Valentino, il caro bolletta spegne le luci della discoteca più glamour di Ischia

Valentino, il caro bolletta spegne le luci della discoteca più glamour di Ischia
di Massimo Zivelli
Domenica 2 Ottobre 2022, 23:04 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 20:56
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Buon ultimo, arriva anche il “caro bolletta” a pesare sulla decisione, meditata da tempo, di chiudere per sempre la discoteca Valentino di Ischia. Dopo mezzo secolo di attività e di protagonismo assoluto nel settore del divertimento “by night”, scompare per sempre quella che è stata una vera e propria icona a livello internazionale dell’isola da vivere e da godere, e che ha animato e fatto da scenario alle piacevoli serate di intere generazioni dagli anni ‘70 fino ad oggi. Il patron Marcello Bondavalli ha salutato e ringraziato tutti i collaboratori, vecchi e nuovi, della discoteca ed ha restituito in via definitiva le chiavi del locale al proprietario delle mura, un anonimo deposito di mobili che l’estro creativo del grande architetto romano (e ischitano d’adozione) Sandro Petti seppe trasformare in una delle discoteche più “in” d’Italia. Un progetto che venne affidato a Petti (sua la firma di tanti locali famosi sparsi fra Milano e Roma per non citare la napoletana “La Mela”) dal suo amico Luciano Bondavalli, all’epoca giovane e rampante gestore di locali notturni nelle più gettonate località turistiche italiane. 

Con architetture a metà fra lo stile classico e quello futuristico e scenografie murali accattivanti, nacque così il mito del “Valentino” di corso Vittoria Colonna, che nel nome riprendeva quel brand di successo che - sempre con la regia dei fratelli Bondavalli - si era nel frattempo consolidato ad appena 50 metri di distanza, in un angusto sottoscala nei pressi della Piazzetta d’Ischia. Un sottoscala già assai famoso, frequentato da vip, artisti famosi e una clientela assai danarosa e ben disposta a trascorrere lunghe nottate divertendosi con l’intrattenimento innovativo proposto dal locale in quegli anni, basato su un mix di discoteca e di quello che poi sarebbe stato definito “piano show”: versione più ritmica e ballabile rispetto al piano bar di quegli stessi anni. Al Valentino di Ischia si sono esibiti i più importanti dee jay della scena mondiale, ma hanno avuto successo anche tanti interpreti del genere “piano show”: da Erminio Sinni a un allora giovane Maurizio Filisdeo, musicista e cantante ischitano che poi è diventato gettonatissimo anche nei migliori locali napoletani. Ma al Valentino hanno lavorato come “pierre” e organizzatori di serate anche i fratelli Alessandro e Andrea Cannavale, figli del noto attore e attuali produttori cinematografici.

Interminabile, poi, la lista di clienti e frequentatori abituali importanti, tutti personaggi del jet set internazionale fra industriali, manager, attori e personaggi dello spettacolo e artisti: non c’è stato in pratica personaggio importante in vacanza a Ischia che non abbia voluto vivere la magia di una notte al Valentino fra buona musica e balli scatenati. 

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Un successo costante, quello del locale ischitano, che sopravvisse anche alla crisi definitiva del “modello discoteca”, sostituito dalla nascente “movida” e la celebrata moda dei “baretti”. «Dopo la morte di mio fratello Luciano - spiega Marcello Bondavalli - è andata maturando in me la convinzione che anche il Valentino dovesse quanto prima terminare il suo ciclo vitale. Una storia fatta di successi e grandi affermazioni nel settore del divertimento notturno, come mi ribadiscono i tanti amici che mi stanno contattando in queste ore per manifestare il loro rammarico. Ho qualche rimpianto certamente perchè è stata l’avventura, bellissima, di una vita, ma ogni cosa prima o poi va a finire», conclude il manager spiegando che «con questa mia decisione c’entrano non poco le difficoltà portate prima da due anni di blocco dovuto alla pandemia e poi da questa ultima stagione, vissuta sulla scorta delle restrizioni orarie decise dal Comune», fino «alla crisi energetica che ha fatto salire alle stelle la bolletta dei consumi elettrici». È stata una esperienza imprenditoriale meravigliosa ed esaltante, ma adesso è arrivato il momento di tirare i cosiddetti “remi in barca” e personalmente mi occuperò di altro a partire da oggi”. Intanto la notizia si è diffusa a macchia d’olio soprattutto fuori dai confini dell’isola e sono migliaia i commenti che si stanno susseguendo sui social, coinvolgendo in pratica ogni fascia di età, dai “nonni” fino ai loro nipoti: mezzo secolo di Valentino lascia il segno.. 

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