otto e i 12 euro. Inchiesta condotta dal pm Valeria Sico e dall’aggiunto Giuseppe Lucantonio, ipotesi di associazione a delinquere, reati informatici e frode, arresti e sequestri sono di qualche giorno fa. È stato il gip Fabio Provvisier, a firmare l’ordine di arresto per “Eros” o “Mistero della luce”, come presunto capo del sodalizio Team dvs, «che si occupa di coordinare gli interventi di esperti programmatori e soggetti preposti alla mitigazione di minacce hacker verso l’infrastruttura pirata; nonché di seguire le fonti di approvvigionamento (smart card Sky anonime prepagate), encoder, decoder, server di rilancio, piattaforme software, Xtream codes, servendosi infine di numerosi resellers per la divulgazione della Iptv (internet protocol television) illegale». 

Tre sono le centrali televisive individuate dagli inquirenti in questi mesi e riconducibili a “Eros”, «predisposte per la diffusione illegale del servizio»: una in via dell’Abbondanza (siamo a Piscinola, dove risulta domiciliato Maccarelli), altre due negli uffici di due scale di un condominio del Centro direzionale, isola G1. Scrive ancora il giudice: «Ripercorrendo l’intera filiera del servizio iptv legale, appare macroscopico lo smisurato potere contrattuale detenuto al Maccarelli, capace di determinare indirettamente il prezzo del servizio per i consumatori finali. A ciò si aggiunge una crescente autonomia nella produzione dei flussi pirata iptv». Come a dire: la sua presunta capacità di gestire pacchetti di centinaia di migliaia di clienti sparsi in Europa ha finito con l’incidere anche sul mercato pulito della tv on demand. Inchiesta che ora approda a una svolta, con la probabile istanza al Riesame da parte del penalista Carlo De Pasquale, difensore di Maccarelli, per ottenere la revoca degli arresti.

Si legge agli atti: «La diffusione telematica del segnale avviene attraverso oltre 250 risorse del web. Da un punto di vista logistico è emerso che il sistema è distribuito dal sodalizio in diverse località di Europa - Italia, Svizzera, Malta, Grecia, Olanda, Germania, Francia, Bulgaria -, presso altrettanti soggetti associati». 

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